Raspberry Pi vecchi e nuovi: come usarli, quali sistemi operativi installare

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Raspberry Pi vecchi e nuovi: come usarli, quali sistemi operativi installare

Claudio_VL
24/04/2023, 20:10:14
(agg.: 01/05/2023, 20:02:45)

Raspberry Pi vecchi e nuovi: come usarli, quali sistemi operativi installare

Giorni fa qualcuno ha commentato che gradirebbe leggere (e discutere, immagino) di informatica, per cui ne scrivo qui, nell'area destinata alle conversazioni non strettamente legate ai viaggi.

Ho alcuni Raspberry Pi in giro per casa, e anziché prendere appunti privati per me, ho pensato di condividere le mie note, sia perché potrebbero esserci informazioni utili per altri appassionati di microcomputer, sia perché rendere pubblici i propri pensieri e' il modo migliore per scoprire se ci sono falle logiche. Troverete occasionalmente riferimenti ad altri computer o microprocessori, compresa una scheda Intel con processore Atom.

Cos’è il Raspberry Pi?
Come dice Wikipedia, il Raspberry Pi (pron. pai) è un computer a scheda singola (quindi molto piccolo) sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation. La presentazione al pubblico è avvenuta il 29 febbraio 2012. Costa tra le 9 e le 85 sterline a seconda del modello, poi ci sono dei kit con accessori che costano di piu'. Nel 2015 ha superato lo ZX Spectrum come numero di esemplari venduti (5 milioni), poi e' arrivato, pare, a 43 milioni di prodotti venduti. E' molto popolare nel Regno Unito, meno in Italia.

Quest'immagine mostra le dimensioni di un Raspberry Pi modello B (dimensioni comuni anche al Pi 2, Pi 3 e Pi 4) e di un Raspberry Pi Zero
Foto

I miei Raspberry Pi
Ne ho cinque, uno in attività e quattro in attesa di qualcosa da fare:

1) Raspberry Pi 4 B Starter Kit, 4GB, £66.73 (2020)
2) Raspberry Pi Zero W, £9.30 (2020)
3) Raspberry Pi Zero - Mega Zero 8GB WiFi Pack, £27.00 (2016)
4) Raspberry Pi B, con 8GB SD card, £27.40 (2013)
5) Raspberry Pi B, probabilmente acquistato nell'ottobre del 2013

Ho poi vari accessori, tra cui:

- Raspberry Pi Zero Camera Adapter, £4.00
- Raspberry Pi High Quality Camera Module, £42.08
- USB-C Cable with On/Off Switch, £3.00
- Official Raspberry Pi Zero Case, £6.00
- ZeroCam FishEye - Camera for Raspberry Pi Zero, £15.00
- Edimax Wireless Nano USB Adapter, £8.95

Future destinazioni d'uso?
Punto interrogativo, visto che gli obiettivi sono vaghi. Il Pi 4, l'ultimo arrivato, e' l'unico con un impiego fisso: col sistema operativo LibreElec e l'applicazione Kodi lo utilizzo come media centre per vedere sulla mia obsoleta TV Toshiba Amazon Prime, BBC IPlayer, a volte anche RaiPlay.

Obiettivi, dicevo...
a) Reinstallare Kodi sul Pi 4, visto che Amazon Prime ha smesso di funzionare;
b) Costruire una macchina fotografica con un Pi Zero e col High Quality Camera Module;
c) Preparare un computer piccolo piccolo per sostituire il laptop di mia madre; le prestazioni necessarie non sono elevate. Candidati: i due Pi B originali;
c bis) Se (c) produce risultati soddisfacenti, gradirei anch'io un PC minuscolo e silenzioso.
d) Un NAS (un server per rendere disponibili le mie foto) per sostituire quello con CPU Atom e contenitore fatto coi Lego;
e) Se avanza ancora qualche Pi (leggi: se uno dei 5 progetti precedenti non da' risultati soddisfacenti), preparare una foto/telecamera di sicurezza, possibilmente wireless, per controllare l'ingresso di casa mia. E' un progetto che avevo realizzato anni fa.

Ho iniziato a giocare con vari sistemi operativi sui due Pi B, ma visto che non ho preso appunti sufficientemente dettagliati, ne parlerò in futuro.

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Sistemi operativi e browser per Raspberry Pi B alla prova

Claudio_VL
02/05/2023, 21:18:39
(agg.: 04/05/2023, 15:37:02)

Sistemi operativi e browser per Raspberry Pi B alla prova

Tra gli obiettivi che avevo elencato c’è quello di creare un mini-PC per mia madre, che le permetta di navigare in Internet tramite wifi, leggere le sue email (possibilmente tramite un client) e aprire file PDF, MS Word, Excel. Se dovessi avere successo con questo primo progetto, vorrei assemblare un secondo Raspberry simile, per me; in questo caso mi risulterebbe inutile il client di posta elettronica (mi basterebbe un browser), e probabilmente mi farebbero comodo Git e i soliti Apache/MySQL (o MariaDB)/PHP.

Ho provato alcuni sistemi operativi e alcuni browser, di seguito le mie valutazioni. La prova non e' esaustiva e non e' scientifica, non ho preso nota dei tempi di esecuzione delle varie operazioni.

Sistemi operativi per Raspberry Pi B
I sistemi operativi per i modelli recenti del Raspberry sono tanti, ma per i vecchi modelli, come i miei due Pi 1 B, le scelte sono molto più limitate. Le mie impressioni:

1) Pi OS (vecchio nome: Raspbian): non va. Non ho neppure preso appunti in proposito, il che non e' un buon segno;

2) Pi OS 11 Legacy: boot molto lento. Bella l'interfaccia-utente, molto pulita, facile da usare e professionale; facile impostarla in italiano..Pi OS ha trovato, identificato e installato automaticamente la mia stampante di rete. L'installazione di nuovo software inizialmente e' fallita per un problema di certificati, il che ha reso necessario eseguire il comando apt-get install openjdk-8-jre-headless openjdk-8-jre[. Facile connettersi in rete tramite wifi. Ampia selezione di software, con varie interfacce per l'installazione (potete usare anche la shell, ovviamente).

Pi OS Legacy, pur lento, e' stato il sistema operativo più completo che ho provato: c’è LibreOffice, c’è un'ampia scelta di browser, installare software inusuale non e' troppo complicato, per cui ho usato questo sistema operativo per provare i browser elencati più sotto, salvo indicazioni differenti.

3) Pidora: la versione di Fedora per il Raspberry e' molto carino come interfaccia e non troppo lenta, ma non e' aggiornabile;

4) Raspup, derivato da PuppyLinux. Interfaccia non particolarmente piacevole. Lento quanto gli altri sistemi operativi provati, ha una complicazione aggiuntiva data dal fatto che non viene installato: si copia il file immagine (in senso lato: non e' una foto) sulla scheda SD o micro-SD. Sembra incompleto: nonostante abbia salvato le mie sessioni, a volte mi sono ritrovato con la navigazione a singolo click, che avevo disattivato in precedenza. Utile per provare i dongle wifi (ho usato Frisbee per gestire la connessione).

5) PiCore: c'e' da trigare un po' all'inizio, con fdisk. Poi va installata l'interfaccia grafica, che ricorda quella dei prodotti Apple, con un "dock", una barra centrale in basso (come Pidora). Gli unici browser disponibili per me (per CPU con architettura ARMV6) sono Links, che e' solo testuale, e Dillo. Dillo e'... obsoleto, non c’è altro modo per definirlo. L'interfaccia mi riporta indietro fino al 1998, e Dillo non "apre" alcuni siti con protocollo https, la maggioranza. Peccato, perché e' rapidissimo (a livello di Chrome o Firefox su computer nuovi) con i siti che non si affidano a https. Unica eccezione, finora: il sito del progetto Gutenberg usa SSL ed e' accessibile. Boh? Ho effettuato un reboot, e i programmi che avevo installato (Dillo, Gimp, Gedit) sono spariti. Dopo Raspian, PiCore e' il sistema operativo su cui ho passato più tempo, finora. La sua velocità (viene caricato interamente nella RAM del Raspberry) e la semplicità dell'interfaccia grafica mi hanno invogliato a cercare di farlo funzionare, al contrario di Raspup. Purtroppo, la mancanza di aggiornamenti (in particolare l'assenza di un browser capace di mostrare siti recenti) mi spingono ad accantonarlo, per il momento, per i miei Raspberry Pi B.
Link utili:
- Per capire PiCore: https://www.zdnet.com/article/hands-on-with-picore-7-0-tiny-core-linux-for-the-raspberry-pi/
- Istruzioni (più o meno complete) per la partizione del sistema: http://www.tinycorelinux.net/12.x/armv6/releases/RPi/README
- Per capire come caricare le app: http://tinycorelinux.net/download_howto.html

6) RiscOS: ho utilizzato un sistema operativo simile su una workstation, tra il 1997 e il 2000, e all'epoca lo trovai meno semplice di Linux, con cui aveva radici comuni.
La prima impressione su RiscOs e' ottima: il primo boot e' stato eseguito con una rapidità incredibile, in circa 10 secondi, una frazione del tempo impiegato da tutti gli altri sistemi operativi provati. Il browser, pare migliore di Midori, e sicuramente di Dillo: e' molto veloce, carica qualsiasi tipo di pagina web, ma non sempre le mostra correttamente (Javascript e' disattivato di default, ma anche attivandolo le cose non migliorano).

RiscOS, oltre ad essere veloce, da l'idea di essere un prodotto completo, come Pi OS, e a differenza di tutti gli altri visti finora. Ma ci sono cose inusuali e/o irritanti:

- Taskbar e pulsante di avvio sono assenti, RiscOS non imita Windows.
- Anziche' il tasto destro del mouse, per accedere ai menu contestuali si usa il pulsante centrale (per i mouse con tre pulsanti) o la rotella.
- RiscOS non e' Linux, per cui il software disponibile (e gratuito) non e' molto. I due metodi che ho provato finora per ottenere software (PlingStore e PackMan) non offrono LibreOffice, mancano i browser e i programmi email. Esiste software a pagamento.
- Tutto e' molto veloce, ma l'interfaccia e' datata, vi sembrerà di tornare indietro di un paio di decenni, come minimo.
- L'interfaccia multi-finestra riempie lo schermo di... finestre.
- Mancano i suggerimenti contestuali: quando spostate il cursore su un'icona senza cliccarla, non compare nessuna informazione sulla funzione di quell'icona.
- Il nome di ogni programma inizia con un punto esclamativo. Mi pare un tocco di entusiasmo eccessivo.
- Installare una stampante in rete non e' intuitivo.
- Più in generale, niente e' intuitivo, in Risc OS. Col doppio click non si riescono a lanciare certi programmi, e neppure selezionando "Run" dal menu' dell'app. Cambiare l'immagine di sfondo del desktop, scoprire dove sono le applicazioni (l'icona Apps da' accesso solo ad alcune), capire cosa fanno programmi come PrivatEye o SparksFS non e' facile. Selezionando Help spesso si ottiene solo "Unable to run the !Help file for the application").

RiscOS in breve: la prima mezz'ora ti fa credere d'aver trovato il sistema operativo che cercavi. Le frustranti tre ore successive ti convincono del contrario e poi, quando pensi di avere un Pi con quello che ti serve, scopri che [u]RiscOS non supporta le connessioni wifi[/i], essenziali per me in questo progetto. Sono cose su cui uno dovrebbe indagare prima, ma pazienza.

7) DietPi 8.16.2: Chromium non si avvia, ho installato Midori che e' lentissimo, come su Pi OS. Su DietPi non sono disponibili applicativi per ufficio, in compenso e' installabile Gimp, che impiega minuti ad avviarsi. DietPi richiede l'uso della shell molto più di Pi OS, sembra destinato più ai nerd che agli utenti comuni.

I browser per Raspberry Pi 1 B
Vi piacerebbe usare Chrome o Firefox o Safari o anche solo MS Edge, vero? Invece no. Edge e Safari non sono disponibili per Raspberry, che io sappia. Chrome manca, ma c'e' suo cugino, Chromium, che come Firefox non gira su questi Raspberry per carenza di memoria. In breve:

- Firefos ESR: non si avvia, RAM insufficiente.
- Chromium: non si avvia, RAM insufficiente.
- Arora: Interfaccia moderna, siti appaiono correttamente (perfetti!), lentino. Soprattutto, continui problemi con errori SSL (certificati NON ANCORA validi?).
- Dillo: va lanciato da terminale. Interfaccia stile anni Novanta. Problemi con Javascript e CSS, quindi i siti sviluppati nell'ultimo ventennio (e oltre) non vengono visualizzati correttamente. Viaggiareleggeri.com non si apre.
- Epiphany: interfaccia moderna, pagine mostrate in modo perfetto. Ma lento, lento, lento, e probabilmente usa molta RAM: mentre lo si usa, a volte si blocca tutto, mouse compreso, in attesa di... qualcosa. Anzi: alla fine Epiphany ha mandato in crash il Raspberry, cosa mai capitata nel corso di questi test. Ho dovuto staccare la spina. In breve: EVITARE EPIPHANY.
- Hv3: semplice, non lento, pare piu' veloce coi siti con https rispetto a http. Apre tutto, e mostra tutto a modo suo, ha problemi con JS e CSS. NOn un'esperienza piacevole.
- Luakit: un browser semplice e per nerd. Luakit si e' rivelato una sorpresa: utilizza correttamente sia Javascript che CSS, quindi ha riprodotto fedelmente alcune pagine di ViaggiareLeggeri.com, che sono state caricate velocemente. E' un browser che utilizza comandi particolari (questi), pare di usare vi. Lento ma non troppo, e' tra i browser migliori tra quelli che ho provato, su questo modello di Raspberry Pi. Peccato che, al momento, mi sia impossibile inserire testo nella pagina, il che significa che non posso visitare google.com per fare una ricerca. Un limite serio.
- Midori: interfaccia moderna e intuitiva, Midori sarebbe il mio browser preferito se fosse piu' veloce. Riproduce perfettamente ogni pagina, ma e' piu' lento di Luakit.
- Netsurf (netsurf-gtk): piuttosto rapido, interfaccia moderna, ma se la cava male con JS e CSS. Le pagine visitate somigliano a malapena a come le vedrete nel browser di computer "normali", o in Midori e Luakit (avendo pazienza).

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Seconde impressioni: Raspup

Claudio_VL
06/05/2023, 01:18:22
(agg.: 06/05/2023, 13:18:06)

Seconde impressioni: Raspup

Mi è sembrato di essere stato ingiustamente severo e sbrigativo nei confronti di Raspup, il sistema operativo derivato da PuppyLinux, così gli ho dato una seconda possibilità.

L'interfaccia non mi piaceva, quindi ho cambiato il tema (sfondo, icone sullo schermo, altri dettagli) e ho eliminato dal desktop alcune icone che non conto di utilizzare spesso, Ho installato il browser Arora, che si è rivelato molto veloce, tanto da farmi abbandonare Midori, nonostante un limite di cui dirò poi.

L'impostazione della stampante e della connessione wi-fi e' semplice, e la quantità di software a disposizione è ottima (forse c'è persino troppa roba). Dicevo di Arora: funziona bene con una sola scheda aperta, con la seconda diventa molto lento, e con la terza va in crash, probabilmente per mancanza di memoria. Beh, basta ricordarsi di non aprire mai una seconda scheda...

A che punto siamo coi Raspberry?
Sui due Raspberry Pi ho provato cinque-sei sistemi operativi. Gli unici due che si avvicinano alle prestazioni (modeste) che cerco sono, al momento, Pi OS e Raspup, ma non siamo ancora a livelli sufficienti, per cui mi prendo una vacanza di qualche giorno per provare a creare un computer da ufficio con un'altra scheda singola che avevo acquistato nel 2010, un'Intel D510MO che avevo utilizzato per un NAS col contenitore fatto coi Lego.

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Fuori tema: un desktop PC con Atom D510MO e Lego

Claudio_VL
10/05/2023, 21:28:24
(agg.: 11/05/2023, 01:53:15)

Fuori tema: un desktop PC con Atom D510MO e Lego

Stufo di provare a far girare sistemi operativi moderni sull’hardware limitato dei miei due Raspberry Pi di dieci anni fa, ho rivolto la mia attenzione a un altro computer mono-scheda che stava accumulando polvere in un angolo: una scheda Intel Atom D510MO, con CPU Intel Atom D510. Più grande dei Raspberry, misura comunque solo 17 x 17 cm, e ha il vantaggio di avere una CPU dual core a 64 bit da 1,66 GHz (contro i 700 MHz - overcloccabili a 900 MHz - a 32 bit dei miei Pi) e 4 GB di RAM (contro i 512MB dei miei Raspberry). Insomma, nonostante sia più vecchio, l’Atom D510MO promette di più sulla carta. E nella realtà?

Ho scaricato alcuni sistemi operativi recenti e leggeri da provare: LinuxMint 21.1, Porteus 5.0 e WattOS R12. Ho iniziato con Porteus, che ho caricato su una chiavetta di avvio USB, e ho collegato al D510MO un vecchio HD da 320GB, in modo da essere pronto ad installare il sistema operativo, se desiderato. All’avvio, una sorpresa: il boot viene eseguito dall’HD anziché dalla chiavetta USB, e cosi’ scopro che ho pescato per caso un HD che avevo usato in passato col D510MO, su cui e’ installato Ubuntu 16 in funzione di server per alcuni prodotti Atlassian (Jira e Confluence). Ubuntu gira che e’ un piacere, e un po’ mi spiace, per i poveri Raspberry, che non si sono avvicinati a questa rapidità. Pero' e' la versione 16 (vecchia), e Ubuntu non e' mai stato molto leggero, quindi rifaccio il boot e provo Porteus.

Porteus e' ancora più reattivo di Ubuntu 16, ma prima di installarlo mi documento un po', e scopro che il sito ufficiale raccomanda di NON installare Porteus su disco rigido, e di installare invece Slackware. La velocità di Porteus mi piace molto, ma voglio un sistema operativo che giri dal disco rigido (o SSD) invece che nella RAM.

Provo quindi WattOS, che non avevo mai sentito nominare (credo), e... mi piace. Veloce, facile da usare (e' basato su Debian), facile da installare. Non c’è molto altro da dire: sto scrivendo questo post sul mio nuovo computer con CPU Atom, con Firefox (ma sono disponibili anche altri browser, per ora ho FF e Midori) e leggendo i miei appunti su Google Docs. Ho installato anche GIMP e alcuni applicativi per ufficio, e poi mi sono dedicato al case, il contenitore del computer, che come in passato ho costruito coi Lego.

Perché i Lego?
Ho completato il contenitore lunedì sera, dopo un weekend passato ad aiutare degli amici a configurare il loro NAS (un server di rete su cui scaricare foto, in modo da non doversi appoggiare a iCloud, Google Drive e simili). Lavorare di notte non e' mai una buona idea, e infatti il mattino dopo ho deciso che una scelta progettuale che avevo fatto andava rivista: avevo piazzato l'interruttore e l'attacco dell'alimentatore su un lato, anziché sfruttare la parte frontale del contenitore, da cui spunta solo il cavo per il monitor. Martedì mattina smonto il contenitore fatto coi Lego, sposto interruttore e attacco alimentazione sul davanti, piazzo delle belle mattonelle lisce sul "tetto" del computer, e voila'! mi ritrovo con un computer utilizzabile e quasi completamente silenzioso (c’è una ventola ma per il momento non mi da' fastidio).

Foto

Le dimensioni esterne di questo computer sono 19 x 19 x 8 cm. Mouse e tastiera sono collegati tramite Bluetooth, per cui il lato anteriore del computer e' piuttosto pulito, ci sono solo il cavo dell'alimentazione e quello del monitor (solo VGA, questa motherboard non dispone di HDMI). Sono tentato di rimuovere la ventola, o quantomeno di disconnetterla, in modo da avere un computer completamente silenzioso.

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