Ceneri vulcaniche sull'Europa, aggiornamento dal Regno Unito

16/04/2010 | Di Redazione VL | Commenti: 0

Nuova dichiarazione del NATS (National Air Traffic Services) britannico sulla crisi causata dalle ceneri vulcaniche. Il comunicato delle 14,45 di oggi (venerdi' 16 aprile) dice, in sintesi:

La nuvola di ceneri vulcaniche continua a spostarsi verso sud attraverso il Regno Unito, e l'eruzione in Islanda continua.

A seguito dell'analisi delle ultime informazioni dell'ufficio meteorologico, NATS segnala che le restrizioni al traffico nello spazio aereo sopra Inghilterra e Galles resteranno in vigore perlomeno fino alle 07:00 (ora britannica) di sabato 17 aprile. Dalle 19:00 (ora britannica) di oggi, le restrizioni ai voli verranno rimosse per gran parte dei voli all'interno dello spazio aereo scozzese, compresi gli aeroporti scozzesi, delle isole Shetland e Orcadi, e Irlanda del Nord.

In base a quanto detto, anche il traffico sull'Atlantico del nord sara' operativo da/verso aeroporti negli spazi aerei menzionati. Queste disposizioni non significano che tutti i voli saranno operativi. Chiunque speri di volare oggi o domani dovrebbe contattare la sua linea aerea prima di recarsi in aeroporto.

Stiamo cercando l'opportunita' per rendere operativi alcuni voli, in collaborazione con il controllo aereo, in caso di spostamento sufficiente delle nuvole di cenere. Alcuni voli all'aeroporto di Manchester sono stati operativi questa mattina, anche se le restrizioni sono state in seguito reinstaurate.

Speriamo ci siano opportunita' per volare verso Newcastle dopo le 01:00 (ora britannica) di domani mattina (sabato). Ulteriori aggiornamenti alle 20:30.

Ulteriori aggiornamenti tra qualche ora, quindi.

Nel frattempo, un effetto collaterale della nuvola di cenere vulcanica si e' manifestato in luoghi inaspettati: le borse. A Londra, le azioni di British Airways sono scese dell'1,1% durante la mattinata, Lufthansa del 2,1% e Air France-KLM dell'1,7%. Con la mia incompetenza in faccende finanziarie, mi chiedo se le linee aeree low cost come Ryanair e easyJet subiscano maggiormente l'impatto di una crisi come questa, rispetto alle linee aeree commerciali.

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Argomenti: aeroporti, disastri naturali, Gran Bretagna, meteo, voli cancellati

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