Usare un palmare come photo viewer

16/11/2009 | Claudio_VL | 0 commenti

Oggi parlero' di un piccolo "esperimento" per combinare un bisogno ed una risorsa, in modo da avere un accessorio fotografico utile con un budget ridotto.

L'idea? Usare un computer palmare come "photo storage viewer".

Amate viaggiate, viaggiare leggeri, e fotografare. Scattate molte foto ogni giorno, durante i vostri viaggi. Avete una macchina fotografica che produce dei bei file grossi e polposi, magari dei Raw da 30Mb. Dieci foto, 300Mb. Cento foto, 3Gb. La scheda della macchina fotografica, probabilmente una Compact Flash (CF), si riempie in fretta. E poi ne usate un'altra. E magari un'altra ancora. Infine siete senza schede, e vi pentite di non aver portato con voi un computer portatile in cui copiare le immagini per poi svuotare le schede (questo e' quanto faccio di solito quando viaggio). Ecco, questo e' il momento in cui un "photo storage viewer" sarebbe utile. Si tratta, in sintesi, di un disco rigido, piu' un lettore di schede di memoria, piu' uno schermo in cui visualizzare le foto, il tutto contenuto in un dispositivo portatile alimentato da una o piu' batterie. Vari prodotti simili sono disponibili sul mercato, prodotti da Epson, Vosonic, Jobo, Wolverine, Aska e altre. Di solito costano alcune centinaia di euro, hanno una capienza variabile tra i 40Gb e il 250Gb, e un ingombro intorno ai 15 per 10 centimetri per tre centimetri.

Bell'idea! Posso avere un photo storage viewer gratis?

No. Volendo essere taccagni, alcuni modelli (uno della Vosonic, per esempio, visto al Funan Centre di Singapore) costano meno di 50 euro, ma sono privi di disco rigido (da acquistare a parte) e hanno uno schermo LCD utilizzabile solo per monitorare le operazioni del dispositivo, non per vedere le foto. Aggiungendo il prezzo di un disco rigido da 2,5", il costo complessivo arriva intorno ai cento euro. Questo e' il target del progetto che ho intrapreso: "creare" un photo storage viewer per meno di cento euro.

Il posto in cui iniziare e' il "ripostiglio di cose digitali" che ormai quasi tutti hanno. Se credete di non avere un simile ripostiglio, riflettete per un momento: quando avete comprato il vostro computer attuale, che fine ha fatto quel che avevate prima? E il cellulare che avete in tasca, dov'e' quello vecchio? Se siete alla seconda (o terza, o quarta) macchina fotografica digitale, dov'e' quella precedente? Se siete riusciti a vendere o regalare tutti i vostri "cosi digitali" vecchi, buon per voi. Nel mio caso, nonostante sia riuscito a sostituire palmare, cellulare e macchina fotografica con un solo dispositivo, nel mio ripostiglio digitale c'e' ancora il PDA (Personal Digital Assistant, o palmare) HP Ipaq 2795b. Ha un ottimo schermo, uno slot per schede Compact Flash e uno per schede SD. Usa Windows Mobile, si connette a reti wireless e a dispositivi Bluetooth. Purtroppo, non ha un disco rigido, la capienza del'Ipaq e' quindi limitata ai soli 256Mb di RAM; pero' quei due slot sono una tentazione.

La mia Nikon D300 usa schede Compact Flash. Ho preso in considerazione varie possibilita' (dischi rigidi esterni collegati via USB/PC Card, per esempio), ma la limitata connettivita' del mio Ipaq non consente tali soluzioni, che richiedono l'inserimento di un adattatore nello slot in cui invece dovrei inserire la scheda CF con le foto da copiare. Ho quindi deciso di provare ad usare l'Ipaq per copiare le foto da una Compact Flash ad una scheda SD. Al momento ho tre schede CF: una da 4Gb e due da 8Gb, tutte della Sandisk. Ho pensato di acquistare una scheda SD da 32Gb, in modo da avere capienza adeguata per un viaggio di vari giorni, ed eventualmente una seconda di pari capienza, cosi' da poter copiare il contenuto delle schede CF su due schede SD differenti per minimizzare il rischio di perdere le immagini (rischio non remoto: smarrimento schede, smarrimento bagagli, schede che si rovinano...); il costo di una scheda SD da 32Gb e' di circa 99S$ (circa 47 euro), per cui prima di acquistarla ho svolto delle prove con schede di dimensioni minori. Di solito, anche durante viaggi in luoghi spettacolari (ad Angkor, per esempio), non scatto piu' di 4Gb di foto al giorno; ho quindi provato a trasferire 3,9Gb di immagini da una scheda CF 4Gb ad una scheda SD 4Gb.

Un primo ostacolo: l'Ipaq non vede la scheda SD da 4Gb! Nessun problema con quelle da 2Gb, o con schede CF da 4 o da 8Gb, ma la SD da 4Gb e' come le leggi italiane contro il conflitto d'interessi: invisibile. Ho quindi cercato online ed ho trovato un forum sul sito della HP in cui si suggerisce una patch per aiutare l'Ipaq a "vedere" schede SD piu' grandi di 2Gb (avviso: non mi assumo responsabilita' se scaricate la patch e vi ritrovate con un palmare inutilizzabile). Ho scaricato ed installato la patch raccomandata, e l'Ipaq ha visto la luce ... no, ha visto una SD da 4Gb ed un'altra da 8Gb prestatami da un collega.

Sono le sei del pomeriggio. Tutto a posto per il test: inserisco la scheda CF da 4Gb e la scheda SD da 4Gb nell'Ipaq 2795, collegato alla rete elettrica tramite la sua docking station; uso la gestione risorse per avviare la copia di tutti i files della CF sulla SD, e nell'attesa mi dedico a qualcosa di costruttivo (installare PCLinuxOS su un laptpop e iniziare una lunga partita a Settlers III). Passa un'ora, la copiatura procede. Due ore. Ceno. Tre ore. Alle dieci di sera, l'Ipaq ha finito. Quattro ore per copiare quattro gigabytes di fotografie.

L'operazione e' riuscita, ma il paziente e' morto.

L'esperimento di copiatura e' riuscito, ma l'idea di usare il PDA per svolgere un backup "sul campo" si e' dimostrata poco pratica: la batteria potrebbe anche non scaricarsi in quattro ore di copiatura continua (col PDA alimentato dalla sola batteria), ma la copiatura delle schede da 8Gb non e' fattibile: otto ore per otto Gb... una soluzione potrebbe essere l'acquisto di schede con un miglior data transfer rate, ma questo vanificherebbe il risparmio derivante dall'utilizzo del PDA. Io ho usato delle Sandisk Ultra II da 15Mb/secondo. Usando schede da 90Mb/secondo (sia la CF contenente le foto che la SD su cui le foto vengono scaricate), i tempi che ho rilevato dovrebbero migliorare di molto.

L'esperimento offre comunque alcune indicazioni per un "photo storage viewer fai-da-te". PDA differenti (o magari persino uno smartphone potrebbero avere migliori prestazioni o un disco rigido integrato. Schede di memoria piu' performanti renderebbero possibile la copiatura dei dati in tempi piu' ragionevoli. Cosi' com'e', l'Ipaq permetterebbe comunque di sostituire il computer portatile durante i viaggi, copiare 8Gb in albergo, durante la notte, e' possibile se si lascia lavorare il PDA per 8 ore.

Se avete fatto esperimenti con soluzioni simili, fatemi sapere (usate il modulo per i commenti, a fondo pagina).

Argomenti: accessori viaggio, attrezzatura fotografica per viaggi, fotografia, informatica, viaggiare leggeri

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