Tutti gli aerei del museo dell'aviazione Warner Robins

Beh, quasi tutti. Diciamo molti. Ok, solo una ventina.

28/11/2015 | Di Claudio_VL | Commenti: 4
Prima di tutto, un avvertimento: le foto in questa pagina sono tutte "a tutta larghezza", per cui se non vi piacciono gli aerei, forse non le apprezzerete. Ripensandoci, se non vi piacciono gli aerei, meglio visitare un'altra pagina, una a caso.

Siamo rimasti soli? Se sei qui probabilmente sei un #avgeek, un appassionato di aviazione. Bene. Oggi parliamo del museo Warner Robins in Georgia. O meglio, non ne parliamo, perche' ne ho gia' parlato in un altro post, intitolato - indovina? - Museo dell'aviazione Warner Robins, in Georgia. Che immaginazione, eh?

Applausi. Grazie Claudio, facciamo scena muta, come all'interrogazione di chimica in seconda superiore, che poi il prof disse "Non ho mai dato '1' in un'interrogazione, ma per te faro' un'eccezione"?

No, qualche parola la troverete, in questo post etichettato pomposamente come "reportage". Ma piu' che altro troverete le foto che non avevo messo nel post precedente sul museo, e che avevo promesso (grazie Jonathan65).



Sul Delta Dart ho poco da dire: era veloce (Mach 2,3), ha difeso gli Stati Uniti durante la Guerra Fredda, aveva un curioso parabrezza in due pezzi triangolari (quindi senza pannello frontale, col montante al centro davanti al pilota) che non offriva il massimo come visibilita'. E magari l'F-106 e' anche un po' responsabile per il mancato sviluppo dell'Avro Canada CF-105 Arrow, un aereo che avrei voluto veder prodotto.

Quello in alto, in questa pagina, e' un bombardiere Boeing B-1B Lancer, all'ingresso del museo Warner Robins, e mi fa venire in mente tre cose. Ricordo un'estate in Veneto, 1980 o 1981, coi telegiornali che parlavano tanto di questo misterioso B-1, e dicevano che per far felici i sovietici, gli americani avevano pensato di rimuovere dal B-1 le prese d'aria a geometria variabile, in modo da farlo andare piu' piano e renderlo meno letale. Che e' come dare a Valentino Rossi una gomma posteriore capace di aderenza ad angoli incredibili, e poi mettere le rotelle alla moto.

La seconda cosa e' che il Lancer mi ha sempre ricordato il B-58 Hustler, nonostante ci siano oltre venticinque anni tra i due aerei. E' per via della sagoma del dorso, non per altro: il B-58 era molto piu' bello.

L'altra cosa? Il B-1B e' all'ingresso del museo. E l'ingresso e' libero. Certe cose non si dicono mai abbastanza.



Il Lightning e' per me l'epitome del design britannico, eccentrico nella sua semplicita'. Parliamo solo del motore, in quest'occasione: il Lightning ha una presa d'aria frontale, come molti altri velivoli coevi (quasi tutti i MiG, le prime versioni dell'F-84 e F-86, l'F-100), ma a differenza di questi ha due motori, cosa abbastanza originale. E li ha in una configurazione che credo sia unica nella storia dei velivoli militari prodotti in serie: i due motori sono uno sopra l'altro. Non e' un bell'aereo, ma i britannici lo amano ancora.



Vi avevo avvertiti: ogni foto e' a tutta pagina.

Sull'Eagle non dico niente, tranne che il museo confina con Robins AFB ("Air Force Base"), per cui arrivando al museo puo' capitare di vedere degli F-15 in fase di rullaggio e decollo. Se volete dire voi qualcosa sull'Eagle, lascio la parola a voi nei commenti.

Il museo è vicino alla città di Macon, circa 140 chilometri a sud di Atlanta, praticamente al centro della Georgia.



P-51D soprannominato "Ferocious Frankie" pilotato da Wallace E. Hopkins. Le strisce bianconere non hanno a che vedere col calcio, erano utilizzate sui velivoli impiegati durante e dopo lo sbarco in Normandia.



Avete presente i P-40 decorati con le bocche di squalo? Quelli delle Tigri Volanti (certo, tigri con bocche da squali... e' un casino)? Erano volontari in servizio in Cina a fianco delle truppe nazionaliste di Chiang Kai-Shek, ed erano reclutati e comandati dal generale Claire Lee Chennault. Che e' ancora ricordato con affetto (e monumenti) a Taiwan, dove nel 1949 si rifugiarono i nazionalisti cinesi dopo la sconfitta nella guerra civile cinese.



I principi alla base della progettazione del Blackbird erano semplici: volare piu' in alto e piu' velocemente di qualsiasi altro aereo, e magari piu' velocemente dei missili antiaerei sovietici. Il risultato? Una bestia lunga quasi 33 metri (l'F-15, che e' un grosso caccia, e' lungo 19 metri), capace di volare a Mach 3,3 ad una quota di quasi trenta chilometri.

Nessun SR-71 e' mai stato abbattuto.



Prima del Blackbird c'era il Dragon Lady. L'U-2 volava "solo" a Mach 0.67, raggiungeva una quota di oltre 21.000 metri, e ... un U-2 col pilota Gary Powers venne abbattuto nel 1960. Sta per uscire un film di Spielberg (con sceneggiatura dei fratelli Coen!) intitolato Il ponte delle spie, che prende spunto proprio da quell'episodio.

Ah, gia': l'U-2 condivide il proprio nome con uno dei piu' popolari gruppi pop-rock degli ultimi trentacinque anni.

Un'altra piccola curiosita': a differenza di quasi tutti gli altri velivoli militari USA, l'U-2 non era gestito dall'USAF (United States Air Force, l'aviazione militare statunitense), ma dalla CIA.

Ancora una curiosita' sull'U2, poi basta, giuro: gli Stati Uniti sono molto protettivi nei confronti dei velivoli piu' segreti e "speciali": non credo che l'F-22 verra' venduto all'estero o "prestato" a forze aeree amiche, cosi' come non sono stati utilizzati da operatori stranieri i velivoli stealth F-117 e B-2, o il B-52, oppure - parlando di aerei-spia - l'SR-71. Per l'U-2, pero', c'e' un'eccezione: gli Stati Uniti fornirono un totale di 19 U-2 all'aviazione di Taiwan, la RCAF (Republic of China Air Force), per operazioni di ricognizione sulla Cina. Gli U-2 della RCAF erano utilizzati dal 35th Squadron, i "Gatti Neri".



Lo Starfighter e' stato l'intercettore di punta dell'AMI (che per i non-appassionati di aviazione - complimenti per esser arrivati fin qui! - e' l'Aviazione Militare Italiana) per decenni. Velivolo semplice, veloce, bellissimo, e letale se lo utilizzavi nel modo sbagliato. Tipo a bassa quota, come provo' a fare la Luftwaffe (che e' l'aviazione militare tedesca. Tranquilli, spiego tutto, a costo di annoiare i nerd fanatici d'aviazione). L'USAF lo utilizzo' brevemente, all'estero ebbe un gran successo, simile all'F-16. Forse anche grazie alle politiche commerciali della Lockheed, che non erano a prova di comitato etico.



Il Sabre. Semplice, veloce, non troppo piccolo ne' troppo grande. Mosso, vabbe', ma questa e' colpa mia, non sua. Introdotto in servizio nel 1949, ritirato nel 1980, ne vennero prodotti quasi diecimila esemplari. Di solito le cose semplici funzionano. Il che mi fa ripensare all'F-4 Phantom II (di cui non vedrete foto in questa pagina), che venne inizialmente criticato perche' grande e grosso, complesso e privo di cannoni, tutti difetti che l'F-86 non aveva. Ma prima di imprecare contro al progettista dell'F-4 (o della tua auto, o della rampa di scale di casa tua), ricordati che in fase di progettazione si fanno sempre compromessi...



Il B-29 avra' dato l'impressione di una macchina arrivata dal futuro, quando venne introdotto. Liscio e aerodinamico, senza il "bozzo" della cabina, enorme, senza verniciatura mimetica, cento chilometri all'ora piu' veloce del B-17 e con un'autonomia di oltre 5.000 km contro circa 3.200 del B-17, lo Stratofortress costava tre volte una Fortezza Volante. Bombardo' Hiroshima e Nagasaki con armi atomiche. Era' cosi' valido che i sovietici ne fecero una copia (quasi) identica, il Tupolev Tu-4 Bull, tramite reverse engineering su tre esemplari di B-29 che finirono nelle loro mani.



Per i non fanatici: la NATO attribuiva nomi suoi ai velivoli nemici (il che, durante la Guerra Fredda, equivaleva a dire Made in Soviet Union), e l'iniziale del nome corrispondeva alla funzione: i caccia erano Fishbed, Foxbat, Fresco, Flagon (F come fighter, cioe' "caccia"), i bombardieri Blackjack, Bear, Backfire, e via cosi'.

Il Fresco era un altro di quei velivoli progettati in modo semplice e con idee chiare. Ne vennero costruiti oltre undicimila esemplari.



Di soliti gli appassionati di aeronautica amano parlare della prestazioni dei velivoli, oggi invece noto che e' la longevita' che mi interessa. E il B-52 e' la pietra di paragone per i velivoli militari. Entro' in servizio nel 1955, divento' celebre grazie al Dottor Stranamore nel 1964, prese parte a tutte le successive guerre combattute dagli Stati Uniti, e venne ritirato dal servizio attivo nel ... no, scusate, appunto: il B-52 e' tuttora in servizio, e si prevede che continuera' ad essere utilizzato fino agli anni Quaranta. Di questo secolo. Novant'anni ...



I mitraglieri di coda dei B-52 abbatterono tre MiG nordvietnamiti, durante la guerra del Vietnam (che in Vietnam si chiama "The American War"), il che rende il B-52 il velivolo piu' grande (per dimensioni) ad aver abbattuto altri aerei.

"Tailgunner" era anche una canzone degli Iron Maiden dall'album "No Prayer for the Dying".



Il McDonnell F-101 Voodoo nacque come intercettore, venne riconvertito in caccia-bombardiere, e fini' col trovare la sua nicchia esistenziale come ricognitore fotografico. Un po' come Beckham, che fu inizialmente una stella del Manchester United, e poi si ritrovo' a fare il "portatore d'acqua" per calciatori piu' talentuosi di lui al Real Madrid.

Il progetto dello F-89 Scorpion inizio' nell'agosto 1945, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Lo Scorpion ebbe una carriera simile a quella di Gianni Bugno: avrebbe potuto avere grandi successi, ma ebbe la sfiga di pedalare nello stesso periodo di Miguel Indurain. Peggio: l'avversario dell'F-89 non era uno solo, come Indurain per Bugno. Era il progresso, il fatto che ogni anno (ogni mese?) la tecnologia aeronautica progrediva vigorosamente, e ogni pochi mesi un aereo migliore entrava in produzione. L'F-89 entro' in servizio nel 1950; ebbe seri problemi iniziali a causa dell'uso di una lega d'alluminio ancora poco conosciuta (T75ST) per le ali, il che costo' le vite di vari piloti e richiese 17 milioni di dollari (dei primi anni Cinquanta) e nove mesi per la correzione degli errori di progetto. L'aereo si dimostro' poi valido, ma ... ah, il progresso. L'USAF se ne privo' alla fine degli anni Cinquanta, passandolo alla Guardia Nazionale, che lo pensiono' definitivamente nel 1969.



L'RB-57 e' la versione americana dell'English Electric Canberra (come la Lada/Vaz Žiguli era la copia su licenza della Fiat 124). L'RB-57, primo volo nel 1949, e' tuttora in servizio con la NASA che, oltre ai velivoli gia' in suo possesso, ne ha recuperato uno che era gia' in naftalina a Davis Monthan AFB (il cimitero dei velivoli militari statunitensi) e l'ha rimesso in servizio. Il Canberra che vedete e' stato fotografato da me nel 2006-2008, e potrebbe gia' essere tornato a volare.



L'F-105 era un caccia enorme, il piu' grosso caccia monoposto mai progettato negli USA (credo). Era multiruolo: volava a Mach 2 e fu il primo velivolo ad adottare il cannone M-61 Vulcan per i combattimenti aerei, ma aveva anche una stiva interna per il trasporto di bombe. Tiro' giu' 27 avversari, in Vietnam, nonostante le sue missioni tipiche fossero quelle di bombardamento. Venne utilizzato in Europa in ruoli che in seguito vennero ricoperti dall'F-111 e dal nostro Tornado: la penetrazione a bassa quota in territorio nemico.



Ancora l'F-105. Notare il "vitino da vespa", tipico dei velivoli disegnati utilizzando la "regola delle aree", che venne scoperta solo dopo che l'F-105A entro' in produzione, portando ad una riprogettazione sostanziale che sfocio' nell'F-105B (con vitino da vespa, appunto).



Il Mitchell era un aereo versatile e robusto, capace di decollare in piste molto corte, cosa che torno' utile nel 1942, quando l'aviazione degli Stati Uniti fu incaricata di bombardare Tokyo come ritorsione per l'attacco giapponese del 7 dicembre a Pearl Harbour.

Si trattava di una missione puramente dimostrativa, pensata per sollevare il morale in patria e per far capire al Giappone che anche il suo territorio era raggiungibile. Sedici B-25 vennero alleggeriti fino all'inverosimile: quasi tutto l'armamento difensivo venne rimosso, e secondo un libro che lessi molti anni fa, le mitragliatrici di coda vennero sostituite da leggeri manici di scopa dipinti di nero, in modo da mantenere una minima parvenza di autodifesa. I sedici Mitchell decollarono dalla portaerei Hornet, e gia' in quel momento fecero storia: primo decollo di un velivolo bimotore da una portaerei.

Gli aerei raggiunsero il Giappone, lanciarono le loro bombe su obiettivi militari e industriali a Tokyo e in altre citta' giapponesi. Dopo, quindici B-25 raggiunsero la Cina (e vennero danneggiati irreparabilmente o distrutti durante l'atterraggio o l'ammaraggio), un altro la Russia (intatto ma non riconsegnato agli Stati Uniti); degli 80 membri degli equipaggi, 69 sopravvissero e fuggirono, tre morirono durante la missione, i restanti otto vennero catturati dall'esercito giapponese, e di questi tre vennero fucilati e un quarto mori' di malattia durante la prigionia.



Il Douglas A-26 Invader e' anche noto come "A(B)-26" o "A/B-26". Nato come A-26 ("A" per "Attack"), venne infatti ribattezzato B-26 ("B" per "Bomber") per un lungo periodo, durante la sua lunghissima carriera (entro' in servizio nel 1942, venne pensionato dal suo ultimo operatore, l'aviazione colombiana, nel 1980), e per questo mi fa pensare a un monologo di Paolo Rossi che faceva piu' o meno cosi':
Una volta mi fermarono i carabinieri, mi chiesero i documenti.
Carabiniere: Ma lei si chiama Paolo Rossi?
Paolo Rossi, il comico: Si', e' il mio nome.
Carabiniere: Ma e' il fratello del calciatore?
Perche' per quel carabiniere era perfettamente normale che una famiglia avesse due figli e li chiamasse con lo stesso nome...

Anche l'USAF aveva due "figli" con lo stesso nome. L'altro B-26 era il Martin B-26 Marauder, che s'era fatto una reputazione pessima a causa di una elevata velocita' all'atterraggio dovuta (come anche altre sua spiacevoli caratteristiche di volo) alle ali troppo corte. Il B-26 Marauder aveva una serie di soprannomi che neanche l'Alfa Romeo Arna... cose tipo Widownmaker, Martin Murderer, Flying Coffin... il "nostro", invece, il Douglas A/B-26 Invader, volava bene, ne vennero prodotti oltre 2.400, resto' in servizio a lungo, e opero' con l'aviazione statunitense in Vietnam fino al novembre 1969, quando l'usura dei velivoli, piu' che carenze progettuali o obsolescenza, rese antieconomico continuare ad aggiornarli.

L'A-26 non aveva tutti i soprannomi del suo sfigatissimo semi-omonimo; i suoi equipaggi gliene assegnarono solo uno, credo: "Truck-killer", visto che in Vietnam era utilizzato con successo per attaccare i camion da rifornimento dell'esercito nord-vietnamita.



Basato sull'A-3D Skywarrior della US Navy, il Destroyer doveva sostituire proprio l'A-26 Invader, durante il periodo in cui i motori a reazione stavano soppiantando quelli a pistoni. Proprio i motori erano il punto debole del B-66: anziche' i turbojet Pratt & Whitney J57, gli vennero assegnati per ragioni politiche i meno potenti Allison J71, visto che i J57 erano gia' "prenotati" per velivoli piu' prioritari (B-52, C-135 e KC-135, F-102, A3D (l'aereo da cui era derivato il B-66!), U-2, B-57, F-101, F-100, F-8).

Alla fine, il B-66 venne utilizzato un po' per tutto, compresa la ricognizione meteorologica (modello WB-66, come questo), senza lasciare grandi tracce nella memoria di nessuno.

Di nessun appassionato d'aviazione che scriva su questo blog, intendo. Ma magari proprio i meno nerd lo conoscono: era in un film con Gene Hackman e Danny Glover intitolato Bat*21.

Grazie per l'attenzione! Se volete sapere di piu' sul museo Warner Robins, o leggere la lista completa dei velivoli esposti, raccomando la lettura di quest'articolo.
Argomenti: aviazione, destinazioni, foto aerei, Georgia, musei aeronautici

Commenti (4)Commenta


29/11/2015 19:35:53, Jonathan65
Aaaaah che scorpacciata! Ecco leggere articoli come questo è proprio come quando hai mandato al diavolo il dietologo e ti sei scofanato una teglia di lasagne o per i golosi di dolci una mezza Sacher ( sfido chiunque a mangiarne una intera senza ingozzarsi). Sei così soddisfarò che potrebbe passare l'ispettore dell'agenzia delle entrate e lo accoglieresti con un sorriso! Complimenti alla redazione e mi sento Onorato di essere stato menzionato nell'articolo e orgoglioso di essere un geek/nerd appassionato di aviazione !
04/12/2015 13:54:31, Claudio_VL
Ciao Jonathan,
Hai preferenze particolari, riguardo agli aerei di cui ho parlato? Ricordi, modellini, cose lette o ascoltate che ti hanno colpito?

Ciao!
07/09/2016 13:54:06, Y
Ecco, sono quello di prima: y
Che bel giro! Da quelle "parti" sono stato al kennedy space center.

Impressionante la creatività aereonautica degli anni 50-70 vero?

Belle foto,
y
07/09/2016 15:30:54, Claudio_VL
Ciao Y,
Sì, erano anni differenti, in cui i fondi per R&D erano tanti (immagine mentale: i cosacchi che abbeverano i loro cavalli in piazza S.Pietro, o a Washington davanti all'obelisco.
I nuovi sviluppi aeronautici derivavano da nuove scoperte (quante idee saranno "nate" aprendo gli hangar tedeschi nel 1945!), nuove necessità (colpire Mosca dagli USA, oppure i "parasite fighters" per avere velivoli di scorta sempre a portata di mano, nuove idee (piazziamo due motori l'uno SOPRA all'altro, poi "tagliamo" le ali a delta, poi piazziamo i missili SOPRA le ali, e diamo pure 'na bella panza a 'sto caccia, e chiamiamolo Lighting).

Ma pensa anche solo all'XB-70!

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