Esotismo e sud Italia

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anna23
27/02/2012, 14:38:51

Esotismo e sud Italia

Cominciamo a parlare un po' di Italia?
Per me le vacanze più belle sono state quelle nel nostro sud.
Attacco io.


Egadi, ma soprattutto Levanzo.
Qualche indicazione per un soggiorno nelle isole al largo di Trapani (e dintorni).
Ci sono andata un po’ di volte e ne vale la pena.
Ah, premessa: non amo i resort, non amo i villaggi, la mondanità mi repelle.
Se non concordate…inutile continuare.
A Trapani ci si arriva con grande facilità e rapidamente.
L’aeroporto di Birgi è praticamente monopolizzato da Ryanair, quindi è inutile aggiungere altro. Tutti sappiamo come comportarci.
A due passi dall’aeroporto c’è la possibilità di andare alle saline e soprattutto non è da perdere un giro a Mozia. Ci sono barconi che portano attraverso la laguna all’isola, i collegamenti sono frequenti e comodi.
Bella tutta l’isola e bello fare il giro a piedi della costa, magari con un cappello per evitare l’insolazione.
Nella casa museo Whitaker c’è una delle statue più belle che abbiamo in Italia, ma vale la pena di vederselo tutto. Le proporzioni perfette del “giovine di Mozia” e la perfetta tecnica scultorea sono tali da non lasciare indifferenti neanche i più recidivi e insensibili all’arte. Beh vabbè, davanti a cotanto splendore ho anche sentito un visitatore mormorare alla moglie “è sproporzionato” e il commentatore era la fotocopia di Lino Banfi! Date un occhiatina a Google e vedete un po’ voi. Le foto comunque non gli rendono giustizia, starci davanti è tutt’altra cosa.
Ok, dopo aver fatto ritorno e aver comperato come tutti il vostro sacchettino di sale al museo delle saline (buono eh?), potete dirigervi verso Trapani. Una mezz’oretta, non di più.
Se volete potete andare subito al porto e imbarcarvi su uno dei frequenti traghetti per Levanzo.
Se invece volete fermarvi qualche ora o un paio di giorni a Trapani, ecco qualche indicazione.
Potete pernottare al B&B “Ai lumi”, a due passi dal porto e in pieno corso principale. Se evitate agosto i prezzi sono accessibilissimi, considerando che si tratta di una bella casa d’epoca e che la gestione è perfetta.
La colazione è servita al bar ristorante di sotto, con marmellate di agrumi fatte in casa eccellenti.
Obbligatorio un giro a Erice magari salendo con la funivia, comoda e panoramicissima.
Erice è tutta bella, ma occhio alle nuvole. Se beccate la giornata in cui è immersa nella nuvola è come girare in novembre a Milano. Guardate da sotto, se ha il “cappello” meglio rimandare.
Comunque a Erice il giro per chiese e conventi è organizzato benissimo, inutile dare indicazioni.
Quello che non dovete mancare è lo spuntino nel bar di Maria Grammatico. Non fermatevi al primo caffè che incontrate, con cartelloni pubblicitari per turisti sprovveduti.
Cercate sul corso il caffè della Grammatico, di fianco alla sua pasticceria. Entrate e salite al piano di sopra. E’ una casa liberty, conservata tale e quale bagno compreso con una piccola meravigliosa terrazza che vi ospiterà offrendovi un panorama mozzafiato, le specialità vi appetiranno.
Chiaro che una volta scesi il passaggio alla pasticceria a fianco non si può evitare. La frutta di Martorana e la pasta di mandorle non hanno eguali. Se l’orario è quello giusto troverete proprio la mitica Maria a servirvi (nella controra riposa) e lì vende anche il suo libro di memorie e ricette, scritte con grande generosità e chiarezza.
Bene, tornando a Trapani centro altre due cosette goderecce . Intanto la granita. Non una granita, La Granita.
A chiunque chiediate a Trapani , la granita ha un nome: Colicchia. A vedere il posticino non gli date due soldi, ma vale la pena di fermarsi su uno dei tre o quattro tavolini sulla viuzza. Le granite sono un capolavoro, la panna è “vera”. Se la prendete con la brioches è più di una colazione, direi un pasto.
Altra esperienza fuori dal comune è la pizza di Calvino. La “rianata” è quella tipica, ma sono tutte buonissime e soprattutto diverse da qualsiasi altra, compresa quella napoletana verace.
Torniamo al porto e imbarchiamoci per Levanzo.
Perché Levanzo e non una delle altre isole? Perché è la più tranquilla e la meno turistica. Potreste non accorgervi che è ferragosto, se non fosse per la banda che scorrazza su e giù per l’unica via del paese.
A Levanzo ci sono due alberghi e forse qualche affittacamere. Dei due alberghi, uno sembra chiuso, l’altro è l’albergo Paradiso, a pochi passi dal porto (porto è un parolone ).
La prima volta telefonai per prenotare e mi seccò dover fare per forza almeno la mezza pensione. Di solito preferisco fare solo il pernottamento e mangiare dove mi pare. Poi ho capito: è l’unico ristorante del paese.
Camere spartane ma con tutto l’occorrente compresa aria condizionata, niente hall o reception, niente salotti e confortevoli tavolini all’aperto. Per stare comodi e vedere un paesaggio bellissimo si fanno due passi (proprio due) e si può scendere al bar del porto con una bellissima terrazza panoramica. Ogni tanto un bibita, un gelato, una granita e ci si può sfangare la giornata, volendo.
Torniamo all’albergo. Quando per cena entrate nel terrazzo vista mare, vi sedete e in pochi minuti capite perché si chiama Paradiso. Occhio al peso, in pochi giorni le cuciture dei vestiti potrebbero dare segni di cedimento. Non sto ad elencare le meraviglie che vi possono servire, basti dire che da Favignana tutte le sere sbarcano persone solo per mangiare da Mimmo. Le riconosci perché tengono d’occhio l’orologio, per non perdere l’ultimo aliscafo.
Ogni tanto compare, appeso alla ringhiera, un cartellone scritto rigorosamente a meno. Dice “oggi cus cus”.
L’isola è visitata soprattutto per la bellissima grotta del Genovese, con graffiti e pitture rupestri di grande importanza e conservate in modo stupefacente. Ci si può arrivare per terra o per mare. Il signor Castiglione ne è il conservatore e custode. Consiglio? Se vi propone di portarvi con la jeep , fategli una pernacchia. Io la prima volta ci sono cascata, lui ti porta fino a sopra sopra, poi scendere non è niente, ma risalire col sole allo zenit su un sentiero ripido ed impervio, beh credevo di rendere l’anima al creatore, ecco.
Se il suddetto Natale Castiglione vi porta con la barca potete affidarvi a lui. Se non è disposto, allora rivolgetevi al porto a Salvatore Petralia, il barcarolo per eccellenza di Levanzo. Vi sbarca a pochi metri dall’ingresso della grotta, il gioco è fatto.
La balneazione nell’isola non è comoda, le spiaggette sono sassose e non c’è manco l’ombra di uno stabilimento. Però facendo una passeggiata si raggiungono angolini meravigliosi e c’è a anche una pineta fresca e intatta. Siamo in una riserva marina, se volete fare un giro o andare in spiagge scomode da raggiungere a piedi potete chiedere sempre a Salvatore Petralia, lui fa ogni mattina un giro dell’sola e vi porta nelle zone dove il vento è meno fastidioso. Per la verità un giorno mi ha detto che ci avrebbe portato in un punto dove le rocce erano piatte e comode , non avevo fatto caso al gesto e all’angolazione braccio-avambraccio. Insomma, le rocce erano piatte ma così inclinate che manco un geco sarebbe riuscito a rilassarsi. Vabbè, niente è perfetto.
A Levanzo ci sono due o tre auto che si aggirano, due bar, una bottega-spaccio che vende dalla frutta all’antizanzare, una specie di panetteria dove, in alta stagione badate bene, potete trovare arancini e pizze varie oltre a pane e panini. In giugno, una volta serviti i pochissimi abitanti e gli ancor meno numerosi turisti, il gestore chiude baracca. Che ci starebbe a fare ancora?
Esiste anche una boutique, che funge anche da biglietteria per la Grotta del genovese.
In bassa stagione, se ti trattieni per un po’, al terzo giorno qualche abitante locale potrebbe chiederti come mai stai ancora lì. A me è capitato. Non è inospitalità, solo sincero stupore.
Il top della mondanità che ho visto ad agosto è stata un’annunciatissima festa al porto. Era in verità una riunione di bambinetti e ragazzini , organizzati con un tavolino con aranciate e una bella “guantiera di cannoli. Ah, anche musica, ovvio. Alle undici tutti a dormire. Commovente.
Alla sera, per fare qualcosa di propedeutico alla digestione delle libagioni, non resta che fare quattro passi nel paese. Ma quattro, non di più.
Da Levanzo si può andare in pochissimo tempo a Favignana, una corsa in aliscafo e via.
E’ una bella isola, ma più grande e molto ma molto più turistica. Ci vuole un mezzo per muoversi, ma anche il paese offre senz’altro una certa scelta di cose da fare.
Affollata e caotica, con un porto degno di questo nome, auto incolonnate anche solo per fare benzina all’unico distributore.
Arrivando dalla tranquillità dell’isoletta, viene una gran voglia di scappare subito a riprendere l’aliscafo e tornare in Paradiso. Però per carità, una granita di caffè con panna non la si lascia mica lì.
Magari evitate di fare investimenti in tonno in scatola , spacciato per tonno di mattanza in tutte le bottegucce “tipiche” del paese. Le tonnare sono chiuse da anni!
Con la stessa facilità e un po’ più di tempo si può andare a Marettimo, l’isola più lontana delle Egadi.
Non ci sono alberghi, ma il turismo c’è eccome. E’ l’isola più sofisticata, frequentata spesso da personalità politiche. Può capitare di veder scendere da imbarcazioni gruppi di gorilla a protezione di onorevoli e compagnia bella.
Dovrebbe essere invece l’isola più selvaggia, abitata da pescatori e poco altro. Così almeno la presentano molte guide turistiche. Bella la natura e anche il paese, ma l’atmosfera non mi convince del tutto.
Insomma, una vacanza le Egadi la meritano tutta. E poi, se proprio vogliamo allargarci, senza fare troppi chilometri da Trapani si può andare a Selinunte, a Segesta, insomma tutta la Sicilia occidentale è bella e offre tantissimo.

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andreaG
04/07/2012, 14:33:31

Favignana

concordo con Anna23,

aggiungo che a Favignana bisogna star bene attenti se si prende a noleggio un gommone. Infatti le diverse soc. di noleggio pretendono di noleggiare per tutta la giornata; se le condizioni climatiche sono avverse, giusto il tempo di metter la prua fuori dal porto e si deve tornare indietro, soldi buttati. Prima di fare il contratto, meglio un controllo fuori dal porto, per es. nella baia detta Cala Rossa, dove (si dice) ci fu una strage di Cartaginesi, il cui sangue "arrossò" le acque (di qui il nome della baia).
Come giustamente ha scritto Anna23, per muoversi a Favignana occorre un "mezzo di trasporto", io mi sono trovato bene noleggiando a modico prezzo una semplice bicicletta (non dovendo salire sulla montagna a ovest del paese...), IMHO i soldi per un ciclomotore sono mal spesi (condivido con VL il braccino corto...)

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andreaG
04/07/2012, 14:48:03

Marsala

se da Trapani ci si sposta verso est, si arriva a Marsala dove, a parte i vini (che non apprezzo, sono...astemio), c'è un notevole museo archeologico con una nave cartaginese ecc...;

in centro a Marsala, si può visitare il museo garibaldino (nel maggio 1860 Garibaldi ha iniziato le ...operazioni per far... sgombrare i Borboni sbarcando a Marsala, precisamente a Capo Boeo -detto anche Capo Lilibeo);

nel museo archeologico di Mazara del Vallo c'è una statua di bronzo, il "Satiro", che IMHO è più suggestivo dei bronzi di Riace...;

più a est, a Palma di Montechiaro, da visitare il castello Chiaromontano, a picco sul mare (fortezza che per 4 secoli, dal 1600 al 1951 è appartenuta ai principi di Lampedusa, quelli del "Gattopardo", per intenderci); per visitare il castello occorre prendere accordi in centro paese con l'ufficio turistico, che si trova nel "secondo" palazzo ducale (il "primo" palazzo dei duchi di Palma -poi principi di Lampedusa- da 4 secoli è stato trasformato in convento; ci sono ancora le suore di clausura, si può visitare la chiesa la domenica mattina molto presto, quando c'è la messa, aperta al pubblico -unica avvertenza, anche se c'è caldo- niente pantaloni corti, diversamente l'accesso non è consentito)

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