Visita a The Homewood, casa modernista del National Trust
The Homewood, opera di Patrick Grynne
16/09/2025 | Claudio_VL | 0 commentiIn Gran Bretagna, The Homewood è una delle sole due abitazioni in stile modernista aperte al pubblico, ed è di proprietà del National Trust; è anche una delle poche proprietà del NT in cui è necessario prenotare (online), con pochi posti disponibili per visite guidate il venerdì e il sabato, solo da aprile a ottobre: si tratta di una casa abitata, non di un museo.
Homewood venne completata nel 1938 su progetto di Patrick Gwynne (1913-2003), che a 23 anni chiese ai genitori “mi date tutti i soldi per costruire una casa in uno stile poco tradizionale che probabilmente voi anziani non apprezzerete?“, e babbo Alban e mamma Ruby dissero “Va bene, ecco i soldi”.
The Homewood si trova nel Surrey, a sud-ovest di Londra. Le altre proprietà del National Trust sono ampiamente segnalate lungo le strade locali, ma non questa, vista l’impossibilita’ di visitarla d’impulso, passandoci davanti. Arriviamo in auto, parcheggiamo lungo la A307 (un errore, sono disponibili dei posti auto gratis a pochi metri dalla casa), e all’ingresso ci accolgono alcuni volontari, che controllano le prenotazioni e poi ci guidano dentro la casa e in giardino.

La facciata della casa è tipica dell'architettura modernista. Non sono un architetto e questo non è un trattato di architettura, per cui i miei commenti sono da profano, non da professionista del settore. Ma ho riconosciuto, in questa casa, la somiglianza con la famosa Villa Savoye di Le Corbusier, e non è una sorpresa: il creatore di The Homewood, Patrick Gwynne, visitò l'Europa continentale e apprezzò molto gli edifici modernisti sul continente.

Non è possibile fotografare l’interno della casa, purtroppo. Questa schermata da Google Maps aiuta a capire la pianta dell'edificio: (0) è il punto in cui inizia la visita (dove vedete una Ford parcheggiata, nelle prime due foto), con vista sulla facciata della casa; al piano terreno, (1) è un'area coperta, con colonne bianche e con una parete in vetrocemento; (2) era l’ufficio dell’architetto Gwynne, con mobili progettati da lui, adatti alle pareti curve e alle sue idee architettoniche: gli oggetti devono sembrare sospesi, per cui il tavolo ha una sola gamba centrale, e i mobili appoggiati alla parete, come la lunga cassettiera, si affidano a supporti lungo la parete. In (6) l'edificio si restringe, c'è una bella scala a spirale; al piano di sopra, (1) e (2) corrispondono alla zona notte, con nove camere da letto, di cui una sola visitabile, perlomeno nel giorno in cui siamo andati noi.

La scala a spirale separa la zona notte da un enorme soggiorno (3) con pavimento in legno, oltre il quale c’è la sala da pranzo (4), un po' più piccola. Nel soggiorno ci sono un piano bar a scomparsa, i ripostigli integrati nei muri, compresi quelli per i liquori. La grande porta scorrevole che separa soggiorno e sala da pranzo ospita un proiettore cinematografico.
Le guide del National Trust ci hanno proposto un quiz: cos'è questo mosaico, visibile al pianterreno, sul retro della casa? Provate ad indovinare senza cercare con Google, ChatGPT o simili.

Il vano della scala a spirale visto dal retro della casa.

Il padrone di casa, Patrick Gwynne, amava avere feste e ospiti, e quest'area sul retro della casa, con la piscina verde (5) sullo sfondo, era probabilmente un bel posto per passare serate con amici.

Un quiz a cui ho risposto correttamente: Paul, la guida, ci ha chiesto di che decennio era quest'angolo-cucina all'esterno, e io ho risposto "The Seventies!". L'accoppiata arancione-marrone è facile da piazzare cronologicamente...

La piscina verde. Ce n’è anche una blu, molto più piccola, e in entrambi i casi sono le piastrelle ad attribuire il colore all'acqua.

Le case in stile modernista del National Trust sono due, come dicevo prima. L’altra è 2 Willow Road (il suo indirizzo), a Hampstead (Londra), che abbiamo visitato qualche anno fa. Venne progettata dall’architetto Erno Goldfinger, che vi abitò per anni, e che si fece un nemico importante, Ian Fleming. Ne parleremo un'altra volta.

Cosa mi attira, dello stile modernista? La linearità, la semplicità, l’assenza di decorazioni o orpelli. Personalmente evito gli orpelli: non ho anelli, ciondoli, di solito non indosso neppure l’orologio, perché non mi è indispensabile averlo con me. L’architettura modernista, per un profano come me, è questa: form follows function, la forma segue la funzione.

La casa è abitata, ci vivono degli inquilini selezionati con attenzione dal National Trust in base alla loro capacità di rispettare e mantenere una casa di valore storico e curarne il grande parco.

The Homewood fu l'opera a cui Patrick Grynne dedicò tutta la vita, vivendoci dal 1938 al 2003, salvo l'interruzione per la seconda guerra mondiale. Entrambi i suoi genitori morirono nel 1942. Perché The Homewood e non, semplicemente, Homewood? Homewood era il nome della casetta d'epoca vittoriana di proprietà dei genitori di Gwynne, che si trovava nello stesso posto e che venne sostituita dalla casa modernista (moderna?) progettata da Patrick.


I balconi paiono quasi dei cassetti a scomparsa. Come dicevo, non sono un architetto, ma un commento sull'architettura lo farei: The Homewood è una casa accogliente, e mi pare che l'architetto che la progetto' avesse le idee chiare riguardo ai principi del modernismo, ma credo sia stato anche molto attento a renderla bella, non solo funzionale.

Alcune note pratiche: l'ingresso costa 14 sterline a persona, la prenotazione online è obbligatoria (link qui sotto), non ci sono servizi a disposizione dei visitatori e non c’è neppure un caffè o il classico negozietto del National Trust.
Link: National Trust

Non è possibile fotografare l’interno della casa, purtroppo. Questa schermata da Google Maps aiuta a capire la pianta dell'edificio: (0) è il punto in cui inizia la visita (dove vedete una Ford parcheggiata, nelle prime due foto), con vista sulla facciata della casa; al piano terreno, (1) è un'area coperta, con colonne bianche e con una parete in vetrocemento; (2) era l’ufficio dell’architetto Gwynne, con mobili progettati da lui, adatti alle pareti curve e alle sue idee architettoniche: gli oggetti devono sembrare sospesi, per cui il tavolo ha una sola gamba centrale, e i mobili appoggiati alla parete, come la lunga cassettiera, si affidano a supporti lungo la parete. In (6) l'edificio si restringe, c'è una bella scala a spirale; al piano di sopra, (1) e (2) corrispondono alla zona notte, con nove camere da letto, di cui una sola visitabile, perlomeno nel giorno in cui siamo andati noi.

La scala a spirale separa la zona notte da un enorme soggiorno (3) con pavimento in legno, oltre il quale c’è la sala da pranzo (4), un po' più piccola. Nel soggiorno ci sono un piano bar a scomparsa, i ripostigli integrati nei muri, compresi quelli per i liquori. La grande porta scorrevole che separa soggiorno e sala da pranzo ospita un proiettore cinematografico.
Le guide del National Trust ci hanno proposto un quiz: cos'è questo mosaico, visibile al pianterreno, sul retro della casa? Provate ad indovinare senza cercare con Google, ChatGPT o simili.

Il vano della scala a spirale visto dal retro della casa.

Il padrone di casa, Patrick Gwynne, amava avere feste e ospiti, e quest'area sul retro della casa, con la piscina verde (5) sullo sfondo, era probabilmente un bel posto per passare serate con amici.

Un quiz a cui ho risposto correttamente: Paul, la guida, ci ha chiesto di che decennio era quest'angolo-cucina all'esterno, e io ho risposto "The Seventies!". L'accoppiata arancione-marrone è facile da piazzare cronologicamente...

La piscina verde. Ce n’è anche una blu, molto più piccola, e in entrambi i casi sono le piastrelle ad attribuire il colore all'acqua.

Le case in stile modernista del National Trust sono due, come dicevo prima. L’altra è 2 Willow Road (il suo indirizzo), a Hampstead (Londra), che abbiamo visitato qualche anno fa. Venne progettata dall’architetto Erno Goldfinger, che vi abitò per anni, e che si fece un nemico importante, Ian Fleming. Ne parleremo un'altra volta.

Cosa mi attira, dello stile modernista? La linearità, la semplicità, l’assenza di decorazioni o orpelli. Personalmente evito gli orpelli: non ho anelli, ciondoli, di solito non indosso neppure l’orologio, perché non mi è indispensabile averlo con me. L’architettura modernista, per un profano come me, è questa: form follows function, la forma segue la funzione.

La casa è abitata, ci vivono degli inquilini selezionati con attenzione dal National Trust in base alla loro capacità di rispettare e mantenere una casa di valore storico e curarne il grande parco.

The Homewood fu l'opera a cui Patrick Grynne dedicò tutta la vita, vivendoci dal 1938 al 2003, salvo l'interruzione per la seconda guerra mondiale. Entrambi i suoi genitori morirono nel 1942. Perché The Homewood e non, semplicemente, Homewood? Homewood era il nome della casetta d'epoca vittoriana di proprietà dei genitori di Gwynne, che si trovava nello stesso posto e che venne sostituita dalla casa modernista (moderna?) progettata da Patrick.


I balconi paiono quasi dei cassetti a scomparsa. Come dicevo, non sono un architetto, ma un commento sull'architettura lo farei: The Homewood è una casa accogliente, e mi pare che l'architetto che la progetto' avesse le idee chiare riguardo ai principi del modernismo, ma credo sia stato anche molto attento a renderla bella, non solo funzionale.

Alcune note pratiche: l'ingresso costa 14 sterline a persona, la prenotazione online è obbligatoria (link qui sotto), non ci sono servizi a disposizione dei visitatori e non c’è neppure un caffè o il classico negozietto del National Trust.
Link: National Trust
Argomenti: edifici, Inghilterra, National Trust, parchi