Micro-avventura in brughiera per provare nuovo materiale per escursioni

Viaggiare leggeri con un sacco da bivacco da 840 grammi e un materassino da 600 grammi

20/11/2017 | Di Claudio_VL | Commenti: 2
Giorni fa ho pubblicato le mie prime impressioni su alcuni oggetti. Oggi vedremo come gli stessi oggetti se la sono cavata nel corso di una breve, brevissima escursione. La premessa e' che sto cercando di alleggerire il mio zaino per escursioni.

In occasione di un'escursione nel Lake District avevo rilevato un peso di 6,7 kg per i soliti ingombranti sospetti (ovviamente nello zaino c'erano molte altre cose):

- Zaino (Eurohike Hydro 60+10): 1,8 Kg
- Sacco a pelo (Ferrino): 1,7 Kg
- Tenda (Vango Banshee 200): 2,2 Kg
- Materassino (MultiMat Trekker): 1 Kg

Tutti e quattro gli oggetti appena menzionati sono stati sostituiti. Lo zaino e il sacco a pelo lo scorso anno, la tenda e il materassino nelle ultime settimane. Nella nuova "versione", il mio zaino da escursione pesa circa 3,5 kg, di cui:

- Zaino Montane Ultra Tour 40: 0,75 Kg
- Sacco a pelo Robens Caucasus 600: 1,320 Kg
- Sacco da bivacco Terra Nova Jupiter: 0,9 Kg
- Materassino Decathlon Sea To Summit: 0,6 Kg



Ho risparmiato 3,2 kg sui quattro oggetti piu' pesanti della mia attrezzatura per escursionismo. E' possibile acquistare versioni ancora piu' leggere (materassini, zaini, sacchi a pelo e sacchi-bivacco intorno al mezzo chilo ciascuno, per un totale intorno ai due chili), ma la spesa sarebbe salita di parecchio, e visto che non sto per partire per l'Himalaya o per Cerro Torre, non vedo giustificazioni per una spesa del genere.
Pronto? Buongiorno, e' lei che scrive su Viaggiare Leggeri? Le va di partire per il Cerro Torre domani, viaggio a spese nostre? Lei deve metterci solo l'attrezzatura da escursione.
Dal Capitolo 1 di Proposte che non ho mai ricevuto



Col tempo che mi avanza non andando in Patagonia o sull'Himalaya, ho pensato di fare una micro-micro-avventura nel Colne Valley Park, una brughiera dietro casa mia. Partendo dal concetto di "micro-avventura" (menzionato qui e nei commenti di questo post), ho pensato di fare un'escursione di un paio d'ore nel parco, compreso il montaggio del "campo".

Quindi parto.

Il parco e' la solita oasi di relativa quiete a due passi da Heathrow. In realta' gli aerei in decollo si sentono molto, ma la presenza di cavalli in liberta', cigni, rapaci vari, qualche martin pescatore e altra fauna e flora aiuta a ricaricarsi dopo una giornata di lavoro. Impiego mezz'ora per raggiungere un posto adatto a montare l'attrezzatura che ho nello zaino (sacco da bivacco, materassino e sacco a pelo).

Impiego 6'40" per montare il sacco da bivacco Terra Nova Jupiter, e penso di poter fare meglio la seconda volta.



Gonfio il materassino Decathlon. Potrei aspettare e vedere se si gonfia da solo, ma voglio finire in fretta, quindi ci soffio dentro per quasi un minuto ed e' pronto. Lo infilo nel sacco da bivacco (il bivy o bivy bag, come dicono gli anglosassoni). Svolgo il sacco a pelo Robens Caucaus e lo metto nel bivy, poi ci entro. Per chi non ha capito come funziona il "bivy": io sono nel sacco a pelo, che e' sopra il materassino, che e' dentro il bivy bag.




Pensavo peggio, il bivy non è molto più claustrofobico della mia tenda a due posti. Ma visto che mancano tiranti o un'archetto per sostenere l'area piu' stretta del bivy, mi ritrovo coi piedi a contatto col telo, cosa che non mi rassicura: il bivy e' un monotelo in Goretex (non credo esistano sacchi da bivacco a due teli), e temo che sia facile ritrovarsi con umidita' sul sacco a pelo, a causa di questo contatto. Forse ci vorrebbe un copri-sacco a pelo impermeabile per l'area dei piedi.





Dentro c'e' poco spazio per zaino e per gli scarponi, zero per usare un fornelletto. L'unico posto dove si possono sistemare oggetti e' in fondo o, meglio, dietro/sotto la testa. La lunghezza dello Jupiter e' 230 cm, se sei alto 180 cm avrai circa mezzo metro per il tuo bagaglio, quindi in questo caso sono gli utenti piu' bassi ad essere avvantaggiati e ad avere piu' spazio dentro il sacco da bivacco.



L'impronta a terra del bivy bag e' ridotta rispetto a quella di una tenda anche piccola, diventa quindi piu' facile trovare un posto, sia in un campeggio che in un'area montana.



Utile la zanzariera. Sarebbero anche utili degli auto-tensori sui cavi, che in effetti sembrano essere parte del kit originale. Evidentemente il proprietario precedente del Terra Nova Jupiter (che ho comprato su eBay ad un ottimo prezzo) li ha rimossi o persi.



Nota per me stesso: ricordarsi che quattro paletti vanno usati alle estremità del bivy, gli altri due per le corde.

A parte i 6'40" impiegati per montare il bivy, il tempo totale per mettere su il campo (da quando ho posato a terra lo zaino a quando sono entrato e ho chiuso la cerniera del bivy bag) e' stato inferiore ai dieci minuti. Ma meglio essere contorsionisti, o almeno agili, oppure magri, perche' lo spazio per sistemarsi, dentro, non e' tantissimo.

Questa "tendina" cosi' rossa fa pensare alla Tenda Rossa della missione polare di Umberto Nobile. Il colore vistoso puo' essere un vantaggio se dovete dire a qualcuno di raggiungervi, uno svantaggio se contate di passare inosservati. A me il rosso piace, quindi va bene cosi'.

Non dovrebbe essere troppo tragico, dormire in questo bivy bag. Il materassino (più spesso di quello che ho usato negli ultimi anni) dovrebbe fare anch'esso la sua parte nell'aiutarmi a chiudere gli occhi per qualche ora. Ma lo faro' un'altra volta.

Impiego circa dieci minuti per reimpacchettare tutto, dal momento in cui esco dal bivy bag al momento in cui chiudo lo zaino. Ma senza dovermi vestire, e soprattutto senza pioggia: riavvolgere i tre componenti del sistema-notte senza poter contare sul riparo offerto da una tenda potrebbe essere un problema.



Una nota anche sullo zaino Montane: e' leggero e capiente (recensione completa qui), ma le sue fettucce troppo lunghe mi fanno impazzire. Devo trovare il modo per renderle meno svolazzanti senza tagliarle (perche' non si sa mai).

Ritorno a casa dopo due ore, come previsto, dopo aver dettato gli appunti su questa passeggiata tramite lo smartphone Moto G5 Plus, che ho utilizzato anche per queste foto.



Argomenti: attrezzatura da campeggio, foto, recensioni, tende, viaggiare leggeri

Commenti (2)Commenta


25/11/2017 11:28:07, Jonathan65
Precisa e interessante come al solito, la recensione, ma ci sono un paio di domande che mi sono sorte leggendola:
L'archetto per sostenere la parte più Stretta del Bivy Bag è Previsto ma non ce l'hai o proprio non è fatto in modo per essere sollevato?
quanto è efficiente il materassino? mi spiego meglio tu lo hai provato su una superficie erbosa quindi relativamente morbida, se invece ti fossi trovato su terreno più duro o non regolare quanto avrebbe attutito le irregolarità del terreno?
Mentre per quanto mi riguarda osservando le foto ed osservando lo spazio interno del bivy bag, credo che a meno che non riesca dimagrire almeno 20kg e forse più, per come sono adesso non potrei mai utilizzarlo; se per caso come ogni notte accade, mi dovessi girare su un fianco dentro al bivy bag, credo che un osservatore esterno vedrebbe il bivy bag rotolare via strappando gli ancoraggi con estremo effetto comico dovuto anche ai miei improperi provenienti dall'interno. No sicuramente per me è meglio una tenda come quella che avevi già e che hai già recensito.
25/11/2017 13:37:25, Claudio_VL
Ciao Jonathan,
Questo sacco da bivacco e' progettato con un solo arco di supporto, presente nella zona larga del sacco. L'idea di un secondo "archetto" per tenere il bivy sollevato rispetto all'area-piedi del sacco a pelo e' mia, credo ridurrebbe il trasferimento di umidità verso il sacco a pelo, cosa utile soprattutto considerato che il mio sacco a pelo e' un piumino non impermeabile, quindi potrebbe impiegare un po' ad asciugarsi.

L'erba su cui ho piazzato il bivy bag era corta e rappresentativa del tipo di area in cui mi piazzo di solito, finora non ho mai trovato del terreno irregolare (con sassi, non in piano, pieno di dossi) che non fosse evitabile spostandosi un poco. Il materassino dovrebbe essere più confortevole dei due che ho utilizzato in precedenza in Italia (1990-2000) e nel Regno Unito (2011-2016).

L'immagine del bivy bag che rotola (completo di escursionista imprecante) lungo un pendio mi resterà in mente per un po'. Temo che la tua analisi sia corretta, il bivy bag (e questo e' già uno di quelli spaziosi) non e' un ambiente spazioso.

Ho riletto uno degli articoli di Alistair Humpreys sulle micro-avventure (questo), e credo seguirò uno dei suoi consigli: cercherò, di passare una notte in giardino nel bivy bag, nonostante il "fresco" britannico, per mettere alla prova tutto l'ambaradan. Dopotutto, nella giornata di mercoledì sono passato da -8 (in Islanda) a +14 (in Inghilterra), quindi non fa cosi' freddo!

Ciao!

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