Regolamenti linee aeree: rispettarli non e' facoltativo

11/12/2008 | Di Redazione VL | Commenti: 0

Ryanair mette in vendita un servizio. Stabilisce un prezzo. Fissa delle regole. Il ciente acquista un biglietto, stipulando un contratto e accettando le regole di Ryanair. Poi decide (senza neppure bisogno di pensarci: e' un sentimento che viene dal profondo) che le regole della Ryanair sono troppo severe, e che quindi non c'e' bisogno di osservarle. Il cliente arriva al check-in venti minuti prima della partenza, con una mano tira un trolley, in spalla ha uno zaino, nell'altra mano ha una borsa con tre felpe bellissime appena comperate in aeroporto, e sotto il braccio trasporta una bottiglia di minerale da due litri, perche' si sa che Ryanair fa pagare un capitale per bevande e cibo a bordo. Sotto l'altro braccio e' riuscito a infilare la giacca a vento. Quando arriva il suo turno, si ricorda che ha messo passaporto e biglietto nella tasca posteriore destra dei jeans. Prendendoli, cadono la bottiglia di minerale (di plastica, per fortuna), la giacca a vento, lo zaino gli si sfila di spalla e va a lacerare la borsa di plastica con le felpe, che cadono. Il passeggero spara un bestemmione a cento decibel. I due addetto all'imbarco lo guardano, si guardano, e gli dicono "Italian, sir?". Poi gli mostrano una stampata del regolamento della linea aerea, disponibile online qui, e gli spiegano il significato della frase in neretto:

E? permesso tassativamente un solo bagaglio per cabina a passeggero (esclusi i neonati) che pesi fino a 10 kg con dimensioni massime di 55cm x 40 cm x 20 cm. (borse, ventiquattro ore, laptops, duty free devono essere portati all?interno del bagaglio per cabina permesso).


Il passeggero protesta. dice che una volta e' salito a bordo di un volo con un trolley, DUE zaini e QUATTRO borsoni carichi di spesa del duty-free. I due addetti Ryanair gli chiedono che volo fosse. Un Roma - Bangkok, dice lui. Gli spiegano che ogni linea aerea ha il proprio regolamento, e che Ryanair consente un solo bagaglio a mano. Il passeggero abbozza. Dietro di lui, in coda, c'e' solo piu' una signora gli chiede - in italiano - se puo' sbrigarsi, visto che dopotutto il regolamento Ryanair dice che il check-in chiude 40 minuti prima dell'orario di partenza, e che percio' il personale Ryanair sta gia' facendo una gradita eccezione per venire incontro ai passeggeri in ritardo. Uno dei due addetti al check-in Ryanair si sposta al computer di fianco e invita la signora ad effettuare li' il check-in. In centottanta secondi la pratica viene svolta e la signora si dirige a passo spedito verso l'imbarco, ringraziando. L'altro passeggero sta ancora cercando di infilare la giacca a vento nel borsone di plastica che andra' nel trolley. Quando finalmente riesce a chiudere il trolley, i due dietro al banco del check-in gli chiedono se riesce ancora a sollevarlo. Lui dice certo, e' leggero, guardate quanto poco pesa! e posa il trolley sulla piastra in cui viene pesato il bagaglio imbarcato. Venticinque chili. Il limite e' dieci.

"Non staranno mica a farmi storie per pochi chili, ora?", pensa il passeggero.


- Mamma, che storia pallosa. Alla fine e' salito a bordo, quel tizio?
- No, non l'ho visto salire a bordo e neppure al momento dello sbarco. Sai una cosa? Sai come si dice "vietato" in inglese?
- Forbidden, si dice.
- E sai come si dice "tassativamente vietato", "severamente vietato" e "assolutamente vietato" in inglese?
- ... fammi pensare ...
- Te lo dico io. Si dice sempre 'forbidden'. Non ci sono livelli differenti di "vietato" in inglese, ne' c'e' bisogno di rinforzare "forbidden" con un'altra parola. Se e' vietato, e' vietato, punto. Fine.



Link: Una discussione su Ryanair e imbarco negato
Argomenti: abrasioni superficiali, bagaglio a mano, dimensioni bagagli, italianità, Ryanair

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