Errori da evitare nel promuovere una localita' turistica: attenti alle traduzioni!

22/09/2006 | Di Redazione VL | Commenti: 0

Un depliant ufficiale di Gerusalemme recava, in ebraico, il testo "Gerusalemme - Non c'e' una citta' cosi'!". Purtroppo, la traduzione del testo in inglese e' stata "Jerusalem - there's no such city!", cioe' "Gerusalemme - Non esiste questa citta'!". L'errore e' stato scoperto e corretto solo dopo che decine di migliaia di depliant erano stati distribuiti; da questa storia possiamo trarre i seguenti insegnamenti: 1) la cura dei dettagli e' importante: sarebbe bastato un correttore di bozze con buona conoscenza dell'inglese per evitare una figura barbina all'ufficio turistico di Gerusalemme; 2) mai credere alla documentazione ufficiale: se un turista sprovveduto avesse creduto a quel depliant, avrebbe evitato di andare in cerca di Gerusalemme, la "citta' che non esiste" secondo il depliant stesso; 3) gli errori nell'uso della lingua inglese hanno risonanza mondiale grazie ai media britannici (e, in misura minore, americani); 4) gli hezbollah libanesi non si fidano dei depliant scritti in inglese, e infatti non hanno problemi a trovare Gerusalemme.



Link: BBC
Argomenti: lingue

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