Perché non mi piace l'aeroporto di Bangkok

Non e' solo colpa di Bridget Jones, giuro

24/04/2023 | Claudio_VL | 2 commenti

Ogni aeroporto ha pregi e difetti. Atlanta (Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport, per chiamarlo col suo nome completo) mi piaceva, quando dovevo usarlo di frequente qualche anno fa, ma l'area bagagli era fuori dall'area riservata ai passeggeri in arrivo, quindi soggetta a furti. Changi Airport, a Singapore, viene spesso considerato il miglior aeroporto al mondo, ma a me pareva... strano (troppi alberi dentro l'aeroporto, forse). Qui a Londra apprezzo Heathrow, a due passi da casa, nonostante l'impossibilita' di scaricare gratuitamente passeggeri (e nonostante l'autobus costi quasi due sterline per un tragitto di tre chilometri, dal paesino in cui vivo); mia moglie trova Stansted stressante (mentre io apprezzo il personale dell'aeroporto, e apprezzo meno i 100km necessari per arrivare al terminale). L'aeroporto di Taipei (che poi e' a Taoyuan) mi piace, c’è persino una moto Aermacchi nell'area partenze, ma ci sono aree in cui si sente l’umidità, quando la temperatura esterna arriva a 40 gradi e l’umidità e' cosi' intensa che potresti distillare l'aria.

E l'aeroporto di Bangkok? Ci passai per la prima volta quasi vent'anni fa, col volo Eva Air Londra-Bangkok-Taipei, che fa una remunerativa tappa in Thailandia per poi dirigersi verso Taiwan. Mi ci fermai alcune ore, in attesa della seconda tratta verso Taipei. In giro c'erano tante persone che non parevano viaggiatori e non sembravano lavoratori dell'aeroporto, individui vagamente sospetti. O forse fu Che pasticcio, Bridget Jones! a rendermi sospettoso. Quel film del 2004 riprende fatti di cronaca capitati spesso in quegli anni: passeggeri incauti che accettavano di trasportare misteriosi pacchetti oltre i controlli aeroportuali, e venivano poi arrestati. Altri passeggeri che venivano arrestati con accuse vaghe e che finivano col dover pagare in contanti per riacquistare la libertà.

Sia come sia, dal 2004 ad oggi (anzi: a novembre 2022, quando sono passato le ultime due volte dall'aeroporto di Bangkok), sono passato per Bangkok una dozzina di volte; lo sbarco e il reimbarco sullo stesso aereo, a Bangkok, e' fonte di tensione. Non c’è mai il tempo per visitare l'aeroporto e fare acquisti (in passato le soste a Bangkok erano più lunghe); si tratta solo di scendere dall'aereo col bagaglio a mano, fare un lungo giro e ritornare allo stesso gate passando per un (ineludibile) controllo.

Il "controllo" inizia come nelle peggiori barzellette sui carabinieri: l'addetta alla sicurezza dice "Passport and boarding card", tu le dai carta d'imbarco e passaporto, e lei ti ripete "PASSPORT AND BOARDING CARD", per rimarcare che vuole i documenti in quel preciso ordine, anche se il controllo e' puramente visivo (guarda i documenti, poi ti guarda in faccia).

Il personale addetto ai controlli e' estremamente sospettoso, e superato il primo ostacolo si arriva al controllo del bagaglio a mano e della persona. Le indicazioni sono carenti o posizionate male: e' necessario rimuovere liquidi, PC portatile, e a volte scarpe, cellulare, batterie ausiliarie e altre cose, e piazzarle il tutto in vassoio individuali (uno per oggetto, e non ce ne sono mai abbastanza), ma l'elenco degli oggetti da rimuovere viene spostato spesso, a quanto pare, per cui lo vedi e lo leggi solo dopo che il tuo bagaglio fallisce il primo passaggio nello scanner. A volte il personale ti gira intorno e ti osserva mentre ti togli le scarpe e prepari il bagaglio. Poi, in uno spazio ristretto vicino alle scale mobili, ti rimetti le scarpe e rimetti le tue cose nel trolley. Una volta ho visto una coppia superare i controlli per poi venire richiamata e fermata mentre stava salendo sulla scala mobile.

Il tutto contribuisce a rendere poco piacevole, per me, la visita all'aeroporto di Bangkok.


Argomenti: aeroporti, Tailandia

Commenti (2)Commenta


25/04/2023 09:09:35, Alesino
Vedo che sei un porfondo conoscitore di areoporti..
Per mia sfortuna pure io ne ho frequentati spesso, ma sempre gli stessi e poco esotici: venti e passa anni fa usavo molto quello di Manchester, comodissimo e nuovo di zecca, poi é cominciata l'era di Stansted, che a me all'epoca sembrava comodissimo, ma forse perché non avevo ancora figli.
Al trasferirmi in Belgio sono fdiventato un habitué di Zaventem, ossia Brussels "vero", non Brussels South piazzato a Charleroi, cioé quasi in Francia..
Zaventem rimane per me il migliore di tutti, a scala europea per lo meno, forse anche per ragioni sentimentali (il rpimo viaggio di mio figlio a 3 settimane, il volo nuziale a Madrid..)
Seguente: Barcelona el Prat, scomodo da raggiungere ma effiicente, dopodiché Porto, altro areoporto comodissimo - per chi possiede una cabina di teletrasporto, sennó coi mezzi pubblici tanto vale restare a letto tanto il volo non lo prenderai mai..
Nel mezzo ci sono stati svariati areoporti di Barbie gestiti da Ryanair, tipo Treviso per capirci, e arriviamo a Frankfurt, che ha il pregio di colegare mezzo mondo e lo svantaggio di essere in Germania..
Ah, dimenticavo quello di Denver, che copre una superficie pari a mezza Emilia Romagna, e lo posso testimoniare perché io e mio fratello tentammo di uscirne a piedi e dopo piú di un'ora di cammino eravamo ancora all'interno, se non ci avesse raccolti un taxi di passaggio saremmo ancora lí!
Ma si sa, tutto é piú grande in America..

Chiudo con una considerazione: nella mia scala di valori un areoprto prende 10 garantito se é possibile arivarci in treno/tram, 5 se ci arrivano solo bus, -1 se si raggiunge solo in auto.
28/04/2023 00:51:17, Claudio_VL
Ne hai visti quasi più tu, di aeroporti. In particolare, hai visitato aeroporti che non conosco. Da Bruxelles sono passato in treno, da Barcellona in moto. Francoforte l'ho visto nel 1998, credo, in uno dei miei primi voli. Denver, Porto, Manchester, mai visitati.

Usando la tua scala di valori darei un bel punteggio agli aeroporti scandinavi. In Norvegia finora abbiamo sempre preso autobus cittadini per raggiungere le città dagli aeroporti, idem in Finlandia e - mi pare - in Svezia.

Stansted si merita il massimo dei punti, per te, visto che e' raggiungibile in treno, giusto? Per me e' causa di alzatacce (02:30 di notte), e incubi ad occhi aperti, quando alle quattro di mattina mi trovo davanti all'obbligo di uscire dalla M11 per seguire una deviazione che passa tra supermercati e zone industriali, con cartelli che paiono indizi per Sherlock Holmes, tanto sono difficili da notare.

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