Ryanair e i passeggeri in piedi: un caso di giornalismo superficiale

12/07/2009 | Di Redazione VL | Commenti: 5

Giorni fa, i gemelli del goal del giornalismo nazionale hanno riportato la notizia che Ryanair stava pensando di istituire posti in piedi sui suoi voli.

- Ryanair: pi? posti e meno costi se i passeggeri a bordo stanno in piedi
- L'ultima idea-risparmio di Ryanair - Chi viaggia in piedi vola gratis

Questa non e' una notizia. E' l'ennesima idea di Michael O'Leary, il boss della Ryanair, per farsi pubblicita' gratis. E dispiace, ma non stupisce, vedere che i mass media nazionali la riportano acriticamente: dopotutto, avere una conoscenza basilare della fisica non e' richiesto (*).

Ecco i motivi per i quali non ci saranno "posti in piedi" in aereo:

1) Da seduto, il passeggero viene mantenuto in posizione da sedile piu' cintura di sicurezza. In piedi, come farebbe un passeggero ad evitare di venire sbalzato a destra e a sinistra a seguito dei cambiamenti di direzione del velivolo?

2) Ammettiamo che O'Leary non abbia pensato a posti in piedi ma bensi' a "sgabelli", che richiedono meno spazio dei sedili attualmente usati a bordo e che quindi consentirebbero di trasportare un numero maggiore di passeggeri. Quanto robuste dovrebbero essere le gambe e la 'seduta' di questi sgabelli, per resistere al numero di G (**) cui sono sottoposti i sedili degli aerei? E, problema ancora piu' serio: come assicurare i passeggeri agli sgabelli? Come prevenire infortuni alla schiena del passeggero, senza uno schienale? Qualsiasi "sgabello" pensato per l'uso a bordo di un aereo si troverebbe a dover avere uno schienale robusto, una "seduta" sufficientemente ampia da contenere anche i passeggeri meno smilzi, almeno due punti d'attacco per una cintura di sicurezza, e probabilmente anche dei braccioli per prevenire la rotazione del passeggero lungo l'asse verticale. In breve, lo scabello sarebbe ingombrante quanto i sedili attuali.

3) I sedili attualmente usati permettono ai passeggeri di sopravvivere in caso di impatto col suolo. Se il sedile non c'e' ed il passeggero e' in piedi, come potrebbe resistere all'impatto? Inoltre, come potrebbe NON finire contro altri passeggeri, anch'essi in piedi? E non pensate "Oh, io non avrei problemi, sono giovane e atletico": in aereo ci sono anche vecchi e bambini.

4) I passeggeri a bordo devono essere evacuabili in fretta in caso di emergenze. Per ri-certificare un velivolo in modo da consentire il trasporto di un numero maggiore di passeggeri, e' necessaria l'aggiunta di nuove uscite d'emergenza, che hanno un costo e che richiedono l'eliminazione di alcuni posti a sedere. Da un lato aumentiamo i passeggeri a bordo, dall'altro li riduciamo: il gioco non vale la candela.


Viene da chiedersi se Ryanair sia un inserzionista di Corriere e Repubblica. Qui a Singapore non leggo nessuno dei due quotidiani, in versione cartacea, ma se qualcuno dei lettori (si', dico a TE che stai leggendo queste parole) ha notato degli spazi pubblicitari Ryanair su Corriere e Repubblica, e' invitato a lasciare un commento al fondo di questa pagina.

La dichiarazione di Michael O'Leary potrebbe essere qualcosa di piu' di una sparata a fini pubblicitari: se e' impraticabile l'idea di far viaggiare i passeggeri in piedi, e' invece molto probabile che in futuro ci troveremo a viaggiare in sedili piu' ristretti. E dopo che O'Leary ci ha prospettato l'idea di viaggiare in piedi, i mini-sedili Ryanair ci sembreranno il male minore.




NOTE
*: il sito dell'Ordine Dei Giornalisti spiega che la prova scritta per l'iscrizione all'albo dei giornalisti comprende la "redazione di un articolo su argomenti di attualit? scelti dal candidato tra quelli, in numero non inferiore a sei (interni, esteri, economia-sindacato, cronaca, sport, cultura-spettacolo) proposti dalla commissione". Niente che possa richiedere conoscenze scientifiche o tecnologiche.
**: il numero di G indica l'accelerazione di gravita'.


Argomenti: giornalismo, Michael O'Leary, posti a sedere, pubblicità, Ryanair

Commenti (5)Commenta


13/07/2009 14:11:04, Mauro
Essendo un'apassionato di Aviazione da molti anni e con una discreta conoscenza dell'aviazione civile non posso che condividere con il Webmaster i motivi per cui non e' possibile far volare i passeggeri in piedi, credo che non ci sarebbe nessuna agenzia di certificazione al mondo che rilascerebbe un'aurorizzazione al volo per un velivolo con posti in piedi.
Per quanto riguarda i giornalisti non si puo' non notare che studio aperto e' un telegiornale piu' simile ad una di quelle riviste tipo Novella X000 (non so piu se 2 o 3 mila), Chi, Gente ecc. ecc. dove il sensazionalismo e lo scandalismo e' di casa e poi c'e' da considerare un'altra cosa molto piu' seria, e' da un po' che di tanto in tanto su Ryanair arrivano sparate varie (Tipo Pagare la toilette) d'altronde Ryanair porta via fette di mercato alla CAI la nuova Alitalia che deve essere aiutata in tutti i modi per risalire la china, e siccome Italia 1 e' di proprieta' della famiglia del maggior artefice della nascita di CAI quale mezzo migliore di un telegiornale per Parlare male di un concorrente!
Meditate gente, meditate gente!
13/07/2009 14:12:14, Alessandro
Michael O'Leary pi? che un boss ? un terrorista! Perch? solo ai terroristi possono venire idee del genere...
Io gli consiglierei di togliere tutti i sedili dai suoi aerei e di mettere una pista da ballo, o magari in caso di amaraggio , pagare al momento per avere un salvagente, o magari per aumentare i posti a sedere, togliere i bagni o restringere la cabina di pilotaggio.
Belle idee? No? Tutte stile O'Leary! Pensasse a risolvere i migliaia di problemi che infettano la compagnia e rimediare a tutte le lamentele di furto e maleducazione di chi ha viaggiato in ryan air.
Quella sarebbe una buona cosa... e non quella di sparare stronzate per avere un angolo in qualche giornalino.
08/03/2011 01:30:59, Luca
A questo stronzo gli auguro il CANCRO
11/07/2011 12:38:44, PAN23
Questo individuo ? proprio disgustoso - lo detesto!
13/07/2011 01:51:39, Redazione VL
Ok. O'Leary e' un manager che usa i giornali per farsi pubblicita' gratis. Come dice il titolo del mio "articolo" (*), volevo attirare l'attenzione sulla superficialita' e manipolabilita' dei giornalisti. E questo presumendo che siano in buona fede, e che abbiano abboccato all'esca di O'Leary senza trarne beneficio personale, cosa che ovviamente do' per scontato.




(*): non sono un giornalista. Questo non e' un articolo.

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