Il rinomato TK Maxx, che non dovrebbe esserlo
08/10/2019 | Autore: Claudio @ VL | 5 commenti
Negli ultimi anni mi è capitato di ricevere graditissime visite di parenti e amici che, per le loro escursioni a Londra e dintorni hanno deciso di 'fare base' nel piccolo villaggio del Surrey in cui vivo. In quasi tutti i casi, tra le destinazioni che intendevano visitare c'erano anche dei negozi, il che mi pare prevedibile: quando non vivevo ancora nel Regno Unito ma ci andavo solo in vacanza, al ritorno in Italia portavo sempre con me cose che da noi non erano disponibili, come le riviste Superbike, The Face, NME, o accessori per moto (due oliatori Scottoiler, visiere a strappo), e anche cose indispensabili, come la dentiera saltellante a molla che comprai nel 1987 a Londra.
Alla luce di questo semplice principio (comprare all'estero ciò che costa molto meno o che non è disponibile vicino a casa), mi stupisce vedere che vari amici, arrivando in Inghilterra, inseriscono TK Maxx tra le cose da visitare. TK Maxx è una catena di negozi di abbigliamento che fa parte della catena statunitense TJ Maxx; il nome differente è stato scelto per evitare confusione con un'azienda britannica il cui nome inizia con TJ.
I negozi TK Maxx sono ovunque e sono vasti, non contengono solo abbigliamento (c'è anche arredamento, alimentari in confezione a lunga scadenza (ma anche panettoni e pandori), valigie. Fin qui tutto normale, credo. Ma vedo che i connazionali che vogliono visitare TK Maxx sono interessati soprattutto all'abbigliamento, quindi devo dire loro qualcosa: l'abbigliamento in vendita da TK Maxx non è niente di speciale. Non costa meno che altrove, neppure meno che in Italia (anzi!). Non è di qualità superiore all'abbigliamento che trovereste da Auchan o Panorama, ed è forse superiore solo alle maglie in purissimo poliestere in vendita da Tesco o al Lidl.
Non ho problemi ad ammettere d'aver comprato capi di abbigliamento al TK Maxx di Staines, vicino a casa mia, ma non sono da prendere come termine di paragone: parafrasando quel che Jason Bateman diceva a Chris Cooper in The Kingdom, io sono uno che comprerebbe una camicia nello stesso negozio in cui compro la batteria dell'auto. Mi fa senso, invece, vedere persone (persone italiane, per di più) che badano molto al loro abbigliamento e vanno da TK Maxx sperando di trovare dei grandi affari: si trovano cose dozzinali, più che altro. È come cantava il vate di Pàvana: poveri bimbi di Milano coi vestiti comprati all'Upim.
Perlomeno i vestiti comprati alla Upim non occupano spazio nel limitatissimo bagaglio a mano dei voli low cost.
[Nella foto, un negozio TK Maxx a Staines-upon-Thames]
Argomenti: abbigliamento, acquisti, italianità, vivere in Inghilterra
Cromer Pier. Perche' non abbiamo queste cose, in Italia?
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Commenti (5)
Poi ho cominciato a viaggiare solo con il bagaglio a mano anche per i viaggi intercontinentali ed il problema o l'occasione non si presenta neanche più :)
Saluti
Grazie per aver raccontato la tua esperienza con TJ Maxx, vedo che usi quel negozio in modo simile a come faccio io, per acquistare articoli piuttosto generici. Il TJ Maxx del Perimeter Shopping Mall di Sandy Springs (Atlanta) lo apprezzavo per la quantità di camicie 100% cotone in taglie ragionevoli, al TK Maxx di Staines vado sempre al piano di sopra, zona alimentari & arredamento & giocattoli & libri decorativi ("I need a dark blue Shakespeare to match my drawing room's wallpaper"), perché una volta vi trovai una crema di cioccolato bicolore italiana, simile a quelle che mangiavo qualche decina di anni fa.
Visto che hai menzionato Cambridge, vorrei chiederti: ci sei stato per un viaggio o ci hai vissuto? Stavo pensando di scrivere una cosa sull'accento bostoniano e sul film The Departed.
Buona giornata
Nella "Greater Boston" ci sono stato un paio di volte per lavoro ed una settimana a casa di amici, non proprio "bostoniani" di accento.
Saluti
mi sento un ipocrita: prima descrivo la mediocrità dei prodotti di TK Maxx, poi ci torno ogni due o tre settimane per vedere se hanno qualcosa (giacche impermeabili, pantaloni per escursionismo, maglie in pile al limite del soft shell) decente, al di sopra della mediocrità. Forse sono un illuso, più che un ipocrita.
Solo ora ho capito che, parlando dell'accento non proprio bostoniano dei tuo amici che vivono vicino a Boston, forse intendevi dire che sono italiani...
Uno pseudonimo interessante il tuo. T'ses piemontèis?
Buon fine settimana
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