Usare il tablet come visore per diapositive

Soluzione low cost per fare i fighi con gli amici fotoamatori

02/05/2013 | Di Claudio_VL | Commenti: 2

Sei un fotoamatore. Ami viaggiare. Hai piu' di trent'anni. Se ti riconosci in questa descrizione, probabilmente hai alcuni cassetti pieni di vecchie diapositive, e ti tormenti - come tanti - pensando a come digitalizzarle e quanto spendere. Se decidi di fare tutto da te, con uno scanner o con un duplicatore per diapositive, ti troverai di fronte ad un problema pratico: digitalizzi tutte le immagini, o selezioni quelle da digitalizzare? Domanda non secondaria, soprattutto se hai un cospicuo archivio.

I fotografi professionisti utilizzavano visori retroilluminati (o "tavoli luminosi") su cui venivano appoggiate molte diapositive in modo da confrontarle con l'aiuto di una lente d'ingrandimento (loupe).

Ora quei tavoli si trovano probabilmente a prezzi accessibili, ma per chi non intende acquistare l'ennesimo gadget (per di piu' adatto ad un solo, specifico compito) c'e' un'altra soluzione: se avete in casa un tablet (iPad, Samsung Galaxy, Asus Transformer, etc.), potete utilizzare quello, come visore per diapositive. E' sufficiente installare un programma che permetta di rendere completamente bianco lo schermo, per esempio White Screen Flashlight, e impostare al massimo la luminosita' dello schermo del tablet.

La quantita' di diapositive visualizzabili contemporaneamente dipende dalle dimensioni dello schermo, su un Asus Transformer Prime (nella foto) con schermo da 10.1" si possono vedere otto diapositive.

Visore per diapositive fai-da-te



Argomenti: fai da te, foto, fotografia, vita da nerd, vivere low cost

Commenti (2)Commenta


19/07/2022 13:19:41, Dom
Anche se è un metodo a costo zero, puo servire solo per dare un'occhiata , poco piu che guardarle attraverso una luce.
Ho provato a fotografarle con lo smartphone (con telecamera ottima) ma il risultato è scadente, l'ingrandimento necessario
trasforma la foto in un mosaico di pixel. Decisamente inaccettabile.
07/08/2022 20:39:15, Claudio_VL
Ciao Dom,
Scusa per il mio ritardo nel risponderti, probabilmente non ricapiterai più su questa pagina e quindi non leggerai quanto segue (e non e' che siano righe indispensabili allo scibile umano).

Hai ragione: per vedere i dettagli di una diapositiva, la luce emessa dallo schermo di un tablet (o di uno smartphone) non e' sufficiente. Esaminare le diapositive in questo modo ti darà solo un'idea di quello che stai guardando. Non ho una memoria eidetica (fotografica), ma spesso le guardo sapendo quello che cerco, per vari motivi. Perché ho etichettato la scatola delle diapositive, perché nonostante quelle che ho scattato siano circa quattromila, in generale me le ricordo. Non tutte, ma se come me hai torturato deliziato amici e parenti con la proiezione delle immagini dei tuoi viaggi e delle tue vacanze, negli anni Ottanta e Novanta, e prima della proiezione hai selezionato le immagini... magari non e' difficile ricordarsene. Il tablet (che nel frattempo e' deceduto causa martellate, vedi nota 1) mi serviva solo per riconoscere le immagini: "ah, questa e' quella con i quattro amici in posa eroica su una serie di rocce con dietro il sole al tramonto", o "trovata! Ecco la pecora mannara che ho visto durante la gita in moto alle Orcadi".

Dando per scontato che anche tu abbia delle diapositive da esaminare o scannerizzare, Dom, tu che sistema usi? Hai un visore "serio" o usi una soluzione fai-da-te come facevo io?

Buona serata



Note:
(1): l'Asus Transformer Prime era un bel prodotto, ma all'epoca (e anche ora, temo) Android non consentiva di fare un multi-tasking decente: passando da un programma ad un altro potevi andare a berti un'aranciata, visti i tempi d'attesa. Molto, molto irritante.


Domanda di verifica

Rispondi alla domanda seguente usando una sola parola, nessun numero.
Ventotto meno sette fa...


Codici consentiti