Piromani al lavoro: incendi nel sud Italia

16/08/2008 | Di Redazione VL | Commenti: 0

Repubblica riporta la notizia di una serie di incendi nell'Italia meridionale. Dieci in Puglia, nove in Sicilia, tre in Calabria, piu' altri in Abruzzo, Molise e Basilicata.

E' il caldo, sicuramente. Ma forse non in tutti i casi: fa caldo anche in altre Nazioni, eppure non ci sono incendi.

Abbiamo risorse insufficienti per contrastare gli incendi, diranno altri. Uhm, il budget della Protezione Civile era di 7 milioni di euro nel 2005, ora sara' piu' alto. Ma forse non sufficiente.

Gli incendi sono il modo naturale in cui l'ambiente, da sempre, rigenera se stesso, per altri. Michael Crichton ha detto qualcosa del genere nel suo State of Fear, pubblicato nel 2004, e Jeremy Clarkson ha spesso espresso considerazioni simili, riassumibili in "Lasciate che l'ambiente pensi a se stesso, l'ha fatto benissimo per milioni di anni".

Noi pero' non siamo convinti. Non siamo convinti che sia il caldo, la mancanza di un budget decente, o le forze ineluttabili della Natura, a imporci gli incendi. Pensiamo ai piromani professionisti. Ogni anno, il Sud Italia e' vittima di incendi. Ogni anno qualcuno viene arrestato per aver iniziato un incendio. Come possiamo essere cosi' stupidi? Abbiamo un patrimonio naturale, e lo distruggiamo. I turisti scappano. Quando qualcuno chiede loro com'e' l'Italia, loro rispondono "Bella, ma non ci tornero' piu', troppo pericolosa, con tutti quegli incendi". Soldi in meno che arriveranno a chi lavora nel settore del turismo, per tacere dei danni a lungo termine all'ambiente.

Dal sito della Protezione Civile:

Il patrimonio forestale italiano, tra i pi? importanti d'Europa per ampiezza e variet? di specie, costituisce un'immensa ricchezza per l'ambiente e l'economia, per l'equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversit? e del paesaggio. Tuttavia ogni anno assistiamo all'incendio di migliaia di ettari di bosco, molto spesso dovuto a cause dolose, legate alla speculazione edilizia, o all'incuria e alla disattenzione dell'uomo. Le conseguenze per l'equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell'ecosistema molto lunghi.

Intanto i boschi continuano a bruciare, ogni tanto ci scappa anche il morto, e i turisti si chiedono perche' non ci siano incendi, nelle caldissime localita' straniere dove sono andati anziche' venire in Italia. Forse e' il caso di agire. Segnalare principi d'incendio alle forze dell'ordine competenti, se non e' possibile spegnerli immediatamente; combattere i "buttatori di cicche". Collaborare come volontari con la Protezione Civile.



Link: Il sito della Protezione Civile
Argomenti: ecologia, Italia, sicurezza

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