Il rituale del bucato in Inghilterra

Gli inglesi parlano spesso del tempo, e ne hanno motivo

06/10/2024 | Claudio_VL | 0 commenti

La vita dell’expat in Inghilterra è molto glamorous, passiamo da un party all’ambasciata ad uno con la Famiglia Reale… beh, non proprio. Anzi, proprio per niente. Quel che facciamo, di sicuro, e’ lavare i panni, proprio come si fa in Italia nel resto del mondo. Con qualche complicazione in più, forse.





Gli inglesi dicono che da loro, ogni giorno si vedono almeno tre stagioni. Ed è vero: tempo mutevole, nuvole basse che corrono veloci sulla campagna sulla città, per cui anche in una giornata di sole può capitare l’occasionale acquazzone, e anche in una giornata di pioggia può arrivare uno sprazzo di sole.

Ho sempre pensato che gli inglesi, nonostante siano molto legati alla loro storia, alle loro tradizioni e, in generale, al passato, siano più ben disposti e fiduciosi nei cambiamenti, rispetto a noi italiani, che abbiamo detti come “nessuna nuova, buona nuova“, o “cambiare tutto per non cambiare niente“. Secondo me questo atteggiamento deriva dall’abitudine a vedere le condizioni meteorologiche che cambiano così rapidamente e così di frequente, mentre per esempio in Italia (parlo del Piemonte che conosco meglio) capita di avere settimane senza pioggia, oppure tanti giorni senza il sole, ma con poche variazioni all’interno delle singole giornate. Ma sto divagando.

Dicevo che le condizioni meteorologiche, qui in Inghilterra, influenzano il lavaggio dei panni, per cui le previsioni del tempo diventano essenziali: senza conoscerle, non accendi neanche la lavatrice. Per fortuna, spesso sono accurate (no, non sempre: il tempo è mutevole, come dicevo), A volte sono precise quasi al minuto: è prevista pioggia per le 14, sono le 13:30 e c’è ancora il sole? Fidati, arriverà la pioggia, più o meno puntuale.

Lavatrice piena, si avvia automaticamente di prima mattina, così quando ti alzi i panni sono pronti per essere stesi, in modo da avere più ore possibili di sole a disposizione. Li stendi, e dopo qualche ora li giri, perché se non c’è il caldo dell’estate, a volte trovi maglioni e polo che sono quasi asciutti da un lato ma ancora molto bagnati dall’altro.

“Va bene, ma perché ci stai spiegando come si fa il bucato e come si stende”, direte voi?

Trovo che il rituale del bucato, qui, sia un po’ differente da come me lo ricordavo in Italia, non solo per il meteo, ma anche per le relative interazioni coi vicini di casa.

Hai visto le previsioni del tempo, dicono che ci sarà il sole, ma sono già le nove di sabato mattina e in nessuno dei giardini dei tuoi vicini c’è il bucato steso. Che succede? Non si fidano del Met Office? La diffidenza è contagiosa, ma a volte sei semplicemente il primo ad aprire lo sportello della lavatrice.

Dopo aver steso il bucato, di solito uno torna in casa e si rimette a lavorare, o a leggere, o persino a guardare la TV, se non ha altri impegni, e sono cose difficili da fare se passi il tempo a guardare dalla finestra. Mi è capitato spesso di essere impegnato al lavoro col computer e di sentire il telefono che trilla. “ Claudio, sono Andy, guarda che sta iniziando a piovere“. Andy (nome di fantasia) E appunto un vicino di casa, che evidentemente ha notato immediatamente l’arrivo della pioggia. Un paio di volte mi sono venuti a bussare alla porta degli altri vicini, che stavano tornando da passeggiate con i loro cani, per dirmi appunto che stava piovendo. Io vedo i giardini dei vicini, loro vedono il mio, tutti sappiamo chi ha steso il bucato.

Poi c’è il curioso problema dei microclimi. In questo momento, per esempio, ho il bucato steso dietro casa, sto guardando una partita di football americano in tv, e sono a mezzo metro da un’ampia finestra che dà sul piccolo cortile davanti casa, attraverso la quale scruto il cielo, parecchio grigio, di questa fredda giornata di ottobre. Niente pioggia, niente rumore di pioggia, niente odore di pioggia, nessuna goccia sul cortile. Ma non mi fido, mi alzo e vado in giardino durante una pausa della partita: iniziano a cadere le prime goccioline. Davanti casa asciutto, dietro casa piove. A volte la differenza è ancora più grande, da una parte c’è il sole, dall’altra parte piove.


Argomenti: meteo, vivere in Inghilterra

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