Recensione del film "A Walk In The Woods"

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Claudio_VL
28/10/2015, 21:23:50

Recensione del film "A Walk In The Woods"

Al cinema, un sabato pomeriggio di settembre. Sono al multiplex di Staines-upon-Staines, non-molto-ridente cittadina ad ovest di Londra, vicino a Heathrow e a Windsor. Il cinema e' moderno, e di solito e' semivuoto, perlomeno per i film che scelgo io. Lo scorso anno, a vedere Labor Day con Kate Winslet e Josh Brolin eravamo in quattro (e dopo la fine ci siamo detti "Bel film, come mai eravamo solo quattro?").

Stavolta eravamo una ventina. Il film e' "A Walk In The Woods", tratto dall'omonimo libro di Bill Bryson, che e' uno che viaggia e scrive (bene). Robert Redford interpreta Bill Bryson, che decide di percorrere tutto l'Appalachian Trail in un colpo solo, senza interruzioni e senza allenamento. Non e' che l'AT sia impossibile da fare, ma per gli escursionisti europei e' una bestia un po' strana: e' lungo oltre 3.500 chilometri, e si snoda negli Stati Uniti orientali tra la Georgia (Springer Mountain, nel parco di Amicalola Falls) e il Maine (Mount Katahdin), superando i duemila metri di quota in alcuni punti.

Tremilacinquecento chilometri. Come se uno volesse andare a piedi da Roma a Mosca, e poi, avendo ancora un po' di energia, decidesse di farsi altri cinquecento chilometri per vedere i dintorni. Per restare in campo escursionistico: l'Appalachian Trail e' lungo tre volte e mezzo il GTA, la Grande Traversata delle Alpi. I pericoli maggiori (percorrendo l'AT, non il GTA) sono gli orsi, lo sfinimento e la mancanza di cibo e acqua.

... quindi, dopo aver deciso di farsi questa camminata, cosa fa Redford / Bryson? Contatta i suoi amici, tutti oltre i settanta (anni), per trovare un compagno di viaggio, e tra i tanti quello che accetta e' il suo vecchio amico Stephen Katz, interpretato da Nick Nolte. Che per questo film dev'essersi preparato bevendo galloni di birra e mangiando centinaia di Big Mac, perche' e' il ritratto dell'uomo fuori forma, piu' obeso che sovrappeso. Ti aspetti che, come nel video di Everlong dei Foo Fighters, Nolte apra una cerniera che va dal collo al ventre, e che dalla cerniera aperta salti fuori il vero Nick Nolte, tosto e ferocemente magro come ai tempi di Il Ricco E Il Povero e La Sottile Linea Rossa. Invece no, il tempo passa per tutti, e Nolte, in questo film, fa da contraltare a Robert Redford, cinque anni piu' vecchio di lui (Redford e' del 1936, Nolte del 1941) ma in forma molto migliore.

Il film inizia con una fine (un funerale) e termina con un inizio (Bryson che inizia a scrivere il libro "A Walk In The Woods"). C'e' un messaggio filosofico, in questa scelta? Ogni fine porta ad una nuova creazione? Non saprei. Il film evita riflessioni del genere: vola leggero (viaggia leggero?) da un episodio all'altro, con Redford e Nolte che inciampano, cascano, scappano (dopo un'avventura di Nolte / Katz con una donna sposata), rischiano (forse) la vita, il tutto senza drammi ne' enfasi. Che poi corrisponde al modo in cui scrive Bill Bryson. Redford - che ha cercato di produrre questo film per una decina d'anni - e Nolte lavorano bene insieme, il film trasmette in modo realistico l'amicizia remote che lega due uomini "di una certa eta'" che sono stati compagni di viaggio decenni prima, come Bryson e Katz: e' un'amicizia fatta di reciproca sopportazione.

Ho scritto uomini di una certa eta', e questo film - non certo l'unico - relega i personaggi femminili a ruoli secondari: Emma Thompson e' la paziente e affettuosa moglie di Bryson, Mary Steenburgen prende una cotta per Redford / Bryson, Kristen Schaal e' l'escursionista che nessuno di noi vorrebbe incontrare.

A Walk In The Woods e' stato criticato per non aver sfruttato al meglio Nick Nolte. D'altro canto, il film - e il libro da cui e' tratto - e' una serie di momenti umoristici lungo un percorso paesaggistico spesso spettacolare, e non e' che ci sia spazio per eroi (positivi o negativi, perche' Nolte ha dimostrato di saper interpretare bene entrambi).

A chi ama viaggiare leggero consiglio la scena della scelta e dell'acquisto di uno zaino. Che [SPOILER ALERT] non e' molto leggero.

IN CONCLUSIONE
Forse "A Walk In The Woods" non e' un film memorabile. Forse Robert Redford e Nick Nolte sembrano troppo rilassati, in questo film. Non mi interessa. A me il film e' piaciuto perche' mi ha dato l'ultima spintarella di cui avevo bisogno per partire per un'escursione nel Lake District. Mi e' piaciuto perche' mostra due escursionisti come quelli che incontreremo sempre piu' spesso, in futuro (e, con un po' di fortuna, saremo anche noi come loro): anziani e coi capelli bianchi. E mi e' piaciuto perche' si allontana dal mito del successo, e mostra anche i fallimenti dei protagonisti.

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