Piu' turbolenza sui voli transatlantici
Quando si parla di riscaldamento globale, uno pensa all'innalzamento del livello degli oceani, allo scioglimento dei ghiacciai, alla meridionalizzazione del Mediterraneo. Problemi che toccano tutti, ma che non riguardano specificamente i viaggi.
Vomitare durante un volo Roma-New York, invece, riguarda i viaggi. E anche pagare di piu' per un biglietto aereo per il Nord America.
In un articolo non ancora ripreso (credo) dai media italiani, la BBC segnala che i voli sull'Atlantico del Nord potrebbero presentare maggiori rischi di turbolenza rispetto a quelli attuali. Una ricerca dell'universita' di Reading (in collaborazione con l'universita' dell'East Anglia) pubblicata su Nature Climate Change indica che i voli sull'Atlantico settentrionale stanno gia' incontrando venti piu' forti che in passato, e che e' prevedibile che anche le turbolenze aumentino in frequenza ed intensita'.
Passami quel sacchetto, che mi viene da vomitare solo a pensarci.
Questo potrebbe avere un impatto non solo sullo stomaco dei passeggeri: se un'area con turbolenze si presentasse lungo la rotta prevista, un velivolo si troverebbe a consumare piu' carburante per aggirare tale la turbolenza. E' impensabile che una linea aerea, trovandosi di fronte ad un aumento dei costi d'esercizio, rinunci a far incidere tali costi sul prezzo pagato dai passeggeri.
Eh, no, cappero, i biglietti piu' cari no!
Qualche cifra, in modo da fornire un contesto quantificabile:
- 600 sono i voli che attraversano l'Atlantico settentrionale ogni giorno;
- 150 milioni di dollari all'anno e' la stima dei costi (rimborsi danni ai passeggeri, riparazione velivoli, inchieste post-incidente) che l'incremento di turbolenza potrebbe portare;
- L'intensita' media di una turbolenza sull'Atlantico potrebbe subire un incremento compreso tra 10% e 40%;
- L'area toccata da turbolenze degne di nota potrebbe subire un aumento compreso tra 40% e 170%, con 100% (il raddoppio dell'area interessata) come valore piu' probabile;
- 2050 e' l'anno conclusivo incluso nella ricerca in oggetto.
Ahhhhh... ma succedera' nel 2015, chemmifrega?
I fenomeni naturali non avvengono come le previsioni Maya: l'area delle turbolenze non aumentera' improvvisamente con lo scoccare della mezzanotte tra il 31 dicembre 2049 e il primo gennaio 2050. Si tratta di un aumento progressivo ipotizzato in base ai dati attualmente a disposizione degli scienziati che hanno elaborato questo studio.
L'articolo della BBC sulla ricerca e' qui, se desiderate approfondire l'argomento.
Link: BBC
Argomenti: ecologia, linee aeree, meteo, riscaldamento globale
Heidi e la globalizzazione a ciambella
Il capanno nel Parco Fluviale di Settimo, tre anni dopo
Commenti (0)Scrivi
Non ci sono ancora commenti.Avvisi dagli amministratori
Segnaliamo agli utenti che abbiamo modificato la pagina con l'indirizzo della chat Ryanair, visto che l'azienda irlandese ha spostato tale servizio. L'articolo e' qui.