Sei belle serie televisive viste in Inghilterra - Luglio 2019

Le troverete anche in Italia, di sicuro

05/07/2019 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Vivo in Inghilterra, ho una TV, pago il canone (TV Licence, 154,50 sterline all'anno) e mi rifiuto di pagare un penny in più per avere ulteriori canali: su cinque canali televisivi "tradizionali", tre - BBC1, BBC2 e Channel 4 - producono tanti programmi eccellenti, uno - ITV - propone occasionalmente sceneggiati e telefilm interessanti, e l'ultimo - Channel 5 - offre programmi simili o peggiori di quelli presenti sulla TV italiana (reality, programmi in cui si ride di chi ti sta davanti anziché con chi ti sta davanti) e documentari in cui gente in studio parla di cose che ha visto (che costa meno che mandare giornalisti e operatori video a riprendere la cosa stessa), ma anche su quel canale a volte si trova qualcosa di guardabile.

Poi c'è Freeview, la piattaforma digitale terrestre visibile tramite un ricevitore integrato "di serie" nei televisori recenti (post-2011), con molti altri canali. E a me basta: se vivi in Inghilterra e vuoi vedere programmi televisivi di qualità, non hai bisogno di Netflix, Amazon o Hulu, secondo me.

Queste sono alcune delle serie TV che sto seguendo (o che ho seguito) nel 2019:


Killing Eve


Prodotta da BBC America, Killing Eve è una serie incentrata sull'ossessione / relazione a distanza tra Villanelle, assassina eccentrica, e Eve, agente dei servizi segreti britannici che le da' la caccia. Commedia nera con dialoghi imprevedibili e personaggi (Sandra Oh/Eve e Jodie Comer/Villanelle, ma anche i comprimari) interessanti, è una serie da vedere in lingua originale, se possibile, ma questo è un consiglio che darei per tutte le serie menzionate in questa pagina. E Fiona Shaw ruba la scena ogni volta che parla.

The Good Fight


Conoscete The Good Wife? The Good Fight ne è uno spin-off, con alcuni personaggi in comune. Christine Baranski rappresenta il baricentro morale della serie, prima ancora che la protagonista. Con temi di estrema attualità e dialoghi fulminanti che paiono scritti da Aaron Sorkin (e invece sono di Robert e Michelle King), questa serie ha la giusta dose di discussioni in tribunale (i protagonisti sono avvocati, dopotutto!), a differenza di Suits. Una particolarità: The Good Fight mostra in modo chiaro ed energico le conseguenze negative della presidenza Trump, cosa rara per una fiction "generalista".

Wild Bill


Rob Lowe, americano che più americano non si può, finisce a fare il capo della polizia nel desolato Lincolnshire, nel nord dell'Inghilterra. Un pesce fuor d'acqua.
La prima serie è appena iniziata, siamo alla quarta puntata.

Berlin Station


Spionaggio, una centrale CIA a Berlino, rapporti personali, burocrazia, politica (ed estremismo politico), attori che recitano in modo misurato (Richard Armitage, Michelle Forbes, Richard Jenkins) e sopra le righe quando necessario (soprattutto Rhys Ifans e Leland Orser). Piani che vanno storti, doppio gioco, questioni etiche. La seconda stagione è terminata da poco.

Catch 22


Il romanzo di Joseph Heller non ha avuto adattamenti cine/televisivi particolarmente fortunati. In questa serie, fortemente voluta (prodotta, diretta e in alcuni episodi interpretata) da George Clooney, la trama è stata resa più lineare del libro, il che la rende scorrevoli gli episodi (che paiono quasi troppo brevi); buona parte della serie è ambientata in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra panorami splendidi e momenti da commedia dell'assurdo ci sono scene che rendono bene l'orrore della guerra (per darvi un'idea: brevi ma sanguinose come i primi venti minuti di Saving Private Ryan). Resta da vedere se riuscirete ad affezionarvi al protagonista, che a volte danneggia altri personaggi, mentre cerca di non morire in guerra.

The Looming Tower


Serie di dieci episodi incentrata sugli eventi che hanno portato agli attentati dell'11 settembre 2001, e soprattutto sulle diatribe FBI/CIA che hanno influito sugli eventi (come dice la teoria del rasoio di Hanlon, "non attribuire alla malafede quel che si può ragionevolmente spiegare con la stupidità". Passata quasi inosservata, questa serie è terminata sulla BBC la settimana scorsa (ma la trovate ancora su iPlayer), e può contare su Jeff Daniels in un ruolo meno eticamente corretto che in The Newsroom ma altrettanto efficace, e Tahar Rahim (che non conoscevo) che interpreta un personaggio col quale non è difficile identificarsi.



Argomenti: recensioni, televisione, vivere in Inghilterra

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