In moto nello Yorkshire: un paradiso che porta ... in Paradiso?
16/08/2013 | Autore: Claudio @ VL | 0 commenti
Le strade dello Yorkshire settentrionale, in Inghilterra sono un paradiso per motociclisti: colline con curve, curvoni e rettilineei, il fondo stradale in ottime condizioni, la campagna a fare da sfondo. Ma quest'anno su quelle strade sono morti 11 motociclisti, contro le due vittime del 2012. Le cause per quest'incremento? L'estate del 2013 e' molto piu' calda e secca rispetto a quella dello scorso anno, e questo ha portato piu' motociclisti sulle strade. Poi ci sono i pericoli lungo le strade: curve cieche, muretti in pietra, trattori e altri veicoli che si muovono lentamente.
Quello della velocita' e' uno dei punti dolenti, in cui siamo noi motociclisti ad essere in torto: alcuni bikers vittime di incidenti nel North Yorkshire guidavano a velocita' superiori a 160 km/h, e tra loro ce n'erano alcuni che andavano oltre i 220 km/h, in una nazione dove il limite massimo in autostrada e' 112 km/h (70 miglia orarie) e quello su strade extraurbane e' spesso di 75 km/h (50 MPH, Miles Per Hour). Gare tra motociclisti sembrano anche diffuse, con i biglietti dei parcheggi delle citta' dello Yorkshire a dimostrare il tempo impiegato lungo il percorso.
Il M.A.G. (Motorcycle Action Group) segnala che in ogni caso i motociclisti vengono etichettati come i "cattivi" della situazione. Ma se e' vero che, dopo un incidente con un motociclista, troppi automobilisti - in ogni nazione, Italia compresa - continuano a dire "non l'ho visto", e' anche vero che una moto che si avvicina ad una velocita' tre volte piu' alta del limite previsto riduce di parecchio il tempo a disposizione degli altri utenti della strada.
Link: BBC
Argomenti: strade, moto, guidare all'estero, Gran Bretagna, incidenti
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