Prime impressioni su Cipro

15/10/2011 | Di Claudio_VL | Commenti: 2

Quattro ore di volo da Londra, meglio portare un libro o un cuscino, la prossima volta. I sedili EasyJet paiono piu' comodi di quelli Ryanair; personale di bordo giovane, professionale e abbastanza dotato di humour, come i colleghi della low cost irlandese.

All'arrivo all'aeroporto di Paphos, al controllo passaporti abbiamo perso mezz'ora perche' i "controllori" pensavano che i cittadini taiwanesi avessero bisogno del visto d'ingresso; con noi e' stata fermata un'altra coppia mista - lei taiwanese, lui inglese - che e' venuta a Cipro per un matrimonio (d'una coppia cipriota-taiwanese). I due poliziotti dell'immigrazione si consultano, alla fine riescono a completare la nostra pratica e quella dell'altra coppia nello stesso momento.

Il trasporto dall'aeroporto all'hotel e' compreso nel pacchetto. Il tassista che ci porta all'hotel e' alto e magro come un chiodo, oltre i cinquanta e con coda di cavallo, mi ricorda alcuni ex hippies inglesi che conosco. E' di Sheffield e guida una Mercedes "estesa", tre file di posti, come se non esistessero limiti di velocita'.

Arriviamo all'hotel Tasmaria in mezz'ora. Ci accoglie la manager Caroline, altra expat inglese. Le storie che ho letto sulla scarsita' d'acqua (su Factbook, applicativo per smartphone di solito affidabile) sono false, dice, mentre e' vero che ci sono stati problemi elettrici, nei mesi scorsi, a causa di un'esplosione che ha fatto tredici morti e che ha danneggiato la piu' importante centrale elettrica dell'isola: anni fa, la marina cipriota fermo' un cargo russo che trasportava esplosivi e ne sequestro' il carico. Che venne depositato all'aperto, probabilmente in un'area sorvegliata, ma esposto al sole, e mesi fa gli esplosivi fecero l'unica cosa che sanno fare: esplosero.

Catherine ci consiglia un paio di posti con connessione WiFi, che in albergo non e' disponibile, alcuni ristoranti dove cenare e far colazione (siamo in bassa stagione, la cucina dell'albergo e' chiusa), e ci suggerisce la tessera giornaliera dei bus di linea, che costa solo due euro.

Saliamo in camera, che e' piuttosto spartana (ah ah, spartana... Cipro e' di cultura greca... dai, fate finta di ridere). Non c'e' la tv, e anziche' un letto matrimoniale ci sono due letti ad una piazza affiancati, come da nostra prenotazione (il letto matrimoniale costava un extra sostanzioso). Siamo in un miniappartamento con self catering, abbiamo quindi una cucina con forno funzionante (immagino) e con un frigo a mezz'altezza vuoto ma capiente. In bagno, un adesivo ricorda si clienti che la carta igienica non va gettata nel wc ma nel cestino, come d'altronde succede a Santorini e nei vecchi edifici di Taiwan. E altrove, immagino.

Per pulizia, personale, quiete e clientela, l'hotel ci fa un'ottima impressione, molto migliore rispetto all'hotel a Malta in cui, qualche anno fa, trascorremmo una spiacevole settimana. L'analogia Cipro-Malta e' sensata: isole del Mediterraneo di dimensioni simili, entrambe ex colonie britanniche, entrambe classiche destinazioni turistiche per i sudditi di Elisabetta Seconda. L'hotel in cui stemmo a Malta, pero', aveva una clientela molto differente, il classico "Club 18-35"; invece qui in hotel a Cipro e, come vedremo piu' tardi, nei locali di Paphos, mia moglie e io potremmo passare per dei ragazzini, nonostante abbiamo vent'anni per gamba: sara' la bassa stagione, ma la media sembra sui sessant'anni, con molti clienti oltre la settantina. Tipico degli inglesi, fare quel che vogliono fare senza farsi ostacolare da stronzate come l'eta'.

Usciamo dall'albergo, andiamo al San Marino, un ristorante a poche centinaia di metri in direzione sud. Ordiniamo una birra a testa, due taramosalate (impasto di uova di pesce), del pescespada e afelia (cubetti di carne di maiale aromatizzata, credo con menta). I camerieri e gli altri clienti sono romeni, solo il ristoratore e' cipriota. Mangiamo bene, spendiamo 32 euro e in omaggio arrivano un bicchiere di Tia Maria e uno di brandy. A me, che gli alcolici cosi' forti li uso solo per insaporire il gelato... ma mi fa meno effetto del previsto, forse sono piu' mitridatizzato di quanto credo.

Andiamo via, il ristoratore promette (minaccia?) di offrirmi un bicchiere di un tipico e fortissimo liquore tipico cipriota, la prossima volta. No, grazie, la prossima volta che verro' a mangiare qui mi mettero' il naso finto con baffoni e sopracciglia alla Groucho Marx, per non farmi riconoscere.

Nei pub, nei ristoranti e nei locali dove si balla, lungo la via principale di Paphos, vedo solo settantenni, ma sono in forma come dei ventenni: ballano, ridono, giocano a biliardo, alcuni bevono alcolici, altri hanno bottiglie d'acqua, alcuni sono in coppia, altri in comitive. Il "senso della famiglia" e' meno forte negli inglesi che negli italiani, ma questo permette loro di sbatter fuori di casa i figli a vent'anni anziche' a quaranta, e consente loro di andarsene in vacanza anziche' stare a casa a badare ai nipoti, al cane, alla casa. O forse sono solo degli egoisti irresponsabili, fate voi.

Le due ore di differenza di fuso orario col Regno Unito si fanno sentire: e' quasi l'una, a Cipro, ma non abbiamo sonno. Prima di rientrare ci fermiamo in un negozio ancora aperto e acquistiamo delle bottiglie d'acqua per le escursioni dei prossimi.
Fa ancora caldo, nonostante l'ora.

[14/10/2011]







Argomenti: antropologia spicciola, appunti di viaggio, Cipro, destinazioni

Commenti (2)Commenta


17/10/2011 11:20:38, Mauro
Credo che dovrei farmi una violenza psicologica a non gettare istintivamente la carta igienica nel Water, e visto che la camera di sparta ha due letti singoli per m? il rischio sarebbe di piombare per terra nel sonno girandomi a cercare mia moglie!!!
Ma caspita quanto costa in pi? un Letto matrimoniale?
e comunque un consiglio assaggia il liquore cipriota al massimo poi nel prossimo post il soggetto della foto sarai tu che balli il sirtaki con il ristoratore come Anthony Queen in Zorba il greco!!
22/10/2011 16:11:41, Claudio_VL
17 euro al giorno in piu', per un letto matrimoniale, quindi 119 euro su sette giorni. Tutto conta, in una vacanza low cost...

Per le bevande vanno bene il classico ouzo greco e il vino commandaria; lo zivania, invece, pare alcool puro, e l'ho mescolato al commandaria, a titolo sperimentale, oltre che usarlo come disinfettante.

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