Ryanair viola le regole, l'ENAC sta a guardare

26/08/2012 | Di Redazione VL | Commenti: 6

L'ENAC e' parecchio occupata, in queste settimane, con il caso Windjet, ma e' possibile che questo le impedisca di occuparsi delle altre linee aeree che operano in Italia? Pensiamo in particolare ad una certa linea aerea low-cost irlandese. Come spiegato in ENAC: lingua italiana obbligatoria sui voli da e per l'Italia, e' appunto necessario, in base a quanto stabilito dall'authority di controllo del settore, che i voli da o verso l'Italia abbiano "almeno un assistente di volo facente parte dell’equipaggio (che) sia in grado di parlare e comprendere la lingua italiana".

I vostri fedeli redattori di ViaggiareLeggeri.com hanno coraggiosamente prenotato un volo Ryanair da Londra-Stansted a Torino, nei giorni scorsi. Si sono valorosamente presentati in aeroporto alle cinque e tre quarti di mattina, come richiesto per un volo in partenza alle 07,10. Sono saliti a bordo, hanno combattutto con i bagagli sovradimensionati di tanti altri passeggeri (gente, i vostri zaini 60x40x40cm portano via spazio a quelli dei passeggeri che rispettano le dimensioni imposte da Ryanair, 55x40x20cm. Pensateci un momento), si sono seduti e sono arrivati a destinazione. E nel corso del volo hanno posto ai cordiali assistenti di volo Ryanair (si', tutti cordiali e disponibili), in inglese, una domanda semplice semplice: Quale membro dell'equipaggio parla italiano? La risposta e' stata chiara, precisa, limpida ... e spiacevole: Non c'e' nessuno che parli italiano a bordo, perche' dovrebbe esserci? Perche' lo dice l'Ente Nazionale per l'Aviazione Commerciale in Italia, ecco perche'. Una regola che Ryanair ignora, e che l'ENAC non fa rispettare.

Che cosa possiamo dire ai viaggiatori italiani che vorrebbero usare la Ryanair ma che non parlano inglese? Evitate Ryanair a tutti i costi fino a quando l'ENAC non implementera' misure per verificare il rispetto della regola sopra citata. Sperando che cio' succeda al piu' presto. Magari persino in questo decennio.



Link: Il regolamento ENAC sulla lingua italiana
Argomenti: ENAC, leggi e regole, lingue, Ryanair

Commenti (6)Commenta


27/08/2012 15:14:54, andreaG
Proposta più efficace: il nutrito staff redazionale di VL faccia una segnalazione all'ENAC della violazione regolamentare di cui ha avuto diretta conoscenza, indicando i dati esatti del volo
31/08/2012 07:20:28, andreaG
Qualcosa si muove!

Appena sentita al GR1, volo FR in atterraggio a cagliari;
il Comandante ha fatto le comunicazioni in inglese ed in dialetto sardo stretto (quindi penso che l'italiano lo sappia parlare)
31/08/2012 09:53:46, Redazione VL
Mi pare un'eccezione, simpatica ma non rappresentativa della situazione media dei voli Ryanair. E dubito che, in caso d'emergenza, il comandante abbia la possibilita' di assistere i passeggeri che parlano solo italiano, avra' altri problemi da risolvere.
08/10/2012 04:14:07, Fly4w4y
Bologna - Lanzarote - Bologna con Ryanair, due voli effettuati a fine Settembre...in entrambi i casi ho positivamente appurato la presenza di ALMENO un assistente di volo che parlasse ed intendesse la lingua italiana.
Ora non so se ciò è accaduto a seguito delle varie segnalazioni o per mera casualità, ma per quanto mi riguarda...e dal momento che sono un cliente non saltuario dei voli non domestici offerti da Ryanair...posso affermare che solitamente un assistente di volo che sappia parlare l'italiano è presente a bordo.

Saluti a tutti i frequentatori di ViaggiareLeggeri.
08/10/2012 09:58:07, andreaG
Bene, chissà che non si riesca a "civilizzare" il vettore irlandese (=rispettare le regole sulle comunicazioni in italiano, ma non solo: è giusto che FR paghi i contributi previdenziali in italia per i dipendenti "basati" nel nostro stato ecc...), possibilmente senza perdere le caratteristiche positive (puntualità e no frills)
09/10/2012 20:01:17, Fly4w4y
"...è giusto che FR paghi i contributi previdenziali in italia per i dipendenti "basati" nel nostro stato ecc...), possibilmente senza perdere le caratteristiche positive (puntualità e no frills)"

Onestamente la vedo dura.

Non so mica quanto conveniente sia farsi tassare gli stipendi dallo Stato italiano, viste le alte detrazioni annesse e connesse, e questo al solo scopo di ottenere una pensione che col passare del tempo sta diventando sempre più iniqua se non addirittura inutile.

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