Il rifugio Città di Chivasso, al Nivolet, è chiuso

27/08/2023 | Claudio_VL | 2 commenti

Il rifugio Città di Chivasso, presso il colle del Nivolet, è chiuso per tutto il 2023. Ne parlo in un momento cosi' tardo, nel corso dell'anno, perche' puo' ancora capitare, in queste settimane di fine estate, di arrivare al Nivolet sperando di poter mangiare al rifugio, con vista sui due laghi sotto, e ovviamente non e' possibile. Non e' una tragedia: e' sempre possibile proseguire per un chilometro fino al Savoia, alla fine della strada, oppure tornare indietro verso Ceresole, fermandosi in uno dei ristoranti lungo la strada.

Piu' serio il problema per chi desideri appoggiarsi al Citta' di Chivasso per un pernottamento durante un trekking autunnale/invernale: anche l'area invernale del rifugio e' chiusa.





La fine della gestione del rifugio da parte del CAI di Chivasso ha lasciato un vuoto, anche di personalita': l'ultimo "custode" del rifugio, il signor Bado, che l'ha gestito per oltre trent'anni, e' un amante della montagna e dell'ambiente e un manager capace, e anche se - come spero - il rifugio riaprira', visitarlo sotto una nuova gestione sara' probabilmente un'esperienza meno memorabile.

Un foto del rifugio Citta' di Chivasso scattata qualche anno fa.
Il rifugio Citta' di Chivasso qualche anno fa

Una galleria di foto del Nivolet e dintorni: Col del Nivolet e dintorni: dighe curve, tornanti spompanti, panorami esaltanti


Argomenti: montagna, Piemonte, Valle d'Aosta

Commenti (2)Commenta


28/08/2023 11:13:18, AndreaG
Sarebbe interessante sapere quali vessazioni burocratiche hanno portato alla chiusura.

Se c'è rischio frane/slavine ok

Diversamente sarebbero da chiudere gli uffici dei burocrati
28/08/2023 13:20:58, Claudio_VL
Buongiorno Andrea!
In base a conversazioni avute negli ultimi 15 anni con gente della zona del Nivolet (e del rifugio), quella che si è svolta è stata una battaglia politica tra le entità amministrative sul cui territorio si trova il rifugio Città di Chivasso. Vado a memoria: il Parco del Gran Paradiso, all'interno del quale si trova il Colle del Nivolet, è parzialmente in Val d'Aosta, parzialmente in Piemonte. Al colle (e al rifugio) si arriva tramite una strada che passa in Piemonte, non ci sono strade che dalla Val d'Aosta portino all'area del Nivolet, area in cui si trova un secondo
rifugio, il Savoia, sulla piccola pianura dopo il colle. Nonostante l'assenza di collegamenti (servizi) con la Valle d'Aosta, la zona è geograficamente in Valle d'Aosta. Il rifugio era gestito dal CAI della città piemontese di Chivasso, da cui il nome. Sul sito del Cai di Chivasso c'è una spiegazione di come al CAI venne consentito di continuare a partecipare, formalmente, alla gestione del rifugio, salvo poi trovarsi estromessi per via dell'aumento dei contributi necessari a rinnovare completamente il posto.

Senza voler violare la privacy del signor Bado, l'ultimo gestore del rifugio, credo di poter scrivere che la vita di chi gestiva il rifugio è stata resa progressivamente più difficile da queste battaglie politiche, e dal tentativo valdostano di prendere il controllo del rifugio.

Io sono di parte, non in quanto piemontese, ma in quanto affezionato al rifugio, al personale e al gestore così come erano negli ultimi decenni (visito il Nivolet dal 1987), quindi non entro nel merito di chi abbia diritto a controllarlo. So solo che ora è chiuso ed è una perdita per tutti.

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