Jurong Gardens: bonsai e altro

Giardini cinesi e giardini giapponesi a Singapore

09/11/2021 | Di Claudio_VL | Commenti: 2

Che tu sia in giro dalle parti di casa tua o in un luogo esotico (perché ci vivi o perché lo stai visitando per vacanze o lavoro), le domeniche hanno sempre qualcosa in comune. C'è sempre il senso del "domani si torna al lavoro/alla routine quotidiana". C’è anche la la sindrome della domenica dopo il sabato del villaggio, aspettative eccessive nei confronti del giorno di festa, che devono confrontarsi con una realtà men che perfetta.

Il che non c'entra quasi per niente con la visita che feci ai Jurong Gardens, a Singapore, a parte per il fatto che ci andai di domenica.

Colorate bandiere sul ponte verso l'ingresso dei giardini


Come in quasi tutte le mie escursioni a Singapore, arrivai ai Jurong Gardens coi mezzi pubblici (anche un'utilitaria vi costerebbe un capitale, in questa città/stato). L'ingresso e' gratuito e sorprendente: i giardini mi erano stati descritti come "giardini giapponesi", ma su questo ponte e sull'ingresso (sullo sfondo) ci sono scritte in cinese (*) in cinese.). Non che io sappia leggere il cinese, pero' di solito riesco a distinguere i caratteri cinesi da quelli giapponesi e da quelli coreani.

 (*): dall'alto della mia ignoranza: quando parlo di "caratteri cinesi" senza specificarne ulteriormente il tipo, significa che non so se si tratti di caratteri dell'alfabeto cinese tradizionale, usato a Taiwan e a Hong Kong, o di quello semplificato, introdotto in Cina durante la leadership di Mao Zedong.


Uno dei laghetti interni alle due isole ospita una quantita' di carpa koi (più precisamente nishikigoi o carpa giapponese). Sempre affamatissime.


Gli "striscioni" che ho menzionato sono quelli verticali, ma non fraintendiamone il significato (**): Singapore e' uno Stato a struttura capitalista, questi striscioni non inneggiano alla Cina o al partito comunista (che a Singapore non esiste), e sono in cinese in quanto 1) il cinese e' una delle quattro lingue ufficiali di Singapore, e 2) sono posti all'ingresso dei Giardini Cinesi dei Jurong Gardens.

 (*): chi vive in uno Stato con una sola lingua ufficiale e un solo gruppo etnico (o un gruppo etnico dominante) a volte fa fatica a capire Singapore. Per esempio, quando ci vivevo ricevetti una lettera da un'agenzia governativa degli USA, dove avevo vissuto in precedenza. Il mio nome e il mio indirizzo sulla busta erano corretti, ma l'indirizzo si concludeva con "Singapore, China". Perché duemila chilometri (la distanza più breve tra Singapore e la Cina) sono bazzecole...


Durante la visita ai Jurong Gardens imparo che i "giardini" (grandi come dei parchi) sono due, uno in stile giapponese e l'altro in stile cinese, ciascuno su un'isola del lago Jurong, e sono collegati da un ponte. Insieme sono noti appunto come "Jurong Gardens", e prendono il nome sia dal lago che dall'area di Jurong, nella zona ad ovest di Singapore.

Questa notevole pagoda si trova nei giardini cinesi



In origine le pagode erano bassi edifici situati vicino ai templi, e contenevano di solito urne cinerarie. In seguito divennero più alte e puramente decorative, come questa, chiamata Ru Yun T'a, a sette piani. A differenza di tante altre pagode, questa e' a pianta esagonale (sono più frequenti quelle con pianta ottagonale).

Anche se non vi interessa il giardinaggio (e a me non interessava quando visitai i Jurong Gardens), credo apprezzerete il giardino dei bonsai, nei giardini cinesi. Le piante sono oltre duemila e sono disposte intorno ad edifici nello stile tradizionale della città cinese di Suzhou; i bonsai presenti nel giardino sono importati dalla Cina, pare sensato disporli in una scenografia simile a quella originale.



Da qui in poi niente più parole, vi lascio con le immagini dei bonsai visti nel Chinese Garden. Se volete visitare i Jurong Gardens, verificate sul sito ufficiale (questo) gli orari di apertura e le restrizioni relative alla pandemia COVID-19.


















Argomenti: fiori e piante, foto Singapore, parchi, Singapore

Commenti (2)Commenta


04/12/2021 13:43:50, alesino
Molto interessante il giardino bonsai, anche se io personalmente li detesto porfondamente, fondalmentalmente perché mi pare un modo crudele di torturare un albero ed evitargli di crescere quanto potrebbe..
Ho provato varie volte ad apprezzarli ma ogni volta che ne vedo uno mi viene in mente un castrato, é piú forte di me!

Curioso invece, anche se forse era da apsettarselo, l'indirizzo "Singapore, China", evidentemente dla centro del mondo la perfieria si vede un pó sfocata - e d'Altra parte lessi tempo fa di un test nelle scuole americane i cui risultati indicavano che una percentuale rilevante di pupilli yankee pensava Madrid fosse da qualche aprte sotto il Texas..

Per curiositá, come ti sei trovato nel ministato? Non hai sofferto un pó la mancanza di spazio e verde? Anche se un amico di Penang diceva sempre che dal cuore di Singapore in 20-30 km se immerso in una foresta talmente fitta che la Schwarzwald qui vicino sembra il Gobi..

04/12/2021 17:32:28, Claudio_VL
Sull'etica del forzare un albero a crescere secondo i criteri di un umano non mi pronuncio, ma visto che sono contrario alla rimozioni di parti fisiche negli animali (orecchie, coda, unghie, e poi quelle importanti), credo sia scontata la mia opposizione quantomeno teorica. Ma aspetta di vedere la mia versione domestica delle serre di Silent Running, un vecchio film che un amante della fantascienza come te potrebbe conoscere: anche in quel caso uno potrebbe chiedersi se sto facendo micro-giardinaggio oppure se sto semplicemente torturando dei semi di timo, coriandolo e aneto (parola che in italiano non avevo mai sentito: e' il popolare dill degli inglesi, erba usata soprattutto per condire i piatti di pesce).

Quella degli americani che non conoscono la geografia e' una generalizzazione rischiosa, sapessi quante volte, parlando di Taiwan con degli italiani, mi sono sentito dire che amano molto Bangkok... riguardo a Madrid caschiamo nel problema evidenziato da Paris, Texas (1984, di Wim Wenders): pur avendo una cultura decente e una certa curiosità, grazie a quel film scoprii "solo" a sedici anni che negli Stati Uniti vengono riciclati i nomi delle città' europee. Per esempio, visto che hai accennato a Madrid nel Texas, ho trovato che quei ragazzini erano ignorantelli: non c’è una Madrid in Texas, per quanto ho potuto rilevare con una breve ricerca. Ci sono invece città chiamate Madrid in Alabama, Colorado, Iowa, Kentucky, Maine, Nebraska, Nuovo Messico, New York, Virginia. Nove Madrid negli USA, quindi.

Di Turin in Georgia scrissi varie volte in passato, mentre la tua Bologna e' quasi unica: negli Stati Uniti (e anche nel Regno Unito) i non-italiofili fanno fatica a pronunciarne e a scriverne il nome, e ricorrono quindi alla parola "Baloney". Ho trovato solo un'altra Bologna nel Sudan Meridionale, e sarei lieto se qualcuno mi volesse pagare per visitarla e scriverne (gli articoli sarebbero preceduti da un chiaro disclaimer sul finanziamento della gita).

A Singapore non mi e' mai mancato il verde, che e' anzi presente in abbondanza: ho visto cose che voi umani... anzi, ho visto FOGLIE più grandi di esseri umani! E le foreste di mangrovie, con le radici fuori terra che sembravano muretti, per altezza e spessore. E gli animali mai visti, come i saltafango, che sono fatti cosi':

Foto

Singapore misura 50 km (larghezza) per 27 km (altezza da nord a sud), quindi se ti piazzi al centro e vai in qualsiasi direzione per 30km ti ritroverai in mare, a meno che uno non vada nella direzione di Johor Bahru, in Malesia (se uno volesse andarci a piedi da Singapore, ecco 10 consigli su come andarci, e una foto scattata dalla terra di nessuno tra i due Paesi).

Boh, ho sfruttato quest'occasione per imparare delle cose (su Madrid negli USA), rinfrescarne altre (le dimensioni di Singapore, che non ricordo a memoria) e rivedere delle foto che non guardo tutti i giorni (quelle dei saltafango).

Buona serata

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Se e' pugliese, viene dalla ...


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