Una giornata a zonzo sulla Laguna veneta
Venezia Santa Lucia
Levataccia antelucana e, alle 8 di mattina, "sbarchiamo" a Venezia Santa Lucia.
Nel corso degli anni ho provato i vari mezzi di trasporto (mi reco spesso nella Città lagunare per lavoro) ed il treno si conferma la soluzione migliore.
Rapida sosta all'ufficio ACTV (sulla sinistra uscendo dalla stazione ferroviaria) per acquistare il biglietto "giornaliero" che ci consentirà di utilizzare i mezzi pubblici senza limiti per 24 ore (costo 20 euro a cranio).
Si potrebbe sottoscrivere la "Carta Venezia" (costo 15 euro, validità un anno) che consente di viaggiare a prezzo ridotto ( € 1,30 a tratta) ma, secondo i miei calcoli, non ne vale la pena (occorre recarsi in un'agenzia di piazzale Roma, consegnare foto-tessera, acquistare i biglietti ecc.... Burocrazia sgradevole). Con il "pass" giornaliero è sufficiente avvicinare la tessera al lettore ottico che si trova all'ingresso degli imbarcaderi.
Prendiamo così il vaporetto della linea 3 che, da Santa Lucia, porta direttamente a Murano (fermata "Colonna")
Murano
isola "minore" della Laguna veneta, Murano si gira tranquillamente a piedi, tra calli, fondamenta e rive: palazzotti di eleganza minimalista (tendenzialmente più sobri rispetto a Venezia città), case variopinte e archeologia industriale (fabbriche e laboratori per la lavorazione del vetro). Pubblicherò le foto
Evitiamo accuratamente i negozietti kitsch con ninnoli/soprammobili di dubbio gusto, notevole invece qualche vetrina che espone lampadari (in particolare apprezzo quelli rossi "sangue di piccione" e quelli con polvere d'oro "soffiata" nel vetro).
Altro vaporetto della linea "interna", su e giù per i ponti, ed arriviamo all'imbarcadero di "Murano - faro"
Con la linea 12, lungo il canale San Giacomo, ci dirigiamo a Burano, seconda isola del nostro... tour de force giornaliero
NB in laguna, per "canale" non si intende un corso d'acqua tra gli argini, bensì un percorso "dragato" che consente la navigazione (ai margini del canale, oltre le briccole che lo delimitano, il fondale è troppo basso per i vaporetti)
Burano
Sul vaporetto linea 12 ci siamo accaparrati due sedili a poppa (all'aperto), così non mancano le foto con scorci suggestivi della laguna ed isole minori.
Attraversato il canale di Mazzorbo, sbarchiamo a Burano, anche qui si gira a piedi tra le casette multicolor ed i negozi che vendono stoffe e merletti.
Pranzo in centro, ristorante "da Primo", molluschi, crostacei e...pesce, si trova in via Galuppi (ricavata tombinando un tratto di canale)
Chiese e musei di Burano sono...di seconda scelta, evitiamo (unica eccezione, nella chiesa di S.Martino, una pregevole Crocifissione di Giambattista Tiepolo).
A piedi ci dirigiamo verso Mazzorbo, collegata a Burano dal "ponte longo" (struttura di legno che attraversa un tratto di laguna)
Mazzorbo
Oltrepassato il ponte longo (che collega le due isole), ci addentriamo nella "vigna Murata" di Mazzorbo, con il solitario campanile...pendente.
Passeggiata rilassante (2 ettari di rosai, vigneti ed altre piante, frammiste da canalizzazioni) nel luogo dove ha avuto inizio la civiltà veneziana: a seguito delle...invasioni barbariche, abbandonata la terraferma, in un primo tempo i fuggitivi si erano insediati appunto a Mazzorbo (=Magna urbs, di cui non resta...nulla) e Torcello, solo dopo a Venezia (più difficile da raggiungere per i terricoli invasori, ovviamente NON esisteva il ponte della Libertà).
Nel pomeriggio, riprendiamo il vaporetto linea 12 diretti a Torcello
Torcello
Questa volta il vaporetto della linea 12 è...stracolmo, caldo soffocante nella cabina affollata, coì è un vero sollievo sbarcare a Torcello.
A piedi lungo la riva, oltrepassiamo il suggestivo il "ponte del diavolo" (senza parapetto, vedi foto...) ed arriviamo nel piccolo borgo, con edifici civili e religiosi
Al centro della piazza, sotto un albero, il "trono di Attila" (non è detto che sia veramente appartenuto al barbaro...diserbante, ma il sedile è conosciuto così)
Al tramonto
riprendiamo il vaporetto della linea 12, per fortuna questa volta non è affollato e ci accaparriamo un posto a poppa, con possibilità di fotografare la laguna e la skyline delle isole.
Percorso inverso, Burano, Mazzorbo, canale San Giacomo fino a Murano-faro
All'imbarcadero di Murano occorre uscire, "strisciare" di nuovo il "pass" e cambiare vaporetto, questa volta linea 7 che fa tutto il giro della laguna attorno all'isola di Sant'Elena (non c'entra nulla con l'esilio di Napoleone) fino ad imboccare il Canal Grande.
Scendiamo a San Marco (per la precisione fermata San Zaccaria), attraversiamo il ponte sulla riva degli Schiavoni e ci imbarchiamo per l'ultima volta sul vaporetto della linea 1 che, risalendo lentamente il Canal Grande, ci riporta alla stazione ferroviaria.
Alle 8 di sera siamo seduti sul freccia bianca diretti a casa.
Giornata di sole settembrino, con clima mite, gita low cost ben riuscita
isole minori della Laguna veneta
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