In volo verso Singapore

04/01/2010 | Di Redazione VL | Commenti: 2

Il Kris-qualcosa si e' guastato. E' il sistema di intrattenimento presente sul volo SQ365 diretto da Roma Fiumicino a Singapore: tutti gli schermi a bordo si sono spenti contemporaneamente, e qualche passeggero paranoico avra' pensato a qualcosa di serio, ad un rischio per la sicurezza. Peggio, invece: staremo senza film per venti minuti, decine di passeggeri viziati e abituati a vedere quel che vogliono quando vogliono, costretti a guardare il panorama, leggere riviste o - orrore! - parlare con i compagni di viaggio.

I venti minuti passano in fretta. Solo milleduecento secondi, quattrocento respiri a diecimilaseicento metri di quota, se fossimo all'aperto a questa quota e a questa velocita' sentiremmo cinquantasette gradi sotto zero. Magari sarebbe il caso d'indossare una felpetta.

Torna Kris-World, e riprendo la visione di Wanted, un film ultraviolento che non consiglierei alle mie fedeli lettrici della Caritas di Settimo Torinese. Gran scelta, piazzare James McAvoy nel ruolo del killer per caso: come disse lui stesso in un'intervista, venne scelto per il suo fisico minuto e sfigato. Anche Angelina Jolie ha un bel ruolo, anche se le parole "come Pamela Anderson" continuano a girarmi in mente: come la bellona di Baywatch, anche la Jolie e' diventata la caricatura di se stessa, e qualsiasi cosa faccia, e' difficile vedere il personaggio che interpreta.
Nel film c'e' anche Morgan Freeman, in un ruolo che avrebbe potuto essere interpretato anche da Samuel Jackson, quindi non memorabile, e Terence Stamp in un ruolo secondario; compare per pochi minuti, ma e' proprio Stamp a colpire per la la sua interpretazione dell'ascetico artigiano fabbricante di proiettili. Se lo incontrassi per strada e improvvisamente Mr. Stamp iniziasse a levitare, non mi stupirei.

Il volo continua. Una cosa curiosa della prima classe e' che appena il tuo bicchiere e' vuoto, una hostess arriva e lo riempie. Dopo il quattro bicchiere di barbera - che ho incredibilmente assorbito senza apparenti conseguenze - ho detto basta, pero'. Non e' difficile capire come ci sia gente che, col flusso continuo di alcool, finisca col dare in escandescenze a bordo, soprattutto quando tale flusso viene interrotto da un'assistente di volo dotata di buon senso.

Sorvoliamo il Pakistan, siamo dalle parti di Karachi. Questo volo e' come una macchina del tempo, siamo partiti a mezzogiorno da Roma e in un attimo e' arrivato il tramonto - sopra il mediterraneo - e la notte. Ora, nel buio della notte pakistana, le luci di Karachi sono numerose e intense come quelle di qualsiasi metropoli occidentale o asiatica: solo, intorno sembra esserci un deserto nero, senza segni di vita.

Ore fa sono stato in bagno. Era occupato, e sono stato in piedi a pochi passi dalla porta, in attesa che si aprisse. Prima che cio' succedesse, e' arrivata un'assistente di volo che mi ha indicato l'altro bagno, uno steward ha sollevato una tenda per farmi passare, una hostess ha aperto la porta del bagno per farmi entrare. Ricordo che nel locale Onanon di Shaftesbury Avenue, a Londra, c'e' anche un inserviente che sporge gli asciugamani ai clienti del locale, e qui manca proprio solo quello. Non so se valga la differenza di prezzo con la classe economica, ma certo fa piacere essere accudito con tutta questa cura.

A terra. Sono le sei e mezza di Singapore, cioe' le undici e mezza di sera in Italia. Mezzo'ora e saremo a casa.


Argomenti: appunti di viaggio, cinema, Singapore

Commenti (2)Commenta


21/07/2015 10:16:35, Jonathan65
Mi chiedo se il sorgere di certi pensieri su un aereo di linea diretto in Asia a diecimila seicento metri di quota sia dovuto alla situazione O al fatto che siamo della generazione che ha letto o visto Emmanuelle?
22/07/2015 19:08:29, Redazione VL
Terribile confessione in arrivo: so dei film sul personaggio di Emmanuelle, ma non ricordo d'averne visto nessuno. E non lo dico per snobismo anti-erotismo o anti-pornografia: in hotel, a Roma, ieri, volevo chiedere un autografo ad un tizio che aveva imitato alla perfezione la pettinatura e i baffi di Ron Jeremy.

Cena a Firenze, è ora di uscire.

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