Comodino fatto con materiale riciclato

Un 'bedside table' costruito con materiale di recupero

29/05/2015 | Di Claudio_VL | Commenti: 3
Comodino DIY

I britannici e le cose vecchie sono come pappa e ciccia: nelle case inglesi ci sono oggetti costosi, come in quelle italiane, ma più spesso ci sono cose (mobili, soprammobili, decorazioni) che non arrivano da un costoso mobilificio, ma da un "charity shop" (un negozio legato ad un ente di beneficenza), o da eBay, o nelle tante "car boot sales" che si svolgono tutti i weekend nel Regno Unito, o tramite Freecycle. Sono cose di seconda mano, usate, eppure "vintage", per usare un termine inglese entrato nella lingua italiana.

Il riciclaggio - perché di riciclaggio si tratta, visto che tanti di questi oggetti rischierebbero altrimenti di finire nelle discariche - non e' roba per poveracci, anzi: ci vuole tempo, per trovare l'oggetto giusto. Che poi dev'essere giusto per te, non per altri, e tu potresti volerlo per farci qualcosa di differente rispetto a quel per cui e' stato progettato e costruito. Per esempio, in un programma su Channel Four, qualche anno fa, vidi una ex stazione di pompaggio che, dismessa dall'azienda che gestisce l'acqua potabile, venne trasformata in una casa, e nella sala principale una Mini Cooper (quella vecchia, non quella grande e grossa del XXI secolo), privata del tetto, fungeva da scrivania. Classico esempio (doppio!) di riciclaggio in salsa britannica: prendi qualcosa di inutilizzato e lo trasformi in qualcos'altro.

Ed e' proprio in questa vena che ho "creato" il comodino nella foto. L'ho fatto soprattutto per risolvere un problema pratico: nella camera da letto, di fianco al lettone, c'e' spazio solo per un comodino normale. Dall'altro lato (il mio), lo spazio a disposizione e' troppo poco, grazie alla porta che e' incernierata nel posto sbagliato.
Stufo di posare libri, orologio e oggetti vari per terra, ho ripescato da un'altra stanza una mini-cassettiera in cartone che non era utilizzata al meglio (c'era solo carta ... da riciclare, per restare in tema), acquistata mesi prima in un supermercato (Tesco) per circa tre euro e mezzo: ogni comodino che si rispetti ha bisogno di cassetti.

Poi ho ripescato in solaio una colonna porta-CD in compensato, alta 25cm, e ho rimosso i CD (videogames di quindici anni fa) che conteneva, ed ho incollato la colonna alla cassettiera. Ho poi provato a riciclare una cornice a vista per utilizzarla come base per il comodino, ma si e' rivelata inadatta (troppo sottile), soprattutto nella prima versione del comodino, dotato di rotelle.

Buona idea, un comodino a rotelle, che cosi quando fai le pulizie lo fai scorrere via.

Invece mi sono ritrovato con un comodino che, a causa del suo poco peso, della scorrevolezza delle rotelle e della scarsa planarità del pavimento in legno, si ritrovava a vagare per la stanza, soprattutto se uno lo toccava inavvertitamente sui lati. La seconda versione ha visto una nuova base, fatta con un pezzo di legno trovato in un negozio di bricolage (Homebase) e pagato meno di un euro. Sotto, per evitare di ritrovarmi di nuovo con un comodino da corsa, ho fissato quattro piedini in gomma, pagati un paio di euro (non avevo niente di adatto, in giro per casa). Il comodino finale misura 32cm (profondità) per 25cm (larghezza) per 46cm (altezza), ed e' perfettamente adatto allo spazio a disposizione di fianco al letto.

La finitura, volutamente grossolana (leggi: dopo due ore complessive di lavoro non poteva fregarmene di meno) e' stata completata con verniciatura con uno smalto blu intenso acquistato anni prima e lasciato inutilizzato per anni nella "shed", il casotto-ripostiglio tipico dei backyard britannici. Usare uno smalto per verniciare cartone, legno e compensato permette di mostrare le venature naturali di questi meravigliosi materiali... no, non scherziamo: usare uno smalto così, senza neppure una mano di "primer" (base), porta ad avere una verniciatura non uniforme, semi-trasparente, tanto che si vedono chiaramente le pennellate. Ma va bene così, e' un mobile ancora più unico, con le sue imprecisioni. E soprattutto, mi sono divertito nel realizzarlo, e ho riciclato diversi oggetti che giacevano inutilizzati o sottoutilizzati in giro per casa.


Argomenti: casa e case, ecologia, fai da te, Upcycling, vivere in Inghilterra

Commenti (3)Commenta


30/05/2015 18:42:35, Jonathan65
Bella la definizione "comodino da corsa" che mi ha fatto venire un idea per una possibile evoluzione in chiave tecnologica, ovvero il comodino Smart, che quando suona la sveglia si allontana evitando gli ostacoli grazie ad un controller arduino su cui è caricato il software ardurover e che volutamente va e viene dalla camera al bagno costringendo l'utilzzatore ad alzarsi dal letto per fermare la sveglia!
30/05/2015 22:13:46, Claudio_VL
Geniale! Il comodino potrebbe anche andare in cucina - sempre con la sveglia incorporata che suona - a preparare il caffè. Poi, quando superi la soglia della camera da letto, la sveglia smette e il comodino da corsa ti raggiunge e ti consegna il caffè.
01/06/2015 09:40:29, Jonathan65
Ed a quel punto si potrebbe davvero dire che i computer fanno il caffè !

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