Tromsø : le renne, la gita in slitta, i Sami

Foto di un'escursione nel circolo polare artico per persone tranquille

07/04/2022 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Per fortuna la gita a caccia dell'aurora boreale vicino a Tromsø e' finita presto, perché per il giorno dopo il programma prevedeva qualcosa di quasi altrettanto interessante: una gita in slitta trainata da renne con guide Sami.

Il pullman della gita organizzata viene a prenderci davanti all’albergo, vicino al porto di Tromsø. A bordo la guida ci illustra il panorama e ci fornisce nozioni di cultura Sami. Per chi non se lo ricorda o non lo sa, i Sami sono il popolo che in precedenza conoscevamo col nome di Lapponi, che è un nome dato loro dai dominatori dei territori in cui vivevano, e perciò considerato offensivo dai Sami. Vivono in Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia,

Costeggiamo un fiordo, panorami bianchi di neve a destra e a sinistra, temperatura molto sotto lo zero fuori dal pullman. Neve e ghiaccio sulla strada. L’organizzazione dell’escursione mi pare meno precisa di quella di ieri sera a caccia dell’aurora boreale: siamo partiti un po’ in ritardo, l’appello m’è parso macchinoso, le spiegazioni che riceviamo - sempre in inglese impeccabile - sono meno precise di quelle di ieri.



Arriviamo al villaggio Sami. In realtà non è un villaggio, è un parco con alcune tende, simili alle yurte mongole più che ai tepee dei nativi americani, semplici da fuori ma calde e molto accoglienti, capaci di ospitare una cinquantina di persone. Le nostre guide ora sono due ragazze Sami.

Entriamo in una tenda dove ci viene ri-spiegato il programma della giornata e altre cose (la posizione dei bagni, informazione importante soprattutto con questo freddo).



Usciamo dall’ultima tenda, le renne sono ovunque. Sono piccole, se ti aspetti qualcosa di grande quanto un alce o un caribù, due animali con cui vengono spesso confuse. Sono più basse anche dei cervi, hanno dimensioni simili a dei grossi cani, ma con occhi di vitello, corna da cervo e scarpette da tip tap.

Le renne sono come i mariti: bisogna dar loro degli ordini, non dei suggerimenti!



Ci vengono forniti dei secchi con del cibo in pellet, basta avvicinare il secchio e le renne vengono a mangiare, senza aggressività ma a volte spingendo il secchio col muso e ribaltandolo.



Una signora mi parla delle renne. Come per molti Sami, uno dei suoi genitori e' norvegese, l'altro e' un Sami. Oggi, qui, le due culture sembrano convivere armoniosamente, ma non sempre e' cosi'.


Il sole non sorge più in questo periodo (novembre), e ogni giorno ci sono quattro-cinque ore in cui il cielo e' roseo o rosso, come in un tramonto permanente. Fa freddo, non quanto la notte scorsa, ma fa freddo: siamo a -11 gradi.



Fa una strana impressione vedere una buona parte di questi animali dotati di un solo palco (corno), mentre l’altro manca dalla radice. Ci viene spiegato che i palchi cadono e ricrescono.



Abbiamo sfamato qualche renna, fatto qualche foto, ora è arrivato il nostro turno per la gita sulla slitta trainata da renne.



Ci indicano una slitta libera, saliamo, ci piazziamo una coperta sulle gambe, perché stando seduti a trenta centimetri dal terreno innevato, senza camminare, il freddo si sente molto. Partiamo.



È un giro di non più di 15-20 minuti in circolo, senza mai allontanarsi molto dalle tende.



La realtà è che questa gita in slitta è parecchio scomoda, si sentono tutte le irregolarità del terreno, la velocità è appena superiore (forse) a quella di un pedone, e si perde calore ogni minuto.



A posteriori, direi che è una di quelle cose che “va fatta” per dire che l’avete fatta, ma per avvicinarsi alle penne, fotografare, persino fare una foto con loro, non è necessario partecipare alla gita in slitta.



Durante la gita c’è una renna che tira la slitta e una seconda, affiancata alla slitta, forse con funzione di riserva.



Due renne in pausa.


Durante la pausa per il pranzo incontriamo una coppia piemontese. Se noi siamo, come abbigliamento, al limite della sopravvivenza, loro sono invece pronti per una esplorazione polare: non so quanti strati di abbigliamento indossino, ma è tutto abbigliamento tecnico.



Una delle ragazze Sami che ci ha fatto da guida canta alcune canzoni tradizionali.


Pronti per il ritorno a casa!








Argomenti: animali, Norvegia, racconti, Scandinavia

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