Viaggio a sorpresa a Stoccolma per San Valentino 2024

Splendida sotto il sole, anche col ghiaccio

05/04/2024 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Ogni anno, a febbraio, inizia la mia attesa per l’incombente (e desiderato) viaggio a sorpresa per San Valentino, una tradizione tra mia moglie e me. Dove andremo? Mi ritroverò coi doposcì in spiaggia, o con le infradito al Polo Nord? Poi finalmente arriva il giorno della partenza. Partiamo quando c’è un fine settimana disponibile, lavoro e impegni permettendo. Non so dove andremo, ma mi è stato imposto da mia moglie un giaccone più caldo di quello che ho usato quando siamo andati in Norvegia o in Islanda, quindi… andremo in Groenlandia???

Durante il tragitto in autobus da casa all’aeroporto di Heathrow, mia moglie dissemina indizi, cosi’, tanto per farmi impazzire, come quando butti un osso ad un cane, ma glielo lanci dove non può arrivare.

"Dov’è che abbiamo fatto la tessera del National Trust? Eravamo in Cornovaglia?"
"Hai le stesse calze invernali che indossavi a Tromsø?"
"Peccato non tornare in Sicilia per il nostro anniversario, quest’estate…"

Heathrow, lounge della British Airways. Finalmente viene svelata la sorpresa: andiamo a Stoccolma. È una sorpresa anche perché ci siamo stati qualche anno fa. Non sarà mica una tappa intermedia verso qualcosa ancora più a nord?

Volo tranquillo, atterraggio, prendiamo il treno Arlanda Express fino alla stazione di Stoccolma, a due passi dal nostro hotel, il solito Radisson Blu. San Valentino… Scandinavia… British Airways… Radisson… non mi sento più di criticare gli abitudinari che vanno sempre a Rimini, a Cefalù o a Pietra Ligure: siamo tutti avventurosi quando c’è da stroncare le abitudini di qualcun altro.

Stazione ferroviaria, Stoccolma

Arriviamo in hotel più presto che in altre occasioni, e siamo a letto verso le dieci. Letto comodo, confortevole, con coperte e lenzuolo separati. Cuscini un po’ sottili, ma molto meglio della volta precedente a Stoccolma (o in un albergo differente a Copenhagen, quando ci venne chiesto un pagamento extra per ulteriori cuscini).

Una cosina vista sabato mattina

Sabato mattina, colazione leggera, solo due piatti tra dolci e English Breakfast, ma non rinuncio alla frutta (un acino d’uva). Poi andiamo a piedi verso Riddarholmen, l’isola di fronte all’hotel, sfruttando la posizione del Radisson, che come sempre con questa catena, tende ad essere attaccato al centro città. Se pensate sia pubblicità, vi informo che sono io a pagare la catena Radisson, e non viceversa…

Isola Riddarholmen: chiesa Riddarholmskyrkan, usata in passato per la sepoltura dei monarchi svedesi.

Splendida la vista sul Riddarfjärden, la baia ghiacciata intorno all’isola.

Fa freddo ma non si sente: quel famoso giaccone pare adatto al Polo Nord, ma non dimenticate guanti e berretto: in febbraio la temperatura e’ intorno allo zero.

Lasciata l’isola, proseguiamo a occhio, guardando gli edifici che spiccano per decidere dove andare: "guarda quel tetto colorato, sarà una chiesa o un edificio pubblico? Andiamo a vedere". Niente smartphone: abbiamo dato un’occhiata in mattinata, in albergo, e abbiamo visto che siamo a poca distanza da tantissime cose interessanti, per cui procediamo lasciando che edifici, vie e monumenti ci capitino davanti quasi per caso.

E' solo una mia impressione, oppure draghi e mostri nordici tendono ad essere più mostruosi - e mostruosamente dettagliati - di quelli di altre culture?

Ci troviamo in una via piena di negozi, ristoranti e case interessanti (c’è un palazzo storto che ne ricorda uno piuttosto famoso a Windsor): Stora Nygatan. Un negozio specializzato in musica heavy metal, probabilmente la musica più popolare in Scandinavia, nonostante Abba e Roxette.



Poi passiamo in un’altra via del genere, Västerlånggatan, che si rivela più turistica della precedente, ma ancora abbastanza pittoresca. Boh, ce la siamo cercata: cercheremo di evitare i negozi attira-turisti, durante il resto di questa visita a Stoccolma.

Una galleria tra Stora Nygatan e Västerlånggatan (mi pare).

Ci fermiamo a pranzo in un ristorante di fusion asiatica nella galleria.

Arriviamo alla piazzetta dove c’è il museo Nobel, con relativa lunga coda di gente che aspetta di entrare. Palazzi coloratissimi, in questa piazza.



E ti rendi conto che basta il sole a trasformare una visita turistica. Mia moglie ed io ci ricordiamo pochissimo della prima visita a Stoccolma, pochi anni fa, ma col bel tempo che abbiamo trovato questa volta, ogni piazza, ogni chiesa, ogni palazzo sembra avere colori più brillanti, e tutto diventa più piacevole e più memorabile. Ci poniamo la classica domanda da posto-che-ci-piace-tantissimo: “Sarebbe bello se offrissero un lavoro a tutti e due qui, eh?”.

Riksdagshuset, la sede del Parlamento svedese. E tanto ghiaccio.

La gita continua, il freddo - due gradi sopra lo zero, a volte due sotto - non da’ troppo fastidio. Facciamo circa sedicimila passi al giorno, sia sabato che domenica. Lunedì mattina uscirò poi solo io, mia moglie decide di rimanere in hotel per rispondere ad alcune email di lavoro, ma soprattutto perché ha iniziato a nevicare.

Stadsmuseet, il museo municipale. Interessante, gratuito, utile anche solo per una sosta durante le escursioni a Stoccolma (bagni gratis, utile ricordarlo).

Questa nave NON e' affondata, quindi non e' la famosa Vasa, affondata durante il suo viaggio inaugurale nel 1628. La Vasa e' in un museo apposito.

Sara' Stoccolma, ma a me questa zona ricorda Praga.

Vista panoramica dalla passerella presso il Katarinahissen, l'ascensore che porta dalla parte più bassa dell'isola di Södermalm alla parte più alta, la strada Katarinavägen. L'ascensore era fuori servizio durante la nostra visita.

Vista dalla nostra camera in hotel.



Una delle viste migliori di Stoccolma, secondo me. Vi lascio indovinare da dove ho scattato questa foto.

Lo so, noi italiani siamo sportivi. Ma quanta gente c'era che correva a Stoccolma, con temperature sotto zero, la domenica mattina!

Il municipio di Stoccolma, che poi e' l'edificio che si vedeva dalla nostra camera al Radisson.

Una piazza in centro.

Lunedì mattina, con la neve che cadeva ad intermittenza, il sole invisibile e il freddo più percepibile, la passeggiata in citta' non e' stata molto piacevole. Ma non importa, ormai avevamo accumulato un buon numero di bei ricordi. Magari torneremo ancora nella capitale svedese.



Argomenti: foto, racconti, Scandinavia, Svezia, viaggio a sorpresa per San Valentino

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