Dopo tante settimane di auto-isolamento, di distanziamento sociale, di lavoro da casa, o di assenza di lavoro, di pieno all'auto fatto l'ultima volta in marzo, di guanti e mascherine, di governi che sbagliano (e che sbaglierebbero qualsiasi cosa facessero) ... cerchiamo di non rinunciare alle precauzioni, ma speriamo di poter tornare a viaggiare, magari facendoli contare di più, quei viaggi. Anziché andare ogni mese a Londra o Parigi o New York (o Roma) perché "bisogna" andarci, meglio forse fare qualche viaggio in meno, ma più sognato, desiderato, difficile da immaginare e poi difficile da dimenticare.