Piccole storie olimpiche

Dialoghi con singaporiano e lituani, e un po' di sicumera britannica

17/08/2012 | Di Claudio_VL | Commenti: 1

Non tutte le vicende delle recenti Olimpiadi hanno raggiunto le prime pagine dei giornali. Alcune, minori rispetto a successi, fallimenti e infortuni, sono rimaste tra le conversazioni occasionali, con strane accoppiate internazionali; a volte faccia a faccia, altra volta vicariamente tramite Skype, queste piccole storie olimpiche raccontano questo evento gigantesco da punti di vista alternativi. Eccone alcune.



Stiamo importando atleti per voi


Due agosto duemiladodici, Singapore ha finora conquistato una sola medaglia, nel ping pong.

Io: Buon pomeriggio! Congratulazioni per la medaglia di bronzo.
Il singaporiano: Io sono malese... Non abbiamo ancora vinto niente, noi.
Io: Lo so che sei malese di nascita, ma puoi festeggiare Singapore, no-lah?
Il singaporiano: Festeggiare la Cina, piuttosto. La tizia che ha vinto la medaglia per Singapore e' un talento importato.
Io: Cosa intendi dire? Singapore di certo non importa talenti sportivi dalla Cina, dai!
Il singaporiano: Si', proprio!
Il singaporiano: Dopo la conquista del bronzo per Singapore, Feng Tianwei, che e' nata in Cina, ha celebrato con i tifosi cinesi, non con quelli di Singapore! E' a loro che ha lanciato fiori, alla fine della gara.
Io: Capisco. Ma a Singapore interessano medaglie e soldi, e quei fiori lanciati ai tifosi cinesi non rimarrano nella memoria o negli annali delle Olimpiadi. E' una medaglia, dopotutto.
Il singaporiano: Beh, non succede solo a Singapore, lah.
Il singaporiano: Ci sono varie nazioni europee che hanno atleti cinesi in gara nel ping pong.
Io: Beh, certo, l'emigrazione esiste ovunque. Non per niente io sono italiano e lavoravo a Singapore, tu sei nato in Malesia e lavori a Singapore.
Il singaporiano: La differenza e' che questi talenti sportivi stranieri vengono corteggiati attivamente, lah, in modo da farli trasferire nelle nazioni più ricche, per rappresentarle nelle competizioni.
Io: Se vengono "importati" come vincitori pronti per l'uso, e' immorale, lah.
Io: Se sono figli di immigrati legali (o anche illegali, per le leggi attuali), e poi si rivelano ottimi atleti, non ci vedo nulla di male.
Il singaporiano: Certo, sono d'accordo.
Io: Ma di solito la situazione e' più complessa. Pensa a Marc Girardelli. Nato in Austria, con un cognome italiano (avrebbe dovuto competere per noi!), Girardelli si trasferì in Liechtenstein, e vinse molte competizioni per quella nazione, dopo che i manager del team austriaco di sci gli dissero che per lui non c'era posto nella squadra austriaca.
Il singaporiano: Molti giocatori cinesi di ping pong emigrano perché si ritrovano nella stessa situazione. In Cina restano solo i migliori campioni.
Io: E Fiona May (salto in lungo) e' una ex campionessa britannica che divenne italiana dopo aver sposato il signor Iapichino. Questa scelta le avrà consentito di prolungare la carriera e di prender parte a competizioni per le quali non sarebbe riuscita a superare le qualificazioni nazionali, se fosse rimasta in Gran Bretagna? Sara' accettabile? Non m'era mai sembrato ci fosse niente di sbagliato.
Il singaporiano: E' diverso, se ti sposi e' giusto che tu acquisisca la cittadinanza del coniuge. Ma il caso della nuova singaporiana e' differente.
Io: Credi che ci sia stato uno scambio di denaro a livello governativo, per favorire il trasferimento di Feng Tianwei?
Il singaporiano: No-lah, non credo. Non penso proprio. No.
Io: Beh, meglio cosi'. Giravano voci, anni fa, che il governo di Singapore "acquistasse" atleti cinesi. Ovviamente e' un'idea ridicola che nessuno considerebbe mai credibile. Anzi, fammelo ripetere, casomai questa conversazione fosse osservata: NON CI CREDIAMO PROPRIO!
Il singaporiano: No, il governo non lo farebbe, acquistare un atleta. Ma ... promettere ad un atleta la preziosa cittadinanza singaporiana, promettere possibilità di allenarsi, promettere sussidi, etc... anche i giocatori di badminton singaporiani sono soprattutto cinesi e indonesiani.
Il singaporiano: La Malesia ha un tuffatore cinese, Huang Qiang. Lo fanno tutti, pare.
Io: ho appena inserito un commento su therealsingapore.com riguardo a Feng Tianwei, vediamo se lo pubblicano.
Il singaporiano: Attento-lah ... la polizia potrebbe invitarti per un caffè, la prossima volta che arrivi all'aeroporto di Changi ... se il tuo commento non viene visto favorevolmente dal PAP.
Io: Sono dell'idea che quando qualcuno si traferisce in uno Stato straniero, rimane cittadino della sua patria, ed e' a quella che deve essere leale: e' a quella nazione che e' "sposato". Quando poi diventa cittadino di uno Stato differente, invece, "sposa" la nuova nazione, ed e' a quella che deve fedeltà.
Il singaporiano: E se uno ha la doppia cittadinanza?
Io: La mia teoria non comprende la poligamia, al momento.

Due parole di chiarimento
- Singaporiano o malese? Il conoscente con cui si e' svolta questa conversazione e' nato in Malesia ma risiede da una ventina d'anni a Singapore.
- "Lah": particella che ballonzola nelle frasi in singlish, l'inglese dei singaporiani, e che ho conservato nella traduzione. Viene usata da sola o alla fine di un'altra parola per addolcire il messaggio trasmesso.
- PAP: il partito governativo a Singapore, che non ha niente a che vedere col partito onnipotente e onnisciente del Grande Fratello di Orwell. Un bel disclaimer efficace, eh?


A noi lituani ci odiano, in Gran Bretagna


Io: Buon pomeriggio, e ben arrivato in ufficio! Peccato per la partita, i francesi vi hanno rovinato la festa!
Il lituano: :(
Io: Negli ultimi giorni, i giornali hanno menzionato vari tifosi lituani che si sono comportati male ai Giochi Olimpici. Ti hanno gia' fermato / arrestato?
Il lituano: Non farmi parlare..!
Il lituano: Il personale delle Olimpiadi e' PESSIMO! Hanno separato tutti i tifosi lituani, alla partita di basket di ieri. Non ci hanno consentito di sedere vicini, eppure c'erano tanti posti vuoti.
Io: Misure di sicurezza rigide, vedo. Forse sono andati un po' oltre il consentito.
Il lituano: E poi, uno dei nostri tifosi e' stato portato via. Urlava troppo forte, secondo una donna inglese che s'e' lamentata. COSE DA PAZZI! Ci odiano, ecco cos’è.
Io: Incredibile. E quindi immagino che non ti piacciano le Olimpiadi, quest'anno...
Il lituano: Sono andato alla partita con la Francia con otto amici, volevamo sederci vicino, non ce l'hanno consentito. Sedersi in posti vuoti non e' consentito. Perché e' una regola. Una regola olimpica, ci hanno detto.
Io: Intendi dire che avevate posti numerati, e i vostri posti erano distanti l'uno dall'altro?
Il lituano: Si'. Ma c'erano tantissimi posti vuoti intorno a noi, eppure non hanno lasciato che i nostri amici si sedessero con noi, nonostante avessero biglietti PER POSTI MIGLIORI!
Io: Beh, dai, forse avevano ragione. Se uno arriva al palasport e ti trova seduto al suo posto, quello dice "Ahhhh quel tipo m'ha rubato il posto!!!", e ti fa portare via dalla security
Il lituano: Non sarebbe stato un problema, ci saremmo spostati. Ma la maggior parte dei posti vuoti sono rimasti non occupati fino alla fine della partita.
Io: E' un tuo amico, il tizio che urlava troppo forte?
Il lituano: No, era seduto davanti a me ma non lo conosco.
Io: Hai avuto una mattinata parecchio intensa, anche senza considerare la partita di basket in se'.
Il lituano: Si' :(
Io: Sei riuscito a parlare con i giocatori della tua nazionale?
Il lituano: No. Ho passato tutta la partita a gridare :)
Io: Non troppo forte, spero...
Il lituano: MOLTO forte...
Il lituano: ... e dopo che quel tizio e' stato portato via, ho fischiato tutto il tempo vicino a lei. Fischiando forte.
Io: "Vicino a lei"? C'era anche una donna? La trama s'infittisce...
Il lituano: Il tizio che e' stato poi portato via era seduto dietro ad una donna, quella che s'e' lamentata del rumore.
Io: Ah, già, quella che ha reclamato.
Il lituano: Dopo che l'hanno portato via, ho fatto in modo che non le mancasse il rumore che le aveva dato cosi' fastidio. :D
Il lituano: Se odi il rumore, perché cavolo vai a vedere una partita di basket?????
Il lituano: Ho visto anche bambini di uno o due anni, con le orecchie coperte - Che razza di genitore porta un bebè ad in un posto che sara' necessariamente molto rumoroso???
Io: Perché non hanno mai visto una partita di basket dal vivo.
Io: E ti garantisco che il 99% di questi "esperti" non avrebbe resistito senza scappare via ad una partita di calcio negli anni Ottanta, con insulti d'ogni genere gridati continuamente dagli spalti.
Il lituano: Infatti...
Il lituano: Probabilmente si aspettavano che venisse servito loro il te' delle cinque durante la partita :D
Io: Li porterei ad una gara di Formula 1. Posto di fianco alla pista. Niente tappi per le orecchie, niente cuffie. Che si godessero il rumore! Il mese scorso sono andato con mia moglie ad una manifestazione aeronautica, e con noi e' venuto il figlio di un nostro amico, dieci anni. Il papa' mi ha chiesto se volevo dei tappi per le orecchie... gli ho detto che vado agli air show PER il rumore!
Il lituano: :D
Io: Andrai a vedere altre partite di basket alle Olimpiadi?
Il lituano: Mi hanno dato un biglietto, ma uno solo, per Lituania-USA. Probabilmente lo vendo. Andrei alla partita se ne avessi due.
Io: Che CULO! Non ci credo! Non puoi dar via quel biglietto, neppure se te lo pagano bene. Se ami la pallacanestro, DEVI cogliere quest'occasione di vedere la nazionale USA. Foss'anche pessima. Come hai avuto quel biglietto?
Il lituano: L'ha avuto la mia ragazza da una collega :)
Il lituano: Nessuno dei miei amici andrà a vedere Lituania-USA, e preferirei guardare la partita con loro al pub, piuttosto che vederla dal vivo da solo. E il biglietto lo posso vendere per 100 sterline. 99, per te! Lo compri, lo vendi poi su eBay per 500 sterline - Soldi in arrivo!
Io: Fallo tu.
Il lituano: Sono occupato, sto scrivendo commenti online su siti lituani. Riguardo all'esperienza di stamattina.
Io: Occhio, magari ti metti nei guai. La polizia ti tiene gia' d'occhio...
Il lituano: No, niente di male, ho solo raccontato quel che e' successo, in modo molto educato :)
Io: Ti sei ricordato di spiegare che i lituani sono un'orda di vandali inarrestabili?
Il lituano: In questi giorni, il Regno Unito non piace a nessuno, in Lituania...
Io: Beh, dopo il fan lituano che faceva il saluto nazista al personale di colore di una partita di basket, ci credo che siete diventati sorvegliati speciali...
Il lituano: Gia'... a proposito di quello...
Io: l'MI5 sta osservando tutti i cittadini lituani nel Regno Unito, per via del tizio del saluto nazi. Sei sulla loro lista... e Jack Bauer, Jason Bourne e James Bond (tutti JB, probabilmente non una coincidenza) busseranno alla tua porta nei prossimi giorni. Preparati a trascorrere qualche ora in stile Guantanamo...
Il lituano: A proposito di quel tizio...
Il lituano: http://www.commonsense.lt/2012/08/03/british-justice-lack-of-common-sense/
Il lituano: Leggi, guarda le foto, e dimmi che ne pensi :)
Il lituano: Per qualche motivo, alla Gran Bretagna non piacciono i lituani. Non ha senso!
Io: Beh, guardando Rowan Atkinson (Mr Bean), non mi pareva stesse facendo un saluto nazista, nella cerimonia inaugurale. Guardando quel diplomatico tedesco alla stessa cerimonia, invece, m’è parso di vederlo, quel saluto.
Il lituano: Si', l'ho visto, quello.
Il lituano: Ma questo e' quel che facciamo:
Batti tre volte le mani
Distendi le braccia in avanti e verso l'alto
Batti tre volte le mani
Distendi le braccia in avanti e verso l'alto
Io: Beh, l'"osservatore obiettivo" e' una chimera. Non esiste. Se vediamo un tedesco maturo o anziano che fa un saluto sospetto, non abbiamo dubbi: e' un saluto nazista. Se vediamo Mr Bean che fa un saluto sospetto, non possiamo che dire "Ma figurati! E' Mr. Bean! Non lo farebbe mai!".
Il lituano: Quel che mi sta piu' sulle palle son i media britannici, e vedere quanta attenzione stanno dedicando a queste cretinate. Sembra quasi che stessero aspettando che succedesse qualcosa del genere, cosi' da avere da scrivere per una settimana, e dire cose un po' ridicole, un po' incredibili, tutte insultanti nei confronti della Lituania
Il lituano: Sono arrabbiato.
Io: Ah, i media italiani migliori. Non perdono tempo con cose del genere. Dedicano spazio solo a tette e culi.


Spostiamo le Olimpiadi a Londra, per sempre!


Io: Hai visto la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici? Non ti pare ci fossero troppe bandiere britanniche e troppo poche bandiere olimpiche?
Collega svedese: Si', l'ho vista, e non mi e' piaciuta.
Collega svedese: E' stata quasi tutta cosi':
"Chi e' quel vecchietto?"?
"E chi e' quello?"
"Chi e' quest'altro?"
"Ah, i Queen!"
"Chi e' 'sto tizio?"
"E questa?"
Io: La mia impressione e' che sia la cerimonia d'apertura che quella di chiusura, sebbene molto differenti, siano state preparate soprattutto per un pubblico britannico. E, comunque ... quali "vecchietti"? Erano tutti giovani, per me.
Collega svedese: Dai, erano quasi tutti vecchi, e quelli che non lo erano sono sconosciuti all'estero. E riguardo alle cerimonie, certo! Volevano mettere in mostra il "brand" Great Britain, ma nessuno, a parte i britannici, ha capito niente delle cerimonie! :)
Io: Parli di vecchi... vediamo. Brian May dei Queen (c'era anche Roger Taylor, ma mancava John Deacon). Roger Daltrey e gli Who. Nick Mason dei Pink Floyd con Mike Rutherford dei Genesis che suonavano Wish You Were Here. Chi altri? Ah già, immagino questi tizi siano vecchi, per te! In effetti...
Io: Io speravo di vedere una jam con Beatles e Rolling Stones. QUELLA sarebbe stata storica, anche se ... questi tizi non sono stati innovativi almeno dalla fine degli anni Sessanta.
Collega svedese: Ma perlomeno c'era Jessie J!!!! :D
Collega svedese: Anche le cerimonie di chiusura in Cina/Atene/Sydney erano solo dei concerti?
Io: Nel 1982, quando l'Italia gioco' e vinse nella finale dei Mondiali di Calcio, i Rolling Stones dovevano suonare a Torino o a Milano, e ricordo che pensai "Cavolo, questi tizi sono VECCHI!"
Si', Jessie J coi Queen e' stato un esperimento interessante. Come dimostrato altre volte in passato (Annie Lennox), il sostituto ideale di Freddy Mercury, per la voce, e' una donna, non un uomo. Non mi vengono in mente cantanti maschi con un'estensione vocale sufficiente. A parte forse il tizio dei Muse, e infatti alcuni critici dicono che sono proprio i Muse, gli eredi dei Queen.
Riguardo a Pechino/Atene/Sydney, no, nessuno l'ha fatta lunga con le proprie tradizioni musicali pop/rock. Certo non la Cina.
Collega svedese: Non mi e' piaciuta molto la cerimonia inaugurale di questi Giochi, ma quella di chiusura e' stata molto peggio. Tutto quel che succedeva era in scala ridotta: un tizio che canta, cinque squinternate senza voce che se ne stanno sul tetto di piccole auto. Avrei voluto vedere masse di gente muoversi in modo sincronizzato, come quattro anni fa in Cina. Sono sicuro che gli spettatori nello stadio hanno visto e capito ancora meno di chi guardava lo show in TV.
Io: La cerimonia d'apertura ... m’è sembrata più carina di quella di chiusura, ma con simili pecche (ancora maggiori, forse):
- Isombard Brunel. Chi cacchio lo conosce, al di fuori dei confini britannici?
- I Grandi Momenti della Storia Britannica: grazie, volevamo proprio una lezioncina sulla superiorità britannica...
- Integrazione razziale: ogni nazione la vive nel proprio specifico, spesso doloroso, modo.
- Il Voldemort gigante (da Harry Potter) non somigliava abbastanza a quello dei film.
Collega svedese: Vero!
Io: Questa mattina la BBC ha mostrato i dati di un sondaggio, l'80% dei cittadini britannici intervistati si sente più orgoglioso di essere Brit, dopo queste Olimpiadi. Chiamala sorpresa... quando riesci ad imporre a migliaia di stranieri di formare la tua bandiera, ci credo che sei orgoglioso!
Saro' meschino, ma non mi dispiacerebbe se venisse fuori qualche mini-scandalo sul doping, giusto per togliere un paio di medaglie dal totale di Team GB
Collega svedese: Gia', strano che il fattore-campo abbia inciso cosi' tanto sul totale delle medaglie...
Io: ... e continuando con la cerimonia di chiusura... c'era un'auto a tre ruote dal programma Only Fools And Horses. WTF??? Chissenefrega di quel programma, chi lo conosce, in Portogallo e in Venezuela, in Finlandia e in China? E poi c'era Russell Brand... e' cosi' famoso, all'estero? Mr Bean e Benny Hill sono gli unici veri prodotti comici "globali" della Gran Bretagna, per quanto mi riguarda. Neppure i Monty Python hanno raggiunto un'azienda grande a sufficienza da giustificare la presenza di Eric Idle che canta "Look at the bright side of life". Non che Italia o Svezia abbiano fatto meglio, da noi Toto' era famoso e all'estero non lo conosce nessuno, e Benigni, che in Italia era un comico abrasivo, all'estero e' visto come un clown triste. E personalmente non mi vengono in mente comici svedesi...
Collega svedese: Lo so, la nostra lingua e' una barriera, e la vostra pure. Ma perlomeno i nostri drammi polizieschi televisivi hanno invaso la TV britannica! Di italiano qui c’è solo Montalbano, su BBC4 mi pare.
Collega svedese: Comunque, quello che e' interessante per la Gran Bretagna e' interessante per il resto del mondo (pensano i britannici) :)
Io: Sissignore! E visto che parliamo di cose che solo i britannici fanno e capiscono... chissenefrega del "giving two fingers" a qualcuno? In tutto il mondo, uno dei pochi gesti veramente universali e' quello del dito medio alzato, per insultare qualcuno. Gli inglesi usano le due dita alzate dai tempi della battaglia di Agincourt, ma e' passato qualche anno, e' solo un anacronistico localismo, quello.
Collega svedese: E non parliamo della Seconda Guerra Mondiale! Quand’è finita, la settimana scorsa? Da quando mi sono trasferito qui, due anni fa, non credo ci sia stata una serata senza un documentario su "Come abbiamo vinto la guerra quasi da soli, noi britannici". Mi spiace, ma quei milioni di russi che sono morti tenendo occupate le armate dell'Asse ... beh, quelli HANNO fatto qualcosa, per vincere la guerra.
Io: L'avevo notato anch'io, si'. Ogni sera, tutti i giorni, con repliche a seguire.
Collega svedese: Va bene apprezzare e amare la tua patria, ma ad un certo punto si esagera...
Io: Concordo. Sciovinismo e jingoismo non sono belle cose, e qui in GB abbondano... e sfottere gli statunitensi per il loro nazionalismo e orgoglio nazionale, come fanno sempre i britannici, e' un po' come the pot calling the kettle black.
Collega svedese: :)


Argomenti: antropologia spicciola, dialoghi, Olimpiadi Londra 2012

Commenti (1)Commenta


17/08/2012 13:10:01, Mauro
E per fortuna che non hai Chattato Con Mia moglie che ha seguito molto le olimpiadi, era in@#issima Con Cinesi, Americani e Inglesi L'ultima sua feroce scarica di improperi è stata per la vittoria data al Pugile inglese contro il Nostro Roberto Cammarelle dei super massimi che nonostante il nostro abbia vinto 2 round su 3 e il punteggio è stato 18 pari i giudici hanno dato la vittoria All'inglese!! E' diventata anche in Parte Jamaicana in quanto fan accanita di Bolt!! e comunque quando non c'era un Italiano a contendersi una medaglia tifava sempre per le nazioni più povere che partecipavano!!

Domanda di verifica

Rispondi alla domanda seguente usando una sola parola, nessun numero.
Due per sei uguale...


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