Memorie maltesi
18/09/2010 | Claudio_VL | 0 commentiSono stato a Malta due-tre anni fa. Ci tornerei anche domani, se non vivessi troppo lontano, se avessi du' lire nel portafoglio. All'epoca raggiunsi malta da Gatwick, visto che vivevo in Inghilterra, e a Malta mi ritrovai in albergo con decine di rumorosi inglesi. Non che gli inglesi siano rumorosi, in generale, ma se e' vero che ogni individuo fa storia a se', va ricordato che i viaggi economici dal Regno Unito verso destinazioni sul Mediterraneo tendono ad attirare ragazzi (18-30 anni) interessati principalmente a bere, t**mbare e fare cio' che non possono fare a casa durante il resto dell'anno.
Caspita, proprio come noi italiani.
Questo per dire che, nonostante io abbia un buon numero di amici in Inghilterra, non ho cercato la compagnia della gente che era sul volo Gatwick-Malta. E non e' stato difficile evitarli: durante il giorno nessuno di loro sembrava uscire dall'albergo, tutti piazzati all'ombra intorno alla piscina per evitare di scottarsi completamente (e forse anche per riprendersi dalla sera precedente). Meglio cosi': alla fine, nonostante ci fossero tanti turisti, non e' stato difficile trovare posti poco affollati, in tutta l'isola.
Noleggiare un'auto a Malta costa poco ed e' secondo me il modo migliore per esplorare l'isola (e Comino), ma bisogna fare attenzione al caldo: le gomme strideranno/sgommeranno ovunque... Altra cosa cui fare attenzione e' ... di nuovo il caldo, ma per una ragione differente: come ci disse una guida turistica, "A Malta si guida sulla sinistra, oppure sul lato della strada in cui c'e' ombra".
Caldo, dicevo: Malta e' forse il posto piu' caldo che io abbia visto, c'erano 41-42 gradi tutti i giorni. Come detto, tutto questo suggeriva ai tanti inglesi che erano nel nostro hotel di non uscire dal portico intorno alla piscina, di pomeriggio, e consentiva agli altri (sciagurati) di godersi la mancanza di traffico.
L'acqua del mare e' molto trasparente, quanto quella della Malesia. Il problema e' che, con quella limpidezza non si vedono solo i pesci, ma anche le lattine di birra sul fondo del mare: ho identificato una Heineken che era a parecchia distanza da me, nuotando a Comino.
I prezzi (birra e cibo) sono ragionevoli. La gente e' amichevole, ci si parla sempre in inglese e a volte anche in italiano (i canali TV italiani arrivano anche a Malta... poveri maltesi!). Ai cari connazionali raccomando una cosa: non andate a Malta dando per scontato che vi si parlera' in italiano. Probabilmente succedera', ma non consideratelo ovvio. Ricordatevi che Malta ha la sua identita' nazionale, e che, per dire, durante la Seconda Guerra Mondiale la poderosa aviazione fascista italiana non riusci' a mettere in ginocchio questa piccola isola a due passi da casa nostra, nonostante a proteggerla ci fossero solo, secondo una leggenda, tre biplani Gloster Gladiator chiamati Faith, Hope e Charity (Fede, Speranza e Carita').
L'isola e' piccola, e due settimane non ti serve neppure fare piani in anticipo: avrete tempo di vedere tutto.
A parte sole intenso e mare limpido, di Malta mi hanno impressionato la storia e i monumenti. Da soli valgono la visita.
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