Un NAS fai-da-te per un fotografo viaggiatore

11/02/2010 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Fine gennaio 2010: procedendo alla taggatura delle mie foto ("mie" nel senso che le ho scattate io), mi rendo di averne tante. Non tante quanto un professionista, ma comunque tante. Oltre 70.000 foto, che occupano circa 220Gb sul mio disco rigido esterno. Ma non e' tanto la quantita' totale, bensi' il tasso di crescita, a preoccupare: considerando solo gli ultimi anni, nel 2007 ho prodotto 12Gb di immagini, nel 2008 32Gb, nel 2009 133Gb! Nel solo gennaio 2010 ho salvato 16Gb di immagini, il che porta a una previsione di poco inferiore ai 200Gb per l'intero 2010. Tanti. E ho solo poche decine di Gb residui, sul disco. Oltre alla carenza di spazio ho altri due problemi: 1) non ho nessun backup per le foto scattate dal 2008 ad oggi, e 2) il mio vecchio laptop, in salotto, non ha accesso alle foto se non accendo anche quello nuovo, a cui e' collegato il disco esterno con le foto.

Serve un NAS (Network Attached Storage). Un dispositivo con uno o piu' dischi rigidi, collegato alla rete locale e non ad un particolare computer, che renda disponibili i files contenuti nei suoi dischi rigidi a tutti gli utenti della rete locale e, potenzialmente, anche ad utenti al di fuori della rete stessa. Esistono varie interpretazioni riguardo a quel che un NAS deve o non deve essere, quanto segue non vuol essere la Bibbia del NAS: e' solo il mio punto di vista in base alle mie esigenze e a quanto ho imparato in fatto di NAS neglle ultime settimane.

Un NAS non e' altro che un computer con alcune parti sovrasviluppate e altre atrofizzate secondo progetto. Tanto spazio su disco rispetto ad un computer normale, ma zero interesse per grafica e audio. Poca rumorosita', basso consumo elettrico e ridotta produzione di calore, visto che la bestiolina dovrebbe, in teoria, essere in grado di lavorare 24/7. Quindi anche CPU poco performante, e non serve esagerare con la RAM. Un momento, ho detto bestiolina? Gia', per come la vedo io, questo dispositivo dev'essere anche poco ingombrante. E poco costoso. E non sarebbe male se mi aiutasse col backup.

Usare un vecchio computer come NAS e' la soluzione preferita da molti, peccato che l'unico vecchio computer a mia disposizione sia il laptop Acer Travelmate 370 che comprai nel 2004, non adatto a questo lavoro e soprattutto tornato a nuova vita con l'installazione di Ubuntu 9.10, due mesi fa. Restano quindi due soluzioni, comprare un NAS o costruirlo.

Aggiornero' la pagina nei prossimi giorni, in modo da descrivere cronologicamente il processo che mi portera' - spero - alla soluzione che cerco.

2010, inizio febbraio: giro in Rete e trovo varie pagine relative a NAS autocostruiti e a prodotti pronti per l'uso. Tra le prime, quelle di Aaron Eiche, Paul Stamatiou, Zhong Tom Wang, e la guida di Smallnetbuilder.net sono state quelle piu' interessanti.

Il NAS di Aaron mi ha dato l'idea di usare una scheda madre Mini-ITX con processore Atom. Lui ha usato una motherboard Intel D945GCLF2, ora fuori produzione; io cerchero' qualcosa di simile. Lui ha usado un disco Seagate Barracuda da 1,5Tb e 7200 giri al secondo; io sto pensando allo stesso disco in versione da 1Tb.

Le specifiche temporanee, trica e branca(*)
- Motherboard Intel D945GCLF2 con CPU Atom integrata;
- 1Gb di RAM;
- 2 dischi Seagate Barracuda
- Budget: 500 singdollas (25 euro).

2010.02.09, sera: sono stato a Sim Lim Square per vedere i NAS in vendita li' e identificare i negozi in cui acquistare parti sfuse, se dovessi decidere di fare il bricoleur. Ecco alcuni prezzi visti da Fuwell, al quarto piano:

- Buffalo LinkStation Quad NAS (4 slot; incluso 1 disco da 1TB): 519 S$
- D-Link DNS-323 (2 slot): 229 S$
- D-Link DNS-343 (4 slot): 515 S$
- Netgear ReadyNas Duo (2 slot): 429 S$
- Netgear ReadyNas NV+ (4 slot): 1199 S$
- Thecus N0204 (2 slot): 235 S$
- Thecus N3200 Pro (3 slot): 499 S$
- Thecus N4100 Pro (4 slot): 699 S$
- Thecus N2200 (2 slot): 265 S$

Prima di visitare Fuwell ho visitato alcune altri negozi di SLS. Al terzo piano ho trovato Netwin, che ha parecchi case in vetrina. Il tizio in negozio, Michael, mi ha dato parecchi suggerimenti, alcuni validi, altri che mi hanno lasciato il sospetto che volesse "piazzarmi" dei fondi di magazzino.

2010.02.09, notte: Vado a dormire pensando che forse e' meglio acquistare un NAS pronto per l'uso, senza wireless, con almeno tre slot per dischi rigidi. Perche' tre? Perche' il disco WD esterno da 320Gb potrei rimuoverlo dal suo contenitore e piazzarlo nel NAS, liberando quindi una presa elettrica; potrei poi acquistare immediatamente un altro disco rigido, da 1TB, ed in seguito un terzo. In realta' non ci sono molti NAS con tre slot per HD: di solito sono uno, due, quattro o cinque. Quindi ne cerchero' uno con quattro.

2010.02.10, mattina: DIY. Do It Yourself. Continua ad essere la mia idea per questo NAS. Comprarlo sarebbe facile, e non e' che non possa permettermi di spendere 500 singdollars, o magari persino 1000, per questo dispositivo. 250 o 500 euro, non troppo, visto che tengo alle mie foto. E ci sono almeno altri due aspetti, in questo progetto. Primo, stimolerebbe la mia creativita' e manualita'. Secondo, i NAS disponibili sul mercato non sono facilmente modificabili (casomai uno volesse migliorarli) e utilizzano hardware non superiore, come prestazioni, a quello che utilizzebbe un normale pezzente come me, almeno per quanto riguarda processore e memoria: CPU sotto 1GHz e RAM di 256Mb sono tuttora comuni in questo settore. Io sto pensando ad una scheda madre MiniATX con CPU Atom 1600MHz integrata, e probabilmente 1Gb di RAM. Il materiale usato a mia disposizione e' poco:

- 1 HD Western Digital da 320Gb (da rimuovere dal suo contenitore);
- 1 HD WD da 250Gb (probabilmente non utilizzabile, in quanto molto sigillato nel suo contenitore);
- 2 DIMM da 256Mb ciascuna per laptop (probabilmente non supportate dalla scheda madre che scegliero');


2010.02.10, pranzo: camminando a Millenia Walk, un centro commerciale, ho visto che il mio negozio preferito di modellismo e' stato rimpiazzato da un negozio di Playmobil. Peccato. Passandoci davanti, pero', mi viene in mente che, come case per il NAS, potrei usare una casetta. Una casetta per le bambole, come quelle che piacciono a mia moglie, o una casetta dei Playmobil, se ne esistono. Folgorazione: i Playmobil sono un inizio, ma qual'e' il prodotto commerciale migliore per costruire, per un bambino, o per un quarantenne imbranato? I Lego! Potrei costruire un NAS con i Lego! Vediamo quali sono i punti a favore e contro:

- PRO: espandibile a piacimento. Un case fatto coi Lego sarebbe allungabile e alzabile, di poco o di molto, a seconda delle necessita'.
- PRO: ne ho a casa, posso iniziare a fare dei test.
- PRO: piu' chiuso? Piu' aperto e ventilato? Posso calcolare le dimensioni a piacimento.
- PRO: il case e' venuto male. Lo rifaccio senza sprecare niente.
- CONTRO: peso elevato se confrontato con un case in alluminio.
- CONTRO: infiammabile?
- CONTRO: i Lego non sono poi cosi' economici, se comprati in quantita' (vedi).

Meglio lasciar sbollire l'entusiasmo, e ripensare al ViaggiareLeggeriLegoNAS a mente fredda. Un nome differente potrebbe anche essere una buona idea...

Aggiornamento 17 febbraio 2010



2010.02.11: usero' i Lego. Per la scheda madre ho deciso di provare la Intel D510MO con processore Atom integrato, sul mercato da gennaio 2010. Mini-ITX, 17 per 17 centimetri, niente ventola, due slot per la RAM, due porte SATA, sette USB e varie altre cose interessanti.
Durante la pausa pranzo vado al Toys 'R' Us di Suntec City e acquisto una scatola di Lego da 450 pezzi (29,90 S$) e una grande piattaforma Lego (11,90 S$). Costano un capitale, questi Lego! Uscendo dal lavoro vado a Sim Lim Square (autobus 36 fino a Marina Bay e da li' autobus 857 fino a Selegie Road, da dove poi camminero' verso SLS). Giro per una dozzina di negozi differenti, spesso rientrando nello stesso negozio senza accorgermente, sia nel circolo interno che in quello esterno. Non e' facile trovare la scheda Intel che cerco, e in un negozio - Best Prices - cercano di sbolognarmi una Asus enorme dicendomi che la Intel D510MO e' vecchia! Entro per la prima volta in un negozio chiamato Chamoxa (quinto piano, numero 13) e trovo prezzi interessanti. Acquisto la scheda madre a 139 S$, un disco rigido Seagate da 3,5 pollici,7.200 RPM, 1Tb, e lo pago 132 S$, 2Gb di RAM Kingston (PC800) 66 S$, e una ventola Everflow da 8 cm, 8 dollari. Non ho comprato un alimentatore perche' non ho trovato il PicoPSU che cerco.

Arrivato a casa apro le scatole, i Lego per primi, poi la motherboard Intel. Le schede Mini-ITX sono piccole, con i loro 17x17cm, ma mettendo la D510MO vicino ai dischi rigidi da 3,5 pollici uno si rende conto che non saranno gli HD, ma la scheda madre, a influenzare le dimensioni del contenitore esterno del computer. Installo la RAM, studio le istruzioni, poi inizio a vedere quel che manca per avere un computer funzionante: l'alimentatore, ovvio; un interruttore. Una connessione di rete funzionante. Un sistema operativo. Dormiamoci su...

2010.02.12: ultimo giorno di lavoro prima del Capodanno lunare cinese. Dopo il lavoro vado di nuovo a Sim Lim Square, ormai i negozianti avranno imparato a riconoscere la mia faccia. Arrivo a SLS un po' tardi, e questo - combinato con l'imminente festivita' - fa si' che molti negozi siano gia' in fase di chiusura verso le sette di sera (normalmente, i negozi di Sim Lim Square sono aperti almeno fino alle otto, e qualcuno forse anche fino alle nove). Chamoxa e' chiuso; acquisto un alimentatore enorme in un altro negozio, pagandolo 30 dollari, visto che del PicoPSU non c'e' traccia, in giro, e non voglio rimandare ulteriormente l'accensione del mio computer. Gia', ma in nessun negozio trovo un interruttore...

Arrivato a casa collego il PSU (Power Supply Unit, l'alimentatore) alla scheda madre, ma senza interruttore c'e' poco da fare. Le schede madri ATX (con cui le Mini-ITX hanno molto in comune) videro lo spostamento del pulsante d'accensione dall'alimentatore alla scheda madre stessa, in modo da poter accendere e spegnere il computer tramite software. Potrei simulare l'interruttore tramite un cavo elettrico, ma quel che so in fatto di elettricita' si potrebbe mettere per iscritto in due righe (scrivendo largo). Meglio dormirci sopra, di nuovo... per quanto riguarda il software, FreeNAS e' la soluzione che vorrei utilizzare, installandolo su una chiavetta USB (per non mescolare il sistema operativo con i dati contenuti sui dischi rigidi).

2010.02.13, sabato: ultimo giorno dell'anno lunare cinese, vado a Sim Lim Tower (SLT), vicino a Sim Lim Square, seguendo il consiglio di un negoziante di SLS: "vai a SL Tower, se vuoi comprare componenti elettrici per computer!". Aveva ragione: anche se al banco informazioni di SLT non ne sa niente e cerca di rimandarmi a SLS, esploro tutti i piani e finalmente trovo Kaichin Computer, un negozio che vende componenti elettrici. Compro un interruttore on/off, una pinza a becchi, un tronchesino, alcune spie, morsetti, altri componenti elettrici di cui non so neppure il nome, e un po' di cavo, spendendo 16 S$.

A casa collego l'interruttore, e gia' a questo punto sono al limite delle mie competenze elettroniche: nei giorni successivi mi serviranno sempre almeno cinque tentativi per avviare il computer. Ma quando si accende ...

Wow! Il primo computer che io abbia mai assemblato da zero e' acceso! Esploro il BIOS, poi scarico FreeNAS, seguo le istruzioni e lo installo su una chiavetta USB, poi scarico anche Slax, una distribuzione Linux, e preparo una chiavetta USB anche con quella. Arrivo a vedere la schermata grafica iniziale di Slax, poi spengo tutto e vado a Marina Bay e poi in citta' per il Capodanno.

2010.02.14, domenica: provo FreeNAS. Durante il boot da chiavetta USB del sistema operativo (dopo aver superato l'ostacolo dell'interruttore), varie volte il computer si blocca arrivato alla riga delle 'ACPI tables'. Non ogni volta, tanto per complicare le cose. Entrato in FreeNAS, imposto i dati della rete locale tramite un'interfaccia di testo, ma non c'e' verso di lavorare in rete: quando "pingo" gli altri computer della rete, o il router, vedo la spia della scheda di rete che lampeggia, vedo la spia del router corrispondende al mio NAS che lampeggia, ma i ping non vengono ricevuti; idem quando sono altre macchine a pingare il NAS: i pacchetti arrivano fino alla scheda madre, tanto che le sue spie lampeggiano, eppure il responso e' "timeout". Gli altri computer della mia rete si pingano senza problemi, quindi indago con Google per vedere se problemi del genere sono noti per quanto riguarda FreeNAS o per la scheda madre Intel D510MO. Niente. Recupero due vecchi libri sulle reti locali per vedere se possono illuminarmi. Lancio Ubuntu sul NAS tramite un liveCD, installandolo poi su una chiavetta USB; operazione automatica ma lunghissima, dura quasi un'ora. Poi finalmente vado a dormire, son quasi le tre.

2010.02.15: lunedi', giorno festivo. Continuo a lavorare sul problema della connettivita', cambiando indirizzo IP al NAS, ma senza risultato. Vado al centro commerciale di Parkway Parade per comperare qualche chiavetta USB (una e' morta, tutte le altre sono occupate, una con FreeNAS, una com Ubuntu, una con Slax, un'altra con DamnSmallLinux che non funziona) e per cercare un libro che mi aiuti a 'rifare' l'interruttore che continua a dare problemi; trovo "Electricity For Dummies", ma costa un capitale e ha poche pagine che mi interessino. Non trovo chiavette USB, il negozio di informatica Challenger, all'ultimo piano di Parkway Parade e' chiuso, e il negozio di elettronica ed elettrodomestici di fronte ad Harvey Norman (chiuso) ha poche chiavette a prezzi spropositati (32 S$ per 4Gb!). Rientro a casa.
Sposto la mia attenzione sulla scheda di rete integrata nella scheda madre, una Realtek 8111DL. Sul sito Realtek scarico i driver per FreeBSD (il fratello maggiore di FreeNAS) per questa scheda di rete, li installo, e magicamente il mio computer fai-da-te riesce a connettersi in rete immediatamente. Pinga, accetta i ping, e soprattutto e' accessibile tramite la sua interfaccia web. Danza celebrativa. Seguo le istruzioni di uno degli HowTo su Freenas.org per mettere in rete il disco Seagate che ho comprato giovedi'. Tutto liscio. Trasferisco alcune decine di gigabytes da uno dei miei computer al NAS, non prendo nota della velocita' ma mi pare accettabile (e il disco in cui erano i files e' esterno e collegato tramite USB, il trasferimento dal disco interno di uno dei miei laptop al NAS dovrebbe essere piu' rapido.

2010.02.16: martedi', ultimo giorno di vacanza. Il NAS funziona, resta da risolvere il problema dell'interruttore, prima che la scheda madre venga incenerita, e ... poi dovrei anche iniziare a giocare con i Lego. Inizio quindi con l'installazione di MLcad, un CAD per Lego, e LDraw, una libreria di componenti Lego. Scarico i files CAD del bellissimo computer case costruito con i Lego da Luke Anderson; conto di non seguire le sue istruzioni passo passo, dando invece un'occhiata iniziale (anche per farmi un'idea di forme e dimensioni dei pezzi Lego, visto che non ci gioco da qualche anno e non so cosa sia disponibile sul mercato, in fatto di pezzi curvi o forati, per esempio.

Vado a Plaza Singapura, uno 'shopping mall' sulla centralissima Orchard Road, per visitare Bricksworld, un negozio che vende solo Lego, e per comprare un interruttore a Sim Lim Square. Bricksworld e' una mezza delusione, scelta limitata e prezzi alti. Pero' trovo un altro negozio, dedicato soprattutto a oggetti legati al cinema (hanno delle belle teste di Alien, Predator e Darth Vader) che ha un'enorme cassettiera piena di pezzi Lego, suddivisi per dimensioni/forma/colore. Peccato che non abbiano molte piattaforme, e che le quantita' siano scarse. Non compro niente, vado invece a SLS e, dopo lunghe ricerche (due terzi dei negozi sono chiusi) trovo un interruttore che mi viene offerto a cinque dollari. Negoziando, riesco a pagarlo tre, e arrivato a casa scopriro' che l'interruttore a due posizioni, e non il modo in cui l'avevo collegato, a non andare bene: l'interruttore nuovo e' un "temporary switch", e il mio NAS fatto in casa ora si accende ogni volta che premo il pulsante. Un'esperienza nuova...

E' il momento di tornare a lavorare sul guscio esterno. Lego. MLcad e' un bel software, considerato che e' gratis e che opera in una nicchia molto specifica (CATIA e' eccezionale, ma dubito che vada bene per lavorare coi Lego), ma non ho modelli digitalizzati della scheda madre e dei dischi rigidi. Passo quindi alle prove empiriche: misuro la scheda Intel e il disco Seagate, e ne creo rozze copie coi Lego, per verificare gli ingombri. Mettere la scheda madre in verticale, e i 5 dischi rigidi di fianco, in orizzontale, sembra essere la soluzione migliore.

[CONTINUA]

*: "Trica e branca" significa "piu' o meno" in piemontese.


Argomenti: computer, fai da te, fotografia, Lego, vita da nerd

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