La casa di Victor Hugo a Guernsey, Channel Islands
L'autore dei Miserabili era un decoratore coi fiocchi!
19/04/2014 | Claudio_VL | 1 commentiGuernsey e' cara. Ma sette sterline per visitare la casa in cui visse Victor Hugo sono poche. La casa - che nella mia prima visita a Guernsey, nel 2012, non avevo trovato, e che in realta' e' segnalata decentemente - venne decorata da Hugo negli anni del suo esilio (lui, repubblicano, non veniva visto di buon occhio dall'imperatore Napoleone III), e fu l'unica che l'autore de I Miserabili acquisto' nel corso della sua vita. Non e' azzardato quindi vederla come specchio della personalita' di Hugo. E che personalita'! Victor Hugo il difensore del proletariato, Hugo il "verde" (che ricicla il possibile e l'impossibile), Hugo il mistico, Hugo l'esoterico: piu' facile trovare il Sacro Graal qui che a Rennes-Le-Chateau o a Gerusalemme.
La casa, decorata palmo per palmo da Victor Hugo (comprese le cornici dei quadri, comprese le scale da decoratore, comprese sedie, tappeti, tappezzeria e vetrate), e' il regno dell'horror vacui. Non pare esserci un centimetro quadrato in cui l'artista non abbia lasciato la propria impronta creativa di riciclatore ante-litteram: la casa e' piena di oggetti nati con una funzione e recuperati ed adattati ad una funzione differente: schienali di sedie che diventano - capovolti - decorazioni per finestre, insalatiere che diventano piastrelle, scarti di vetro che si trasformano in vetrate, cinture (ammettiamolo, cinture che Elton John o Liberace avrebbero riservato agli eventi piu' kitsch) inserite in una parete ricoperta di velluto rosso, per far risaltare un caminetto in ceramica bianca. Guido Gozzano si sarebbe trovato bene, come ospite di Hugo.
Hugo l'esoterico enigmista: la casa di Guernsey e' piena di scritte in latino, a volte legate alla fede cristiana (verso cui l'artista senti' una crescente disillusione ma da cui non si separo' mai completamente), altre alla sua esperienza personale di esiliato (l'incisione "Exilium vita est" campeggia sopra una porta). Ma altre scritte fanno pensare al suo interesse per l'esoterismo (era un Iniziato? Era un leader dei Templari, del Priorato di Sion, delle Giovani Marmotte? Conosceva la posizione e l'importanza del Santo Graal, e la ricetta segreta della Coca Cola). Al penultimo piano della casa si trova una stanza impressionante (non l'unica): da una parte un letto con baldacchino, sempre decorato a mano da Mr Hugo, con funzione di "letto funebre". In mezzo, un lampadario/candelabro in legno (con rocchetti per filatura riciclati a reggere le candele) che, anziche' partire dal soffitto e scendere, si erge dal pavimento, ed e' sormontato da una scultura di donna (la Madonna?). E nell'altra meta' della stanza, un severo tavolo, adatto piu' a fungere da banco di tribunale che come desco familiare; dietro, tre sedie altrettanto severe, adatte ad un magistrato dell'Inquisizione spagnola, con dietro scritto, in latino, Padre, Madre, Figlio.
All'ultimo piano, infine, una stanza luminosissima in cui Victor Hugo amava scrivere, con un'ampia vetrata che risale il tetto, una gran vista sulla baia di Guernsey, un'inefficace stufa presente piu' per decorazione che per riscaldare il grande scrittore nelle giornate invernali. E due tavolini a scomparsa per scrivere (come dire che Hugo, piuttosto che scrivere su uno dei tanti grandi tavoli presenti in casa, preferiva crearsi artificialmente dei limiti, e utilizzava supporti probabilmente traballanti, che rientravano nel muro. Se fosse vivo ora avrebbe i computer piu' recenti con le versioni piu' aggiornate di Office o OpenOffice, e si rifugerebbe in un angolo nascosto della sua casa a scrivere con un vecchio iPod, o con una Lettera 32). Nella stanza, un letto spartano parrebbe un ulteriore indizio della vocazione ascetica di Hugo, il Charles Dickens francese, se non fosse che ... pochi metri piu' in la', sotto la vetrata, c'e' un divano multi-piano piu' adatto ad un party hollywoodiano che ad un asceta dedito alla sua arte. Ma potrebbe essere stato aggiunto di recente.
Giudizio sommario? La casa di Victor Hugo vale gia', da sola, una visita a Guernsey.
Argomenti: foto, Isole del Canale, personaggi
Commenti (1)Commenta
E la stanza che mi piace di più è la stanza all'ultimo piano con le vetrate che danno sulla baia, forse perché ho sempre immaginato proprio cosi uno scrittore: un luogo dove alzando lo sguardo si spazia un vasto spazio per poter meditare su ciò che sta scrivendo e per prendere ispirazione dal lasciar andare l'immaginazione con lo sguardo perso all'orizzonte.
Un articolo a caso
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