Il futuro dei viaggi

01/01/2009 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Iniziamo il 2009 citando un autore scomparso nell'anno appena terminato. Nel suo racconto Timeline (1999), il compianto Michael Crichton descrisse cosi' il futuro dei viaggi (l'adattamento dall'inglese e' mio):

"Oggi, ciascuno di noi si aspetta divertimento ed intrattenimento, in ogni momento. Le riunioni d'affari devono essere brillanti, con liste puntate e grafica animata, in modo che i dirigenti non si annoino. Centri commerciali e grandi magazzini devono essere coinvolgenti, in modo da vendere e, al contempo, procurare svago. I politici devono apparire carismatici in tv, e devono dirci solo quel che vogliamo sentirci dire. Le scuole devono badare a non annoiare le giovani menti che anche in classe si aspettano la velocita' e la complessita' dei programmi televisivi.

Prima o poi, l'intrattenimento artificiale - il costante, incessante intrattenimento - portera' le persone alla ricerca di autenticita'. "Autenticità" sara' il neologismo del ventunesimo secolo. E che cos'e' autentico? Qualcosa non controllato dalle multinazionali. Qualcosa non concepito e strutturato in modo da produrre un profitto. Qualcosa che esiste per se stesso e che si da'una forma propria. E qual'e' la cosa piu' autentica di tutte? Il passato.

Il passato e' un mondo che esisteva gia' prima di Disney e Murdoch e British Telecom e Nissan e Sony e IBM e tutti gli altri plasmatori attuali. Il passato c'era prima che esistessero loro. Il passato vide ascese e cadute senza le loro intrusioni e le loro manipolazioni. Il passato e' reale. E' autentico. E cio' lo rendera' incredibilmente attraente. Perche' il passato e' l'unica alternatica al presente offerto dalle multinazionali.

Cosa faranno le persone? Lo stanno gia' facendo. Nel settore dei viaggi, la fetta di mercato che sta crescendo piu' rapidamente e' quella del turismo culturale. La gente vuole visitare non altri posti, ma altri tempi. Vuole immergersi in citta' medievali cintate, in ampi templi buddisti, nelle citta'-piramide dei Maya, nelle necropoli egiziane. La gente vuole camminare ed essere nel mondo del passato. Il mondo scomparso.

E non lo vogliono falso. Non vogliono che venga abbellito o ripulito. Lo vogliono autentico."

L'analisi di Crichton risale al 1999, per cui non puo' tener conto di quanto avvenuto da quell'anno ad oggi: la diffusione di Internet fino all'onnipresenza, gli eventi dell'11/09/2001 e le loro conseguenze, la recessione globale attuale. Eppure resta ancora valida per indicare il futuro dell'industria dei viaggi, un futuro polarizzato: tanti si sposteranno verso un'estremo, quello del pacchetto tutto compreso, che comprende alberghi e resorts l'uno uguale all'altro, con riduzione delle sorprese (i rischi come le piccole scoperte) a zero. L'altro estremo del settore vedra' (vede) un numero sempre maggiore di persone (turisti, viaggiatori) che diventeranno meno "clienti" e piu' "organizzatori dei propri viaggi", e che andranno in cerca dell'autenticita' di cui parla Michael Crichton.


Argomenti: libri, storia, visioni e previsioni

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