Weekend nel Kent: Whitstable
Bel porto, buone ostriche, qualche angolo pittoresco
04/08/2021 | Claudio_VL | 0 commentiQuante visite ci sono volute per vedere Whitstable? La prima volta - lunedì mattina - ho attraversato tre volte questa città di trentamila abitanti senza trovare parcheggio, finendo poi col visitare Herne Bay, più accessibile e piuttosto carina (soprattutto il pier). La seconda, lunedì sera, siamo riusciti a trovare parcheggio ma era troppo tardi per mangiare ostriche, vedere posti aperti, apprezzare l’attività intorno al porticciolo dei pescatori.
La terza volta, finalmente, è stato il martedì mattina, quando la speranza di trovare poco traffico si è realizzata e siamo riusciti a visitare la città, mangiare le famose ostriche di Whitstable, fare una passeggiata sulla spiaggia e scambiare qualche parola con dei turisti italiani (probabilmente residenti in Inghilterra).
Il porto di Whitstable durante la bassa marea.
Ostriche a palate!
Per chi non vuole mangiare ostriche all'aperto ci sono anche gli "oyster bar"
Una scialuppa di salvataggio del 1949. Un classico
Piccole barche a vela
Spiaggia e allevamenti di ostriche
Tanti gusci di ostriche vengono utilizzati come decorazioni cittadine, in questo caso in funzione di barriere / panchine
Abbiamo incontrato due o tre comitive italiane in coda per il bagno, dicevo. Non sarebbe una cosa importante, se non fosse che i gabinetti pubblici, in un weekend come questo (l'ultimo di maggio, con un lunedì festivo) hanno lunghe file di gente che aspetta di entrare, per cui meglio sapere dove si trovano, questi gabinetti pubblici e gratuiti: uno e' lungo Harbour Street, la strada principale che costeggia il mercato del pesce che e' attaccato al porticciolo. Un altro, Horsebridge Toilets, si trova proseguendo cinque minuti a piedi verso ovest, e non e' ne' presso un ponte ne' presso un cavallo, e' invece sotto un grosso edificio con un tetto ricurvo (simile a una barca rovesciata) rivestito in pannelli di legno scuro.
Sotto queste decorazioni di stile marinaresco c’è una gelateria, in centro, a pochi minuti dal porticciolo. A Whitstable tutto quel che c’è da vedere/fare/mangiare e' vicino al porticciolo.
La Regina Elisabetta con i suoi tre Corgi
Di solito - e da almeno vent'anni - in Inghilterra si può pagare sempre con carta di credito o Bancomat, non importa se l'importo e' piccolo (anche meno di una sterlina). In questo weekend, pero', abbiamo notato che e' meglio avere del contante in tasca, e non sempre e' stato facile procurarselo: su una decina di Bancomat ("ATM" in inglese, da Automated Teller Machine ) che abbiamo visitato, solo uno aveva ancora denaro disponibile per il prelievo, e in tutti c'era coda.
Il classico furgone del gelataio italiano, presenza costante lungo le spiagge inglesi (ma anche a Stanwell Moor). Se il proprietario sia davvero italiano non saprei dirlo.
Mare, allevamenti di ostriche, signora anziana con cappellino, e la solita spettacolare marea, che allunga o accorcia le spiagge di molte decine di metri.
Dopo le ostriche, gli spuntini e i gelati, passare per questo strettissimo vicolo non e' facile, se avete anche solo un filo di pancetta.
Case dietro il lungomare
Il mosaico dell'hotel Duke of Cumberland (che non ho visitato)
Epilogo
E' finito questo weekend nel Kent. Ripartiamo, ci infiliamo sulla M25 e arriviamo a casa, vicino a Heathrow, senza troppe code. In totale abbiamo speso (tre notti in hotel, pasti, ingresso nel castello di Rochester) poco meno di 600 euro (circa 550 sterline).
Oltre a questa pagina, ho scritto un riassunto del weekend, seguito da informazioni e foto sulle visite a Rochester, Gravesend, Isola di Sheppey e Herne Bay.
Argomenti: foto Gran Bretagna, Gran Bretagna, mare e spiaggia, racconti
Commenti (0)Commenta
Non ci sono ancora commenti.Un articolo a caso
Tanti articoli a tua disposizione