Staycation, la vacanza che non c'e'

27/07/2011 | Di Redazione VL | Commenti: 0

Quand'ero bambino, e anche un po' piu' in la', le mie vacanze estive duravano quasi tre mesi, e trascorrevo un mese lontano da casa, in villeggiatura nelle Marche. In seguito, da adulto, le mie vacanze si sono progressivamente accorciate, probabilmente come le vostre: quattro settimane di vacanza, di cui tre, a volte due, trascorse in viaggio. Negli ultimi dieci anni, ulteriore riduzione: non piu' di due settimane di vacanze, d'estate, con partenza la sera stessa dell'ultimo giorno di lavoro.

E ora e' arrivata la staycation (neologismo formato dalla fusine di "vacation", vacanza, e "stay", restare, in questo caso restare a casa). Niente vacanze in luoghi esotici. Nessun viaggio in altre Nazioni europee. Niente aerei. La staycation, emersa durante la crisi economica iniziata nel 2007, e' una pratica (forzata) che comporta, appunto, la rinuncia a lunghi viaggi, che vengono sostituiti da gite di un giorno, visite a parchi e musei locali, e in generale da escursioni con costo il piu' possibile prossimo a zero.

E c'era bisogno di inventarsi un nome come "staycation" per 'sta cosa? Mica e' un'invenzione nuova!

No, non e' un concetto nuovo, quello della 'staycation'. Ed ecco come sara' la mia, con partenza dalla zona di Heathrow, dove vivo:

- Una visita a Liverpool con un ex collega in arrivo da Singapore. Andremo in treno, e la nostra destinazione e' Anfield Park, lo stadio del Liverpool. 33 sterline per il treno, a/r, piu' un'altra decina di sterline per raggiungere la stazione a Londra (Euston) e per girare a Liverpool. Ci vado per amicizia e per curiosita', ma non nego che la visita a quello stadio potrebbe portare emozioni particolari, ad un torinese.

- Visite di un giorno a Londra, Stonehenge/Avebury/Silbury, Legoland, Windsor, con una famiglia di amici in arrivo dall'Italia per la loro prima visita in Inghilterra. A Londra vedremo il museo di storia naturale, il museo della scienza, il museo dei trasporti e la National Gallery, piu' Covent Garden, Chinatown, Trafalgar Square. Una tranquilla serie di escursioni per famiglie con bambini.

- Una settimana al Lake District, in una casetta presa in affitto con amici per un prezzo sorprendentemente basso. Non ad Ambleside, il mio villaggio preferito del District, visto che qualcun altro della comitiva ha posto un veto ("Ovunque, ma non ad Ambleside, per favore!"). Probabilmente mi portero' dietro un Risiko portatile, in puro stile staycation: escursioni a piedi di giorno, giochi da tavola in compagnia di sera.

- Una visita ad una base RAF per una sessione di plane-spotting. Oggetto del mio interesse e' l'AH-64 Apache, gia' visto e fotografato a Singapore ma sempre interessante. Destinazione probabile: Middle Wallop, Hampshire, non lontano da Stonehenge.

Certo, preferirei andare in vacanza in posti piu' remoti, che pero' sono anche piu' costosi. Andare ad est, a San Pietroburgo. Raggiungere le Ebridi. Ritornare in Cambogia. Gerusalemme e Tel Aviv. Affittare un'auto per girare sul circuito del Nurburgring. O andare in Sardegna. Ma come ho detto all'inizio, la "staycation" e' una scelta dettata soprattutto da motivazioni economiche, per cui... si tratta di cercare di vedere il piu' possibile, e "ricaricarsi" al meglio, spendendo il meno possibile.


Argomenti: crisi economica, destinazioni, Gran Bretagna, vivere low cost

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