La situazione Cina - Taiwan spiegata in breve

Per chi ha 20 secondi, un minuto o 10 minuti

16/02/2018 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Volete capire i rapporti tra Cina e Taiwan ma avete poco tempo? Ecco tre spiegazioni progressivamente piu' lunghe e complesse, ma tutte e tre piuttosto semplici: non c'e' bisogno di una laurea in storia o in scienze politiche per leggerle.

Per chi ha solo venti secondi: la crisi tra Cina e Taiwan in 25 parole


Cina e Taiwan sono due Nazioni separate dal 1895. La Cina non vuole farsene una ragione e sta cercando di strangolare economicamente e politicamente Taiwan.

Spiegazione per chi ha un minuto (100 parole)


1895: l'impero cinese cede Taiwan al Giappone. 1931: il Giappone invade la Cina: affronta le armate del Partito Nazionalista cinese ("Kuomintang") e quelle comuniste, in guerra tra loro dopo la caduta dell'impero (1911). 1945: finita la guerra col Giappone, il Kuomintang instaura la Repubblica Cinese a Taiwan, e nel 1949 abbandona la Cina dopo la sconfitta nella guerra civile; in Cina viene fondata la "Repubblica Popolare Cinese". Poi Cina e Taiwan passano periodicamente da una guerra "calda" (cannonate cinesi verso le isole taiwanesi) a una "fredda". Ora siamo in piena guerra economico/politica.

Spiegazione per chi ha dieci minuti (circa 650 parole)


Nel 1895 l'impero cinese Qing cedette l'isola di Taiwan al Giappone; l'impero Qing crollo' poi nel 1911, e venne sostuito dalla Repubblica Cinese ("Republic Of China", sigla ROC). Nel 1931 il Giappone invase la Cina: si trovo' a fronteggiare le armate del Partito Nazionalista cinese ("Kuomintang") di Chiang Kai-shek e quelle comuniste di Mao Zedong, che combattevano anche tra loro. Nel 1945 finisce la guerra col Giappone, Taiwan viene ceduta alla Repubblica Cinese (che non aveva mai avuto prima il controllo di Taiwan!) e occupata dal Kuomintang. Nel 1949 termina la guerra civile in Cina, il Kuomintang viene sconfitto e si ritira a Taiwan, portandosi dietro il titolo ufficiale di "Repubblica Cinese" (quello del 1911); in quel momento, in Cina viene fondata la "Repubblica Popolare Cinese": sia Cina che Taiwan rivendicano il controllo della Cina e di Taiwan, al punto che la tomba di Chiang Kai-shek a Cihu (Taiwan) venne considerata provvisoria, in attesa di "riconquistare" il territorio cinese (voleva essere seppellito nella sua citta' natia, Fenghua); entrambe le Nazioni sposano l'idea della "One China": entrambe si considerano l'unica, vera Cina, e impongono a chi ha rapporti con una (Cina o Taiwan) di non averne con l'altra (Taiwan o Cina).

Nei decenni successivi, Cina e Taiwan passano periodicamente da una guerra "fredda" a una "calda" (cannonate tra la Cina e le taiwanesi isole Matsu e Kinmen); la democrazia e' inesistente in Cina e limitata a Taiwan (c'e' la legge marziale). Nel 1966 la Cina, sotto il controllo di Mao, lancia la "Rivoluzione Culturale" e rimane chiusa ai contatti con l'estero; a partire dai primi anni Sessanta (e fino agli anni Novanta) Taiwan, insieme a Hong Kong, Singapore e Corea del Sud, e' una della "quattro tigri asiatiche": quattro Nazioni con elevata industrializzazione, forti spese per l'educazione e lo sviluppo tecnologico, e tassi di crescita superiori al 7% annuo.

Nel 1971 l'Organizzazione delle Nazioni Unite smette di riconoscere la Repubblica Cinese (Taiwan) e riconosce la Repubblica Popolare Cinese (la Cina). A partire dagli anni Settanta, Taiwan diventa progressivamente piu' democratica sotto la leadership di Chiang Ching-kuo (figlio di Chiang Kai-shek). Le prime elezioni presidenziali taiwanesi pienamente democratiche si svolgono nel 1996 (in Cina non ci sono ancora state, e siamo nel 2018). Taiwan rinuncia a riconquistare la Cina, la Cina non rinuncia a conquistare Taiwan. Nel XXI secolo, grazie al suo ruolo centrale nell'economia mondiale, la Cina pone le Nazioni con cui ha rapporti commerciali di fronte ad un àut àut: o fanno affari con la Cina o con Taiwan. Taiwan, ormai democratica e di fatto indipendente dal 1949, ha abbandonato da un pezzo l'idea della "One China", mira ad una coesistenza pacifica e per questo evita di dichiarare pubblicamente la propria indipendenza, atto che scatenerebbe reazioni militari in Cina.

Negli ultimi anni gli investimenti cinesi all'estero hanno portato molte Nazioni a cambiare riconoscimento: se prima riconoscevano Taiwan, i finanziamenti cinesi le hanno spinte a riconoscere la Cina, e ad oggi (febbraio 2018) solo 19 Stati riconoscono Taiwan; l'unico in Europa e' Citta' Del Vaticano, quindi l'unica ambasciata taiwanese in Europa e' quella che sta al civico 4/d di Via della Conciliazione a ... Roma.

Dalla fine del 2017, l'offensiva economica cinese si intensifica: varie aziende (tra cui Zara, Qantas, Delta, Marriott) vengono punite per aver parlato di "Taiwan" come di un'entita' differente e separata rispetto alla Cina.

Sono in corso negoziati tra Cina e Vaticano: la realpolitik impone al papato di badare ai tanti cattolici cinesi prima che ai pochi cattolici taiwanesi. Se lo Stato Pontificio dovesse smettere di riconoscere la Republic Of China (Taiwan), rischia di portarsi dietro qualcuna di quelle 19 Nazioni che ancora riconoscono Taiwan.


Argomenti: Cina, politica, storia, Taiwan

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