2000-2010: cose diventate obsolete

20/02/2011 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Il popolare blog Huffington Post ha pubblicato tempo fa una lista di venti cose che sono diventate obsolete nel primo decennio del nuovo millennio. Tra queste, alcune sono rilevanti anche per chi viaggia. Eccole, con alcune mie aggiunte:

Le agenzie di viaggi: da un lato la proliferazione di siti come Kayak, Orbitz, Travelocity, Hipmunk, che hanno reso possibile ai consumatori di trovare tariffe convenienti e prenotare facilmente i loro viaggi, dall'altro la diffusione di siti e applicazioni che permettono ai viaggiatori di pianificare personalmente i propri itinerari, hanno cambiato radicalmente l'industria dei viaggi. Per molti, il periodo in cui si contattava un'agenzia di viaggi per prenotare voli, trovare alberghi e organizzare esotiche escursioni e' tramontato.

La separazione tra lavoro e vita privata: la disponibilita' di smartphones e computer portatili leggerissimi, accoppiata con l'onnipresenza di connessioni Internet wireless, ha reso possibile essere "always on", cioe' sempre online. Se sia un piacere, una tortura o un'evoluzione accettabile del nostro modo di vivere lo lascio dire a voi, ma e' indubbio che, per molti, la parola "vacanza" non corrisponde piu' ad un periodo in cui non si pensa al lavoro per giorni: anche in vacanza a Rotorua, tanti si metteranno a controllare la posta elettronica, prima di andare a dormire.

Le librerie: lo so, non si tratta di qualcosa intrinsecamente legati ai viaggi, ma per me, visitare una libreria a Taipei, o a Londra, oppure ad Agrigento, e' un piacere grazie al quale mi pare di imparare qualcosa in piu' del posto che visito (e prima ancora d'aprire un libro). Per esempio, vedere decine di ragazzi e ragazze seduti sul pavimento delle librerie Eslite, a Taiwan, impegnati a leggere come fossero in una biblioteca - e senza che nessuno li disturbi - e' uno spettacolo che continua a stupirmi.

Orologi da polso. Impossibile, per me, viaggiare senza avere al polso il mio orologio con bussola. Pare invece - come confermato anche da un'altro articolo dello stesso blog - che l'attuale generazione di teenager americani sia affollata di giovani che non hanno mai indossato un orologio da polso. E perche' dovrebbero, dopotutto, visto che hanno continuamente il loro cellulare davanti al naso?

Mappe. Obsolete anche quelle, secondo l'articolo dell'Huffington Post. I dispositivi GPS diventano sempre piu' economici, piccoli e portatili, sono presenti nelle nostre auto e nei nostri cellulari, e ormai utilizziamo mappe digitali sia per attraversare un continente che per andare al ristorante.

Chiedere indicazioni stradali: vedi alla voce Mappe. Pratica in via d'estinzione a causa dell'onnipresente GPS.

Perdersi: vedi, ancora, alla voce Mappe. Se in passato ci si poteva perdere senza alcuno sforzo, ora e' necessaria la consapevole decisione di spegnere il navigatore satellitare dell'auto o del cellulare, per riuscire a godere della possibilita' di pronunciare la frase "Non ho idea di dove sono".

Macchine fotografiche a pellicola. Uccise dalla fotografia digitale, un rischio che Cesco Ciapanna - l'editore di Fotografare - paventava dai primi anni Ottanta. Ora, durante un viaggio con la macchina digitale in mano, facciamo cinque o dieci volte piu' foto che con la macchina a pellicola, senza pero' mostrarle a nessuno.

La proiezione delle diapositive al ritorno dalle vacanze. Se come me usavate diapositive anziche' negativi, i vostri amici probabilmente ricordano ancora con terrore il momento in cui, di solito verso meta' settembre, ricevevano il vostro invito per andare a vedere "qualche diapositiva". Di solito la proiezione finiva a notte inoltrata, con gli amici che non riuscivano piu' a fingere interesse di fronte alla ventesima immagine di un gabbiano scozzese.

Alcuni di questi oggetti e di questi comportamenti mi mancano. La scomparsa di altri mi lascia indifferente. E voi, quali sono le vostre opinioni? Ci sono altre cose che sono scomparse dalla vostra vita di viaggiatori, negli ultimi dieci anni?



Link: Huffingtonpost.com
Argomenti: agenzie viaggi, antropologia spicciola, liste, orientamento

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