Cos'abbiamo scritto la settimana passata

29/03/2009 | Di Redazione VL | Commenti: 0

Il 23 marzo abbiamo pubblicato una foto della Church of God di Alexandra Street. Molto moderna, molto 'cool'. Il giorno dopo, il 24, altra chiesa ma molto piu' tradizionale: la chiesa metodista di Kampong Kapor. E indovinate cos'abbiamo pubblicato il 25 marzo? Una foto del tempio buddista birmano di Singapore. Uhm ... troppe chiese, sara' segno di una crisi mistica in arrivo? Altre foto e articoli su chiese di Singapore sono visibili qui.

Il 26 marzo ci siamo spostati di pochi metri rispetto al tempio buddista birmano per dare un'occhiata al Sun Yat Sen Memorial di Singapore.

27 marzo: si parla di differenze culturali e di pesi in Magro ad Atlanta, grasso a Singapore. Pesare 75 chili ad Atlanta significa essere pelleossa, pesarne 65 a Singapore vuol dire essere quasi grasso. Wow. Meglio mettere via quel secchio di Nutella, allora!

28 marzo, la foto di un bel ponte senza nome sul fiume Kallang e' la prova che, se si raggiunge un bel posto perdendosi, il modo migliore per ritrovarlo e' di perdersi di nuovo.

29 marzo: non ho scritto niente (a parte questo riassunto). Ho seguito il GP di Formula 1, senza tifare per nessuno in particolare, ma rallegrandomi per la vittoria e il secondo posto del neonato team di Ross Brawn, dispiacendomi per l'errore di Sebastian Vettel (e apprezzando la sua solita sincerita', quando via radio ha detto "I am sorry ... I am an idiot!". Anche il GP d'Australia, dopo il GP di Singapore del 2008, mostra la tendenza a spostare le gare extraeuropee verso orari serali, in modo da consentire al pubblico europeo di seguire le competizioni in orari ragionevoli. Quanto durera' questa tendenza? Fino a quando India e Cina, cioe' quasi tre miliardi di potenziali spettatori, non faranno sentire a Bernie Ecclestone odore di svanziche.

E parlando di cose viste in tv oggi, e' appena terminato un double feature: Death Proof / Thunderbolt, frutto della collaborazione di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez. Entrambi pieni di perle per gli amanti del cinema (compresi brani di Ennio Morricone, Stelvio Cipriani e dei fratelli De Angelis, resi noti da film polizieschi come "La polizia sta a guardare" e "Italia a mano armata"). Ma e' con l'ambientazione di Death Proof che si puo' parlare di viaggi: i panorami texani e del Tennessee mi hanno fatto venire nostalgia di quel poco d'America che ho avuto modo di vedere negli anni passati. Sarebbe il caso di tornarci, prima o poi.

Domani, compleanno.


Argomenti: cinema, Formula 1, riassunti

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