Cravatte in Inghilterra

5 posti dove la cravatta è obbligatoria, 5 in cui è vietata (non indossatela vicino a Mr Branson!)

14/07/2015 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Ieri il "povero" Lewis Hamilton e' stato bloccato all'ingresso della Royal Box, a Wimbledon, in quanto non indossava giacca e cravatta, e sara' stato costretto a guardare la finale tra Djokovic e Federer da un'area meno prestigiosa degli spalti dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club. Va detto che la camicia di Hamilton sarebbe stata un pugno nell'occhio anche in ambienti meno formali della rigorosa Tribuna Reale.

Lewis Hamilton non e' il solo a sbagliare "dress code": qualche decennio fa, Woody Allen arrivava regolarmente al suo ristorantino preferito, a New York, senza giacca e cravatta, e il personale del ristorante provvedeva a trovargliele.

Dov'e' obbligatoria la cravatta, in Gran Bretagna?


La BBC ha pubblicato una lista di posti in cui e' necessaria la cravatta, a cui ho aggiunto commenti basati sulla mia esperienza nel Regno Unito.

1) Tè al Ritz a Londra. Tè (the, thè, tea), scones, e magari un bicchiere di champagne, il tutto alla "modica" cifra di sessanta sterline a testa (settantasette con lo champagne), nell'ambiente stile Luigi XVI del Palm Court all'Hotel Ritz. Una tradizione costosa, adatta a chi vuole sperimentare un ambiente tradizionale "british", con aristocratici e qualche celebrita' (che riconoscerete solo se seguite l'edizione britannica di Hello!, OK e altre riviste del genere). Per chi vuole prenotare, ecco il link.

2) Cene formali nelle crociere P&O. Abito da uomo con cravatta come minimo (... no, non per le donne. In questa pagina parliamo solo di cravatte e abbigliamento da uomo), ma la compagnia suggerisce che "(indossare) uno smoking in stile 007 rende la serata un'occasione speciale". Smoking = tuxedo (USA) = dinner jacket (UK).

3) A scuola! Molte scuole britanniche (dalle elementari alle superiori) impongono agli studenti un'uniforme di cui fa parte la cravatta. Un modo per incoraggiare il conformismo? Preparazione ad una vita in cui finiamo comunque, prima o poi, coll'indossare un'uniforme (anche jeans strappati e tatuaggi sono un'uniforme)? O e' un tentativo di limitare l'afflusso di sangue al cervello degli studenti, per evitare che abbiano idee troppo brillanti?

4) Galleria della Stampa, Camera dei Comuni. La House of Commons e' il Parlamento britannico (no, non inglese, non esiste un "parlamento inglese"), e nella "Press Gallery" si accomodano i giornalisti, cui vengono imposte (ai maschi) giacca e cravatta.

5) Marylebone Cricket Club. Il tempio del cricket britannico richiede giacca e cravatta (o quantomeno un foulard) ai visitatori del padiglione, nei giorni delle partite, ma se siete in uniforme o se indossate un costume tradizionale nazionale potete aggirare la regola (chiedere ad un dignitario giapponese d'indossare la cravatta col kimono sarebbe eccessivo).

Posti in cui la cravatta e' vietata


Ci sono anche posti - e tipi di lavoro - in cui e' vietato indossare la cravatta, e nella maggior parte dei casi e' questione di buon senso.

1) Dottori in ospedale. Le regole della NHS, il Servizio Sanitario Nazionale, sono chiare: "Le cravatte vengono indossate quotidianamente e lavate raramente. Non svolgono alcuna funzione benefica nella cura dei pazienti, e vengono facilmente colonizzate da organismi patogeni". Una ricetta per la trasmissione delle infezioni, in pratica, da evitare assolutamente.

2) Agenti di polizia. Anche quando paiono indossare una cravatta, si tratta di una cravatta coi "clip". Immaginatevi una cravatta vera, legata intorno al collo, durante una collutazione con un criminale: diventerebbe un'arma per strangolare l'agente.

3) Soho House. Un'eccezione alla tipica formalita' britannica, questo club privato ha un "dress code" che vieta l'abbigliamento formale, cravatta compresa. Come dice il sito del club, si tratta di un club che mira a creare una comunita' di membri dotati di un'anima creativa, non di ricchezza e status sociale. Ed e' difficile non sorridere pensare al tizio cui e' stato vietato l'ingresso per sei mesi per aver indossato abbigliamento troppo formale.

4) In fabbrica. In qualsiasi linea di produzione, la presenza di macchinari con presse o meccanismi dotati di rulli renderebbe pericoloso indossare una cravatta (o qualsiasi capo d'abbigliamento con parti sciolte: anche un boa di piume di struzzo sarebbe vietato). Ricordo un operaio, mio collega di reparto, in una fabbrica torinese, che indossava la cravatta - sotto la tuta da lavoro - in segno di protesta contro la direzione aziendale: della cravatta si vedeva solo il nodo, per cui non costituiva un pericolo, ma funzionava come manifestazione visibile dell'insoddisfazione dell'operaio: quanti colleghi, capi e "capetti" vari gli chiesero spiegazioni!

5) Le aziende del gruppo Virgin. Richard Branson, il fondatore dell'impero Virgin (linee aeree e ferroviarie, aziende delle telecomunicazioni, discografia), non ama le cravatte, e a volte gira nelle sue aziende con un paio di forbici, con cui taglia la cravatta della gente che incontra. "Sono sicuro che le cravatte esistono solo perche' i capi, dopo essere stati costretti ad indossare la cravatta per tutta la vita, hanno deciso di infliggere la stessa pena alla generazione successiva". Dal tizio che ha lanciato Sex Pistols e Culture Club non mi aspetterei niente di meno!


Fonte della foto: Wikipedia, utente Jfg284


Argomenti: abbigliamento, Gran Bretagna, vivere in Inghilterra

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