La bici e' arrivata a Singapore, si inizia a pedalare

Le spedizioni via mare non sono velocissime

01/07/2008 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

Giovedi' sono arrivate le cose che avevo consegnato allo spedizioniere il 31 marzo 2008. Quasi tre mesi di viaggio. Dagli USA a Singapore, probabilmente passando per il Polo Nord e il Polo Sud. E' come avere un pacco (beh... diciamo oltre 60 pacchi) che ti vengono consegnati, e quando li apri scopri che sei stato tu a mandarteli, dal passato. In questi tre mesi abbiamo vissuto per alcune settimane negli USA in un appartamento temporaneo, usando solo le cose che avevamo nelle nostre valigie. Poi, arrivati a Singapore, abbiamo trascorso due settimane e poco piu' in albergo, sempre e soltanto con i vestiti e le cose che avevamo in valigia. All'inizio di maggio ci siamo poi trasferiti nell'appartamento, sempre a Singapore, dove viviamo, e abbiamo iniziato ad acquistare varie cose. Per cui ora, con l'arrivo degli oggetti che avevamo impacchettato e spedito via nave da Atlanta, ci ritroviamo con decine e decine di bicchieri, cinque o sei grattugie, alcune decine di chili di cavi prolunghe e adattatori (e per fortuna possiamo usare, qui, tutto quel che avevamo in Inghilterra, visto che le prese sono le stesse).

Ed e' arrivata, con il resto delle mie cose, anche la mia bici; niente di speciale, e' una mountain bike grigia con la scritta "Stealth", 18 marce, telaio un po' piccolo per me, non leggera, con portapacchi luci e parafango. L'avevo comprata in un negozio di Egham, nel Surrey, poche settimane dopo essermi trasferito li', nel gennaio 2001. Pagata 65 sterline, era una ex hire, una bici a noleggio che era stata affittata solo due-tre volte. Una di queste a me, e infatti il negoziante sconto' dal prezzo di vendita le cinque sterline che avevo pagato per usarla tre giorni. E scrisse sulla ricevuta del pagamento che si impegnava a riprendere la bici e a pagarla almeno il 50% di quanto l'avevo pagata. Non ce ne sono molti, di negozianti cosi' disponibili e onesti (e competenti), per cui se siete nella zona di Egham / Staines / Englefield Green / Ashford e vi serve una bici o una riparazione ciclistica, andate ad Egham; entrando sulla High Street di Egham (senso unico, non potete sbagliarvi), il negozio e' nella prima strada a destra, Station Road. Ma parlavamo di Singapore, mi pare...

Grazie all'arrivo della bici, inizia la terza fase della mia vita a SG: nella prima ero in albergo e andavo al lavoro in taxi, e potevo uscire di casa e, a piedi, raggiungere bei posti e persino arrivare alla spiaggia ... nella seconda, appena terminata, vivevo in una casa in affitto, con un solo autobus che porta fuori mano e trascura sia il centro che le zone interessanti dell'isola, e in pratica non sono andato da nessuna parte. Ora, con la bici, magari qualche giretto lo faro', e infatti un primo giro l'ho fatto sabato (vedi storia della maglietta inasciugabile).

Da quando sono arrivato qui ho perso sette chili, senza fare esercizio fisico. Basta stare all'aperto ad attendere l'autobus e si suda, fare una camminata ogni giorno e ci si scioglie, e il non avere supermercati, ristoranti o pub a portata di mano aiuta a mangiare meno. E non c'e' tregua dal caldo, 365 giorni all'anno. Qui quando la temperatura crolla fino a 28 gradi mi viene voglia di mettermi un maglione.

"Vieni a Singapore anche tu, e' meglio di una dieta!". © Viaggi.affari.to ...


Argomenti: bagagli smarriti, bici, Singapore, vivere a Singapore

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